Il settore delle costruzioni nell'Eurozona ha mostrato segnali contrastanti all'inizio del secondo trimestre. L'attività generale ha continuato a diminuire ad aprile, ma il ritmo della contrazione ha perso un po' della sua intensità rispetto al mese precedente. L'indice HCOB Eurozone Construction PMI, che monitora l'andamento mensile, è salito a 46,0 dal 44,8 di marzo. Questo valore resta al di sotto della soglia di 50, che indica una flessione, ma segna la riduzione meno marcata da febbraio 2023, interrompendo, seppur lievemente, una serie di cali che dura da tre anni.
Questo rallentamento della caduta è stato determinato principalmente da un andamento meno negativo in Germania. La Francia, d'altra parte, ha visto la sua contrazione accentuarsi leggermente. In Italia, invece, l'attività è rimasta sostanzialmente invariata nel corso del mese.
La flessione nella produzione edilizia ha interessato tutti e tre i segmenti monitorati dal rapporto, pur con intensità diverse. L'edilizia residenziale ha registrato ancora il calo più marcato, anche se l'ultima diminuzione è stata la più contenuta degli ultimi 26 mesi. Anche i settori commerciale e dell'ingegneria civile hanno visto una contrazione meno severa, pur rimanendo entrambi in territorio di calo significativo.
La contrazione dell'attività riflette la persistente debolezza della domanda nel settore. I nuovi ordini sono diminuiti per il trentasettesimo mese consecutivo.
Nondimeno, il passo del declino è rallentato, risultando il meno pronunciato di questa lunga serie. Un calo più ripido è stato osservato in Francia, mentre le imprese tedesche hanno sperimentato una flessione molto più morbida. La crescita in Italia è stata, comunque, solo marginale.
Con la continua diminuzione delle nuove commesse, le aziende hanno proseguito nella riduzione dell'occupazione durante aprile. I livelli di personale sono scesi per il ventiseiesimo mese consecutivo e a un ritmo più accelerato rispetto a marzo. Questa riduzione complessiva della forza lavoro rispecchia le tendenze in Germania e Francia, dove i tassi di riduzione dei posti di lavoro si sono accentuati. Al contrario, l'occupazione nel settore edilizio in Italia è aumentata al passo più rapido registrato finora nel 2025.
L'attività di acquisto ha segnato un'ulteriore diminuzione, estendendo l'attuale fase negativa a un mese dal raggiungere i tre anni. Il ritmo della contrazione è accelerato rispetto a marzo ed è rimasto nel complesso elevato. Parallelamente alle diminuzioni di occupazione e acquisti, l'utilizzo di subappaltatori si è ridotto nettamente, sebbene al ritmo meno marcato in poco più di due anni, il che ha comportato un miglioramento più lento nella loro disponibilità. Le tariffe richieste dai subappaltatori sono aumentate per il quinto mese consecutivo, anche se in modo contenuto.
All'inizio del secondo trimestre si è manifestato un deciso aumento dei prezzi degli input. Il passo dell'inflazione è accelerato raggiungendo i massimi degli ultimi 15 mesi. Ciononostante, è rimasto considerevolmente più morbido rispetto alla media di lungo periodo della serie.
L'inflazione dei prezzi degli input in Francia e Germania ha guadagnato velocità rispetto a marzo. Contemporaneamente, le imprese di costruzione italiane hanno visto i prezzi degli input aumentare a un ritmo meno marcato, ma comunque significativo. Tutte e tre le economie monitorate hanno attribuito l'incremento dei costi all'aumento dei prezzi delle materie prime.
I tempi di consegna dei fornitori nel settore edilizio dell'Eurozona si sono accorciati per il secondo mese consecutivo ad aprile. In Germania è stato segnalato un miglioramento moderato nella performance dei fornitori. In Francia, i tempi medi di consegna sono rimasti invariati rispetto al mese precedente. Le imprese italiane hanno invece visto i tempi di consegna allungarsi per il settimo mese consecutivo, sebbene il ritmo del peggioramento sia stato il meno marcato nella sequenza attuale.
Nonostante i primi segnali di un'attenuazione della fase negativa, le imprese di costruzione nell'Eurozona mantengono un atteggiamento pessimista riguardo alle prospettive di attività per i prossimi dodici mesi. Le aziende francesi e tedesche hanno espresso outlook negativi durante aprile. Il grado di pessimismo è peggiorato rispetto al mese precedente. Le aspettative di crescita nel settore edilizio italiano, nel frattempo, sono salite ai massimi degli ultimi sette mesi.
Dir. Responsabile Gigi Beltrame - Dir. Editoriale Claudio Gandolfo
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