L'Italia scopre i 20 migliori luoghi di lavoro per i senior: un fattore chiave per il futuro economico

L'Italia scopre i 20 migliori luoghi di lavoro per i senior: un fattore chiave per il futuro economico

Il panorama lavorativo italiano sta vivendo una profonda trasformazione. Con una popolazione che invecchia rapidamente, la capacità delle aziende di valorizzare l'esperienza dei lavoratori con più di 55 anni emerge come un elemento cruciale non solo per la coesione sociale, ma anche per la competitività economica. Una recente indagine condotta da Great Place to Work Italia rivela quali sono le 20 migliori realtà del Paese capaci di creare un ambiente eccellente per i propri collaboratori senior, evidenziando come fiducia e inclusione siano alla base del successo. Questo studio, frutto dell'ascolto di oltre 2.700 professionisti esperti, traccia un percorso virtuoso che altre organizzazioni potrebbero voler emulare.



Le proiezioni demografiche dell'ISTAT sono inequivocabili: l'età media della forza lavoro è destinata ad aumentare significativamente nei prossimi decenni. Se nel 2024 la struttura anagrafica appariva ancora bilanciata, entro il 2050 la fascia 55-64 anni diventerà una componente preponderante. Parallelamente, il numero di persone sopra i 65 anni è cresciuto dal 16% del 2002 al 24% del 2022, con stime che lo vedono raggiungere il 35% entro il 2050, il che significa che più di un italiano su tre avrà superato i 65 anni. Questo scenario disegna carriere più lunghe e una presenza sempre più forte di lavoratori maturi. I dati recenti dell'ISTAT confermano questa tendenza, con l'occupazione tra gli over 50 che ha toccato 10 milioni e 275mila unità a settembre 2025, segnando un aumento del +0,2% rispetto ad agosto 2025 e del +5,1% rispetto a settembre 2024. È chiaro, dunque, che i lavoratori senior non sono solo una presenza stabile, ma una risorsa in costante crescita, con un ruolo sempre più centrale nel tessuto produttivo della nostra Nazione.


In questo contesto si inserisce la prima edizione del ranking Best Workplaces for Senior 2025 di Great Place to Work Italia. L'analisi, basata sulle opinioni di 2.711 collaboratori con più di 55 anni, premia le aziende che si distinguono per la qualità del loro ambiente di lavoro e per la capacità di coinvolgere e valorizzare questa fascia di dipendenti. Ciò che emerge è una realtà dove i senior non sono in attesa di pensione, ma una risorsa attiva, motivata e capace di contribuire in modo significativo alla crescita e alla sostenibilità delle imprese. Nelle prime 20 organizzazioni premiate, i lavoratori over 55 costituiscono, in media, più di un quinto (il 21%) della popolazione aziendale, un dato che ne sottolinea la presenza strutturale. La classifica mostra anche una distribuzione equilibrata tra le diverse dimensioni aziendali: quattro aziende di grandissime dimensioni (con oltre 1.000 collaboratori), due grandi (tra 500 e 999), otto di medie-grandi dimensioni (tra 150 e 499) e sei di medie-piccole dimensioni (tra 50 e 149). La varietà settoriale è notevole:
- il 25% delle organizzazioni si colloca nel comparto biotecnologia e prodotti farmaceutici;
- il 15% nell'IT e nella manifattura & produzione;
- seguono con il 10% i servizi finanziari & assicurativi e i servizi professionali;
- chiudono con il 5% i settori agricoltura, assistenza sanitaria, retail, telecomunicazioni e trasporti.


Questi dati indicano che l'attenzione al benessere dei senior non è un privilegio di un singolo settore, ma riflette un interesse crescente e trasversale da parte delle organizzazioni nel garantire condizioni di lavoro di qualità e una valorizzazione strategica delle competenze. Nelle aziende riconosciute come Best Workplaces for Senior, il Trust Index, l'indice di fiducia medio dei collaboratori, raggiunge l'88%. Questo valore supera del +10% il 78% registrato dalle aziende certificate come Great Place to Work ma non ancora in classifica. La differenza si amplia fino al +30% rispetto al 58% delle aziende non certificate, quelle che hanno avviato un percorso con Great Place to Work senza ancora raggiungere i requisiti per la certificazione. Il divario è ancora più impressionante, arrivando a un +46% rispetto alla norma dei senior (il 42%), che rappresenta la condizione media del lavoro in Italia rilevata tra gli over 55 tramite lo European Workforce Study, un'indagine su oltre 25mila lavoratori italiani esterni al network di Great Place to Work.


