Mancanza di mobilità sociale costa al Regno Unito 19 miliardi di sterline all'anno

Mancanza di mobilità sociale costa al Regno Unito 19 miliardi di sterline all'anno

Un nuovo rapporto prodotto dal think tank bipartisan Demos e dalla Co-op rivela che la mancanza di mobilità sociale nel Regno Unito costa all'economia 19 miliardi di sterline all'anno.

Un costo elevato per il Regno Unito

Il rapporto, intitolato The Opportunity Effect, analizza come nel Regno Unito le persone provenienti da "contesti socioeconomici più bassi" hanno "molte meno probabilità di guadagnare buoni redditi, anche tenendo conto dei livelli di istruzione". Il rapporto evidenzia che il Regno Unito si colloca al 21° posto su 82 economie nell'indice globale di mobilità sociale del World Economic Forum del 2020. I ricercatori sostengono che il Regno Unito sta perdendo 19 miliardi di sterline all'anno di crescita del PIL a causa di questo "fallimento sistemico" nel promuovere la mobilità sociale.



Il rapporto ha anche scoperto, dopo aver intervistato 531 dirigenti aziendali di alto livello, che la promozione della mobilità sociale è legata a un turnover più elevato.

Il problema della mobilità sociale

Azra Keely, membro del gruppo di lavoro sulla mobilità sociale della Co-op, ha dichiarato al Guardian: "Non credo che la mobilità sociale nel Regno Unito stia migliorando, in alcuni modi, sembra che stiamo andando indietro. Il costo dell'istruzione universitaria è più alto che mai, il che significa che sta diventando meno accessibile per coloro che provengono da contesti a basso reddito. Inoltre, sebbene siano stati fatti sforzi per migliorare la formazione professionale e gli apprendistati, questi sono ancora sottofinanziati e sottovalutati rispetto all'università. L'alloggio è un altro problema fondamentale. L'accesso diseguale alla proprietà immobiliare è una barriera significativa alla mobilità sociale".

Raccomandazioni per il governo e le imprese

Il rapporto The Opportunity Effect avanza una serie di raccomandazioni al governo e alle imprese, tra cui l'attribuzione a Skills England, il nuovo organismo che mira a guidare la crescita aiutando le persone a ottenere posti di lavoro migliori, di una "responsabilità statutaria" per aumentare la mobilità sociale.


Il rapporto esorta il governo a consultare le grandi aziende sull'aumento della loro spesa minima per competenze e formazione per raggiungere la media dell'UE di 3.000 sterline a dipendente e a consultare sull'estensione della segnalazione del divario retributivo ai divari socioeconomici, oltre ai divari etnici e di disabilità. Il rapporto chiede inoltre al governo di creare un "Fondo per migliori opportunità" per finanziare progetti di mobilità sociale, di offrire aliquote fiscali più basse per le imprese sociali e le cooperative e di garantire che la mobilità sociale sia "presa in considerazione negli appalti pubblici".

Mobilità sociale e crescita economica

Il rapporto sottolinea che le prove internazionali suggeriscono che i Paesi con maggiore mobilità sociale, come la Svezia, l'Austria e la Danimarca, hanno una maggiore produttività e che gli apprendistati potrebbero essere "un ottimo mezzo" per migliorare la mobilità sociale nel Regno Unito, ma "questo potenziale non si sta realizzando". Sarah Atkinson, amministratore delegato della Social Mobility Foundation, ha dichiarato che la situazione è così grave che "i professionisti provenienti da contesti di classe operaia guadagnano 6.000 sterline all'anno in meno" rispetto ai loro coetanei più privilegiati.


Atkinson ha affermato che "cose semplici" che le aziende potrebbero fare includono l'eliminazione degli stage non retribuiti e il tutoraggio di "professionisti di prima generazione".


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