Nuovi rinvii per Plastic Tax e Sugar Tax: le imprese tirano un respiro di sollievo (temporaneo)
Nuovi rinvii per Plastic Tax e Sugar Tax: le imprese tirano un respiro di sollievo (temporaneo)


Continua il tira e molla sulle controverse tasse ambientali: dopo numerosi rinvii, il governo ha nuovamente posticipato l'entrata in vigore della Plastic Tax e della Sugar Tax. Mentre la Plastic Tax verrà prorogata fino al 2026, la Sugar Tax subirà una revisione al ribasso, per poi tornare alla sua formulazione originale dal 2026.



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'Apprendiamo di un emendamento bollinato del Governo - è il commento di ASSOBIBEl'Associazione Bevande Analcoliche aderente a Confindustria - volto a non rinviare l'attuazione della Sugar tax, l'imposta che colpisce le sole bibite anche quando prive di zucchero. A poche settimane dalla data di entrata in vigore, prevista per il 1° luglio 2024, questa indiscrezione, se confermata, rappresenta una doccia fredda dopo le ripetute dichiarazioni sul non voler vessare le imprese e le rassicurazioni date al comparto anche nelle ultime settimane sul tema.'

Le modifiche sono contenute nell'emendamento al Decreto legge Superbonus, in discussione al Senato. La Plastic Tax, inizialmente prevista per il 1° luglio 2024, verrà ora posticipata fino al 1° luglio 2026, mentre per la Sugar Tax le proroghe finiscono qui. Questa misura entrerà in vigore in versione 'soft' dal 1° luglio 2024, per poi tornare alla sua formulazione originale dal 2026.

Le imposte in questione

La Plastic Tax è un'imposta dal valore fisso di 0,45 euro che produttori, importatori e consumatori dovrebbero pagare per ogni chilo di prodotti in plastica, venduti o acquistati. La Sugar Tax è un'imposta che colpisce il consumo di bevande analcoliche edulcorate, nella misura di 10 euro per ettolitro nel caso di prodotti finiti e 0,25 euro per kg nel caso di prodotti predisposti a essere utilizzati previa diluizione.

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I precedenti rinvii

Queste due tasse ambientali sono state oggetto di numerosi rinvii nel corso degli ultimi anni. Il decreto rilancio del 2020, in pieno periodo Covid, aveva rinviato le due imposte al 1° gennaio 2021. Successivamente, la legge di bilancio 2021 aveva posticipato al 1° luglio 2021 la Plastic Tax e al 1° gennaio 2022 la Sugar Tax. Poi ci sono state le due leggi di bilancio 2022 e 2023 che hanno ulteriormente rinviato le due misure di un anno, fino al 1° gennaio 2024.

Le reazioni delle imprese

Le imprese del settore hanno accolto con sollievo, ma anche preoccupazione, questi nuovi rinvii. Da un lato, il posticipo offre un respiro temporaneo, evitando un ulteriore aggravio dei costi in un momento già difficile. Dall'altro, però, le aziende temono che queste tasse possano essere definitivamente introdotte in futuro, con conseguenze negative sulla loro competitività e redditività.

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