Eurozona: ad agosto inflazione annua in calo al 2,2%

Forza sig.ra Lagarde, un po’ di coraggio. L’economia dell’eurozona boccheggia, Italia, Francia e soprattutto Germania arrancano e a Berlino si parla ormai apertamente di recessione. Si chiede coraggio nella scelta di tagliare i tassi di interesse, non solamente un cosmetico 0,25, ma almeno il doppio se non il triplo. L’industria europea e l’economia del continente sta diventando sempre più irrilevante nel contesto geopolitico mondiale e occorre una politica monetaria anticiclica per venire incontro alle aziende (e alle famiglie). Anziché guidare la Banca centrale con una visione di ampio respiro si ha l’impressione che sia la convenienza politica del momento a guidare le decisioni, e che Lagarde subisca un po’ troppo l’influenza del blocco tedesco. Parlare ancora di evitare la “spirale salari-prezzi” non ha più senso nel 2024, visto che le cause del rialzo inflattivo sperimentato mesi fa sono tutte esogene e in gran parte dovute a speculazione. Così facendo l’immagine che si da è di navigare a vista, senza saper come e dove andare. Altro che “navigare in acque inesplorate”.

E non è certo comprimendo ulteriormente i salari che le imprese tedesche, francesi e italiane recupereranno competitività. Così come con i tassi di interesse ancora così alti è estremamente difficoltoso fare investimenti produttivi. Quindi, ribadiamo, ci vuole un po’ di coraggio. Specialmente alla luce degli ultimi dati Eurostat sull’inflazione. Vediamoli.
Il tasso di inflazione annuale dell'area euro è stato del 2,2% ad agosto 2024, in calo rispetto al 2,6% di luglio. Un anno prima, il tasso era del 5,2%. L'inflazione annuale dell'Unione europea è stata del 2,4% ad agosto 2024, in calo rispetto al 2,8% di luglio. Un anno prima, il tasso era del 5,9%. I tassi annuali più bassi sono stati registrati in Lituania (0,8%), Lettonia (0,9%), Irlanda, Slovenia e Finlandia (tutti 1,1%). I tassi annuali più alti sono stati registrati in Romania (5,3%), Belgio (4,3%) e Polonia (4,0%). L’Italia ha fatto registrare un +1,2%, la Germania un 2.0% e la Francia un 2,2%. 
Rispetto a luglio 2024, l'inflazione annuale è diminuita in venti Stati membri, è rimasta stabile in uno ed è aumentata in sei.

Ad agosto 2024, il contributo più elevato al tasso di inflazione annuale dell'area dell'euro è derivato dai servizi (+1,88 punti percentuali, pp), seguiti da prodotti alimentari, alcolici e tabacco (+0,46 pp), beni industriali non energetici (+0,11 pp) ed energia (-0,29 pp).
Tenendo conto che l’unico obiettivo della BCE è di avere e mantenere il tasso di inflazione intorno al 2%, il buon senso direbbe che è ora di agire di forbici sui tassi.

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