Nelle migliori aziende, i livelli di fiducia e soddisfazione superano dunque nettamente quelli delle altre categorie, delineando un profilo distintivo e coerente. L'indagine ha messo in luce alcuni fattori chiave che rendono questi luoghi di lavoro eccellenti: l'imparzialità nel trattamento, indipendentemente dall'origine etnica o dal sesso (97% e 95%), la sensazione di essere accolti al momento dell'assunzione (97%) e la possibilità di potersi assentare dal lavoro quando se ne sente la necessità (95%). Questi indicatori dipingono un clima organizzativo percepito come sicuro, inclusivo e affidabile dai collaboratori senior. Alessandro Zollo, CEO di Great Place to Work Italia, ha sottolineato l'importanza di questo ranking: «La prima edizione del ranking Best Workplaces for Senior nasce da un’urgenza demografica e organizzativa. In un Paese come l’Italia in cui, nei prossimi anni, la popolazione attiva over 55 crescerà in modo significativo, la capacità delle aziende di valorizzare questa fascia di collaboratori diventerà sempre più un fattore di competitività strategico».


La trasformazione che stiamo vivendo impone alle organizzazioni, e in particolare alle funzioni HR, un cambio di paradigma. Se un tempo un over 55 era visto come prossimo all'uscita dal mercato del lavoro, oggi è una persona pienamente attiva, con competenze consolidate, ruoli chiave e ancora molti anni di contributo professionale davanti a sé. La sfida consiste nel creare condizioni e politiche aziendali capaci di valorizzare l'esperienza dei lavoratori senior, garantendo ambienti inclusivi e stimolanti, percorsi di crescita e apprendimento, abilità di coaching e trasferimento di network e skill consolidate, oltre a modelli di leadership e cultura organizzativa che integrino efficacemente diverse generazioni. Ma quali sono, concretamente, le 20 migliori realtà italiane per cui lavorare, secondo l'opinione degli over 55? - Al primo posto si posiziona Cisco, leader mondiale nelle tecnologie che trasformano il modo in cui le persone si connettono, comunicano e collaborano, attraverso reti intelligenti e architetture che integrano prodotti, servizi e piattaforme software;
- Sul secondo gradino del podio troviamo Bristol-Myers Squibb, azienda biofarmaceutica globale con la missione di scoprire, sviluppare e rendere disponibili farmaci innovativi che aiutino i pazienti a combattere gravi malattie;
- A completare il podio c'è Servier Italia, realtà attiva nel settore farmaceutico parte del gruppo internazionale Servier, che coniuga innovazione terapeutica e attenzione al benessere dei propri collaboratori.


Completano la classifica:
- Fenix Pharma (biotecnologia e prodotti farmaceutici);
- Allianz Technology (IT);
- Vianova (telecomunicazioni);
- AbbVie (biotecnologie e prodotti farmaceutici);
- Micron Technology (manifattura e produzione);
- Wide Group (servizi finanziari e assicurativi);
- TIMAC AGRO (agricoltura);
- Galileo Life (assistenza sanitaria);
- REHAU (manifattura e produzione);
- DHL (trasporti);
- Arthur D. Little (servizi professionali);
- TP (servizi professionali);
- Experian (IT);
- TD SYNNEX (retail);
- Gruppo Sapio (manifattura e produzione);
- Biogen (biotecnologia e prodotti farmaceutici);
- Assimoco (servizi finanziari e assicurativi).

Queste aziende dimostrano che investire nell'esperienza e nel benessere dei lavoratori senior non è solo una scelta etica, ma una strategia vincente per affrontare le sfide demografiche e garantire un futuro di successo nel mercato del lavoro italiano.



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