La pandemia da COVID-19 colpisce duro sull’economia reale. E le vendite dei negozi e della grande distribuzione ne risentono in modo drammatico, pur con differenze tra i Paesi. Eurostat ha infatti comunicato che a gennaio 2021 il volume del commercio al dettaglio destagionalizzato è diminuito del 5,9% nell'eurozona e del 5,1% nell'UE, rispetto a dicembre 2020. A dicembre 2020, il volume del commercio al dettaglio era aumentato dell'1,8% nell'area dell'euro e dell'1,4% nell'UE, ma il Natale ha avuto il suo peso. A gennaio 2021 rispetto a gennaio 2020, il volume del commercio al dettaglio corretto per il calendario è diminuito del 6,4% nell'area dell'euro e del 5,4% nell'UE.
Nell'area dell'euro nel gennaio 2021, rispetto a dicembre 2020, il volume del commercio al dettaglio è diminuito del 12,0% per i “prodotti non alimentari” e dell'1,1% per i “carburanti per autoveicoli”, mentre è aumentato dell'1,1% per “prodotti alimentari, bevande e tabacco”. Nell'UE il volume del commercio al dettaglio è diminuito del 9,9% per i “prodotti non alimentari” e dello 0,3% per i “carburanti per autoveicoli”, mentre è aumentato dell'1,0% per i “prodotti alimentari, le bevande e il tabacco”.
Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, le maggiori diminuzioni del commercio al dettaglio totale sono state registrate in Austria (-16,6%), Irlanda (-15,7%) e Slovacchia (-11,1%). Gli aumenti più elevati sono stati osservati in Svezia (+3,5%), Bulgaria (+1,8%) ed Estonia (+1,7%). Per l’Italia il dato non è disponibile, ma la Germania ha staccato un -4,5% e la Francia un -9,9%.
Nell'area dell'euro a gennaio 2021, rispetto a gennaio 2020, il volume del commercio al dettaglio è diminuito del 18,3% per i “carburanti per autovetture', “alimentari, bevande e tabacco”. Nell'UE, il volume del commercio al dettaglio è diminuito del 15,7% per i “carburanti per autoveicoli” e dell'11,5% per i “prodotti non alimentari” (gli ordini per corrispondenza e Internet sono aumentati del 40,0%), mentre è aumentato del 5,4% per i “prodotti alimentari, le bevande e il tabacco”.
Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, le maggiori diminuzioni del volume totale del commercio al dettaglio sono state registrate in Austria e Slovacchia (entrambe -16,8%), Slovenia (-13,0%) e Portogallo (-10,9%). Gli aumenti più elevati sono stati osservati in Estonia (+8,0%), Belgio (+4,2%) e Finlandia (+3,8%). La Germania ha fatto registrare un -5,5% e la Francia un -4,4%.