Il manifatturiero cinese ai minimi: il rallentamento che preoccupa i mercati globali

Il manifatturiero cinese ai minimi: il rallentamento che preoccupa i mercati globali

Una notizia scuote i pilastri dell'economia mondiale: il cuore industriale della Cina rallenta più del previsto. Questo segnale, lungi dall'essere isolato, solleva interrogativi cruciali sulle prospettive di crescita del gigante asiatico e sul suo impatto a livello internazionale.

L'attività manifatturiera in Cina ha segnato una nuova, inattesa, contrazione. L'indice PMI di riferimento è sceso a 49 punti nel mese di ottobre, ben al di sotto delle previsioni. Una lettura inferiore a 50 punti indica una contrazione del settore, e questo risultato evidenzia una fase di rallentamento che desta attenzione. Il calo delle nuove ordinazioni è stato particolarmente significativo, il più marcato dal 2023, una tendenza influenzata dalle persistenti barriere commerciali e da una domanda interna decisamente debole.



Questa non è una situazione passeggera per l'economia cinese. L'indice PMI si trova infatti nel suo periodo negativo più lungo degli ultimi nove anni. Una tale persistenza spinge a chiedere un supporto politico più energico e mirato. Questo diventa ancora più cruciale se si considera la tregua commerciale raggiunta con gli Stati Uniti. Proprio alla vigilia dell'incontro tra il presidente cinese Xi Jinping e l'ex presidente statunitense Donald Trump, che aveva portato a una stabilizzazione dei rapporti e alla riduzione dei dazi su molti prodotti fabbricati in Cina, il settore manifatturiero ha registrato il suo calo più marcato degli ultimi sei mesi. Nonostante gli accordi, la debolezza della domanda interna e le incertezze che continuano a caratterizzare le relazioni tra USA e Cina pesano sulle prospettive future di crescita.

In questo contesto, una nota leggermente più positiva arriva dal settore non manifatturiero, che include principalmente i servizi.


Il relativo indice è lievemente aumentato, raggiungendo quota 50,1 punti. A differenza delle fabbriche, il settore dei servizi ha saputo probabilmente beneficiare delle festività nazionali, che hanno offerto un respiro di otto giorni, stimolando i consumi e le attività interne. Questa dinamica, però, non basta a bilanciare la persistente difficoltà del comparto industriale, la cui salute rimane fondamentale per l'intera economia cinese e, di riflesso, per l'andamento dei mercati globali.


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