Caos a Washington: il shutdown governativo USA fa tremare i mercati e spinge l'oro a livelli record

Caos a Washington: il shutdown governativo USA fa tremare i mercati e spinge l'oro a livelli record

Una profonda incertezza avvolge la capitale statunitense. Il governo degli Stati Uniti ha infatti raggiunto il suo quindicesimo blocco delle attività, noto come shutdown governativo USA, dal lontano 1981. Questo è il secondo sotto la presidenza di Donald Trump, che ha colto l'occasione per minacciare ulteriori licenziamenti di lavoratori federali. La situazione si preannuncia tesa, con ripercussioni significative ben oltre i confini di Washington D.C. Decine di migliaia di impiegati hanno già perso il lavoro quest'anno. Si prevede che oltre centocinquantamila lavoratori lasceranno i ruoli federali questa settimana dopo aver accettato un incentivo all'esodo, segnando la più grande fuoriuscita di personale in ottant'anni.



Per chiunque abbia in programma un volo negli Stati Uniti, è bene sapere che la FAA (Federal Aviation Administration) prevede di mettere in congedo forzato un quarto del suo personale per tutta la durata del blocco. Questo potrebbe generare non pochi disagi. A partire da mercoledì, entreranno in vigore anche i nuovi dazi imposti da Trump su veicoli pesanti, farmaci brevettati e altri articoli. L'amministrazione ha chiarito che la raccolta di questi dazi proseguirà, anche con il governo fermo. Tutti questi eventi sono destinati ad aggravare le preoccupazioni della Federal Reserve circa un mercato del lavoro già in fase di rallentamento. Gli investitori scommettono che questi timori supereranno la carenza di dati economici, convincendo la Federal Reserve a tagliare i tassi di interesse questo mese, con le probabilità passate dal 90% al 96% in un solo giorno. Sul fronte dei mercati, i futures sull'S&P 500 e sul Nasdaq hanno registrato un calo dello 0,5% nelle prime ore. Si tratta di movimenti relativamente contenuti, considerando l'eccezionale rally dei mercati azionari quest'anno.


Una revisione storica mostra che, durante i precedenti ventuno shutdown governativi USA, l'S&P 500 ha segnato dodici guadagni e nove perdite, con un aumento mediano dello 0,1%. Questa incertezza generalizzata ha rappresentato una perfetta opportunità per i sostenitori dell'oro, che hanno spinto il metallo prezioso a un nuovo record di 3.875 dollari l'oncia. Anche l'argento e il platino stanno vivendo un periodo di forte apprezzamento. La sessione asiatica è stata piuttosto variegata. I mercati cinesi sono chiusi per le festività della Settimana d'Oro. Il Nikkei giapponese è sceso dell'1%, ma Taiwan ha guadagnato l'1% e la Corea del Sud lo 0,8%. Comunque, osservando la modesta reazione delle valute e dei titoli del Tesoro, non si percepisce una particolare apprensione tra gli investitori, al di là delle preoccupazioni per il vuoto di dati causato dal blocco governativo. Senza il rapporto sui salari, le scommesse sono più difficili. L'attenzione si sposta quindi sul rapporto ADP National Employment Report previsto per oggi.


Le previsioni indicano un modesto aumento di cinquantamila posti di lavoro nel settore privato, segnale di un continuo raffreddamento del mercato del lavoro. Il rapporto JOLTS di martedì ha già messo in evidenza una debolezza nelle assunzioni, e ci si interroga se ciò sia dovuto all'AI, ai dazi o a fattori più strutturali e duraturi. Prima di tutto ciò, sono attesi anche i dati sull'inflazione dell'Eurozona per settembre, che probabilmente mostreranno un aumento al 2,2% dal precedente 2%. I rischi potrebbero essere al rialzo, dopo che l'inflazione in Germania ha superato le aspettative. Un dato elevato suggerirebbe che la Banca Centrale Europea abbia concluso il suo ciclo di allentamento, offrendo un motivo per puntare su un apprezzamento dell'euro.


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