AI e Wall Street: la sorprendente ripartenza che scuote i mercati globali

AI e Wall Street: la sorprendente ripartenza che scuote i mercati globali

Dopo un'altalena di emozioni sui listini americani, segnata da un calo significativo di Wall Street, i mercati hanno ripreso con vigore la via del rialzo. Questa inversione di tendenza è stata alimentata principalmente dai solidi risultati post-chiusura di giganti tecnologici come Apple e Amazon, e da una mossa strategica mattutina di Nvidia nella Corea del Sud. Sono proprio le aziende leader nell'intelligenza artificiale a infondere nuovo slancio nei listini, persino mentre le politiche monetarie creano ancora qualche perplessità e gli accordi commerciali attendono dettagli più definiti. I futures sugli indici USA e le borse asiatiche mostrano ora un segno positivo, mentre l'oro, seppur in lieve flessione, mantiene la sua posizione sopra i 4.000 dollari l'oncia.



Le borse europee sono attese in apertura con una leggera cautela. Il giorno precedente, i principali indici di Wall Street avevano registrato perdite evidenti. Il Nasdaq Composite e l'S&P 500 avevano ceduto rispettivamente l'1,57% e lo 0,99%, trascinati al ribasso dalle azioni di Meta e Microsoft. Queste aziende avevano suscitato preoccupazioni per l'incremento previsto delle spese in intelligenza artificiale, un settore ad alta intensità di capitale. Il Dow Jones Industrial Average, comunque, aveva contenuto il suo calo allo 0,23%.

Le azioni di Meta sono precipitate dell'11,3%, marcando la flessione giornaliera più consistente degli ultimi tre anni. L'azienda di social media aveva infatti comunicato previsioni di spesa in conto capitale notevolmente maggiori
- per il prossimo anno, proprio a causa dei massicci investimenti nella AI. Per finanziare questa costosa espansione delle infrastrutture per l'intelligenza artificiale, il colosso dei social media ha espresso l'intenzione di raccogliere fino a 30 miliardi di dollari, attraverso la più grande emissione obbligazionaria della sua storia.


Allo stesso modo, Microsoft ha chiuso la seduta in ribasso del 2,9% dopo aver annunciato una spesa in conto capitale record di quasi 35 miliardi di dollari nel suo primo trimestre fiscale, avvertendo che questo valore sarebbe ulteriormente aumentato durante l'anno.

In un contesto differente, Alphabet, la holding di Google, ha chiuso in rialzo del 2,5%. La crescita costante della pubblicità e del suo segmento di cloud computing ha prodotto risultati superiori alle attese. Dopo la chiusura delle contrattazioni, l'attenzione si è spostata sui conti di Apple e Amazon. Quest'ultima, che aveva terminato la sessione regolare con un calo del 3%, ha registrato un notevole rimbalzo del 13% nell'after-hours. La forte domanda per i suoi servizi di cloud computing, l'Amazon Web Services (AWS), ha messo in secondo piano una crescita più contenuta nel suo business eCommerce. La società ha superato le aspettative, con un utile di 1,95 dollari per azione. Il fatturato della cruciale divisione cloud AWS ha raggiunto i 33 miliardi di dollari, superando le stime del mercato che si attestavano sui 32,5 miliardi.


Le azioni di Apple sono salite di oltre il 2% dopo la chiusura, sostenute da dati che evidenziano vendite robuste di iPhone. L'utile di Apple, pari a 1,85 dollari per azione, ha superato le proiezioni, che erano di 1,78 dollari. In un'intervista, il suo amministratore delegato, Tim Cook, ha espresso l'aspettativa che le vendite di iPhone nell'attuale trimestre, che include le festività, cresceranno a doppia cifra su base annua. Ha anche previsto che il fatturato complessivo di Apple incrementerà del 10-12% rispetto all'anno precedente. Intanto, Netflix ha comunicato uno split azionario di dieci a uno. Questa mossa renderà le azioni della società di streaming più accessibili agli investitori al dettaglio. L'azienda emetterà nove azioni aggiuntive per ogni azione posseduta dopo la chiusura delle contrattazioni del 10 novembre. Questa suddivisione, inoltre, renderà le sue azioni più disponibili ai dipendenti che partecipano al suo programma di stock option.


Un quadro complessivo positivo emerge dai risultati finanziari delle aziende dell'indice S&P 500. Delle 222 società che hanno già pubblicato i loro bilanci, ben l'84,2% ha superato le stime sugli utili, secondo i dati LSEG. Questa percentuale è significativamente più alta della media del 77% registrata negli ultimi quattro trimestri. Il calo borsistico di ieri segue un periodo di euforia, con gli indici che avevano toccato massimi storici nelle quattro sessioni precedenti. Nvidia, per esempio, leader indiscusso nei chip per AI, ha registrato una flessione del 2%. Nondimeno, nella seduta precedente, era stata la prima società quotata in borsa a superare la straordinaria capitalizzazione di 5 trilioni di dollari.


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