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La frenata del settore edile italiano: i dati PMI di aprile svelano una stagnazioneLa frenata del settore edile italiano: i dati PMI di aprile svelano una stagnazione


Il settore delle costruzioni in Italia ha segnato il passo ad aprile. Dopo un marzo che aveva mostrato vigore e crescita, l'attività si è fermata. Lo rivelano i più recenti dati HCOB PMI.

L'indice di riferimento, il HCOB PMI Settore Edile Italiano (Purchasing Managers’ IndexTM), si è attestato a 50,1. Questo valore, appena sopra la soglia di 50,0 che separa crescita da contrazione, indica una sostanziale immobilità per l'edilizia italiana. È un passo indietro rispetto al 52,4 registrato a marzo, che era stato il dato più alto in quindici mesi.



Un'analisi più approfondita dei dati mostra tendenze differenti all'interno del settore. Mentre l'edilizia non residenziale ha continuato a mostrare una modesta espansione, altri comparti hanno sofferto. L'ingegneria civile ha registrato un calo dell'attività per l'ottavo mese consecutivo, e la flessione di aprile è stata particolarmente marcata, molto più rapida rispetto a marzo. Anche l'edilizia residenziale ha visto una diminuzione dell'attività, per la seconda volta negli ultimi tre mesi, sebbene il ritmo di questa contrazione sia stato lieve.

I nuovi ordini ricevuti dalle imprese edili hanno seguito un andamento simile all'attività complessiva, mostrando solo una crescita marginale. Alcune aziende hanno percepito un maggiore interesse da parte dei clienti, portando a nuovi contratti. Altre, al contrario, hanno risentito delle condizioni economiche e geopolitiche che ancora si presentano sfavorevoli.


Parallelamente, gli acquisti di materiali da parte delle imprese sono aumentati per il secondo mese consecutivo, un segnale legato all'avvio di nuovi progetti. Nonostante il ritmo di espansione degli acquisti sia stato modesto e inferiore a quello di marzo, è comunque risultato superiore alla media di lungo periodo. Questo aumento degli acquisti ha messo una certa pressione sulla catena di approvvigionamento, con tempi di consegna che in alcuni casi si sono allungati.

Un aspetto positivo emerso dall'indagine riguarda l'occupazione nel settore edile. Le imprese italiane hanno continuato ad assumere nuovo personale ad aprile, confermando un trend di creazione di posti di lavoro che dura ormai da otto mesi. Questo aumento riflette i maggiori carichi di lavoro e l'avvio di nuovi cantieri, spesso gestiti con contratti a tempo determinato. Il ritmo di crescita dell'occupazione ad aprile è stato il più rapido registrato finora nel 2025, anche se nel complesso l'incremento è rimasto modesto.


Guardando ai prossimi dodici mesi, le aspettative delle imprese edili mostrano una fiducia generale in un aumento dell'attività. Questa visione positiva è legata soprattutto alle recenti acquisizioni di nuovi ordini. Sebbene questo sentimento sia il più forte degli ultimi sette mesi, rimane storicamente contenuto. Le prospettive economiche e geopolitiche continuano a offuscare l'ottimismo, mantenendolo al di sotto dei livelli osservati in periodi di maggiore stabilità e crescita.


La frenata del settore edile italiano: i dati PMI di aprile svelano una stagnazione
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