HCOB PMI settore edile nell'Eurozona: costruzione in calo, ma rallenta la flessione

HCOB PMI settore edile nell'Eurozona: costruzione in calo, ma rallenta la flessione


Nel quarto trimestre 2024, il settore delle costruzioni nell'Eurozona ha registrato un'ulteriore flessione, anche se la diminuzione è risultata essere la più lenta dal dicembre 2023. L'indice HCOB Eurozone Construction PMI Total Activity, che misura le variazioni mensili dell'attività complessiva del settore, ha segnato un rialzo da 42,1 a settembre a 43,0 a ottobre, indicando un calo significativo della produzione.

L'impatto sulla domanda

La diminuzione dell'attività è stata diffusa in tutte le tre principali economie dell'Eurozona.


La Germania ha registrato la flessione più rapida, con un calo di domanda che ha ripreso vigore, mentre Francia e Italia hanno visto diminuzioni più contenute, le più lente dal maggio 2024. La contrazione complessiva della domanda è stata anche causata da una debolezza nei tre settori monitorati: edilizia residenziale, commerciale e ingegneria civile. L'edilizia residenziale ha registrato le peggiori performance in ottobre, come da dicembre 2022. Le imprese di ingegneria civile hanno registrato la diminuzione meno marcata, anche se comunque significativa.

Pressione sui prezzi in calo

Le pressioni sui costi affrontate dalle imprese di costruzione sono state più contenute in ottobre, con un rallentamento del tasso di inflazione dei prezzi degli input, il più lento dal luglio 2023. La diminuzione generale del ritmo di aumento dei costi è stata influenzata dalla più rapida diminuzione dei costi in Germania in un anno.


Le imprese edili hanno anche registrato una diminuzione delle pressioni derivanti dai tassi dei subappaltatori all'inizio del quarto trimestre, con un calo dei compensi per il secondo mese consecutivo. Sebbene la disponibilità dei subappaltatori abbia continuato a crescere a un ritmo sostenuto, la qualità del loro lavoro è stata valutata come ulteriormente deteriorata, portando a un'ulteriore diminuzione del loro utilizzo.

Il futuro è incerto

Le imprese di costruzione dell'Eurozona rimangono pessimiste sulle prospettive di produzione per il prossimo anno, prevedendo un calo dell'attività complessiva. Il livello di fiducia è diminuito per il secondo mese consecutivo ed è il più basso del 2024 finora. Le aspettative delle imprese italiane rimangono positive, anche se più deboli, in contrasto con il crescente pessimismo osservato tra i costruttori tedeschi e francesi.


Calo dell'occupazione e del mercato degli input

Le imprese hanno ridotto gli organici per il ventesimo mese consecutivo in ottobre, con un tasso di riduzione dei posti di lavoro elevato, anche se in calo rispetto a settembre. La Germania ha registrato un ulteriore netto calo del numero di dipendenti, mentre la Francia ha registrato una diminuzione più marcata dell'occupazione nel settore delle costruzioni. L'Italia, tuttavia, ha registrato l'aumento più rapido del numero di dipendenti dal marzo 2024. L'acquisto di input da parte delle imprese edili dell'Eurozona è nuovamente diminuito, prolungando la sequenza di contrazione attuale a quasi due anni e mezzo. Sebbene le imprese francesi abbiano registrato una moderazione nel calo dell'attività di acquisto, le aziende tedesche e italiane hanno registrato diminuzioni più rapide.



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