Una scossa per Piazzetta Cuccia: il futuro di Mediobanca e il risiko bancario italiano

Una scossa per Piazzetta Cuccia: il futuro di Mediobanca e il risiko bancario italiano

Le ultime sedute hanno portato grande fermento sul mercato azionario italiano, con un occhio particolare puntato sul settore bancario. In questo scenario, le azioni di Mediobanca, la storica istituzione di Piazzetta Cuccia, hanno mostrato una marcata debolezza, distinguendosi tra le peggiori blue chip e subendo un calo significativo. Questo andamento è stato influenzato da diversi fattori, uno su tutti l'uscita da parte di un socio di lunga data come Banca Mediolanum. Mentre il titolo di Mediobanca ha segnato un passo indietro, il quadro generale del settore bancario ha presentato sfumature diverse. Monte dei Paschi di Siena (conosciuto anche come MPS) ha registrato una modesta flessione, mentre la sua situazione futura continua a essere un punto di discussione nel panorama finanziario.



Molti altri protagonisti del cosiddetto risiko bancario hanno mostrato un vigore maggiore sul listino. Azioni come quelle di Banco BPM e Unicredit hanno evidenziato un incremento, così come Popolare di Sondrio e Bper, che hanno chiuso la giornata in positivo. L'amministratore delegato di Bper, Gianni Franco Papa, ha infatti confermato il buon andamento dell'offerta pubblica di acquisto sulla Popolare di Sondrio, con adesioni che hanno già superato la soglia del 50%. Ciononostante, Unipol, che detiene partecipazioni in entrambe le banche, ha concluso la giornata con una perdita. Il panorama delle blue chip ha visto anche storie di successo. La regina della giornata è stata STMicroelectronics (Stm), il gigante dei semiconduttori, che ha beneficiato di una promozione da parte degli esperti del settore. Questa ha portato a un miglioramento della raccomandazione e a un aumento del prezzo obiettivo per il titolo. Anche il settore lusso ha brillato, con Moncler che ha guadagnato terreno in modo notevole e Cucinelli che ha mostrato una crescita solida.


Non da meno, i titoli petroliferi si sono distinti in positivo. Saipem ha registrato un'ottima performance, sostenuta da una decisione favorevole della Corte d'Appello del Regno Unito, che ha accolto un ricorso presentato dalla società e da Samsung E&A contro il piano di ristrutturazione di Petrofac. In scia con questo entusiasmo, anche Tenaris ed Eni hanno chiuso in rialzo. Tra le altre performance di spicco, si segnala il continuo splendore di Campari che ha confermato la sua ascesa nei quartieri alti del listino. Anche Stellantis ha mostrato spunti interessanti. Sul fronte opposto, invece, si è registrata una debolezza nel settore utility, con Hera che ha concluso la seduta in territorio negativo.


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