Una giornata di segno positivo ha visto le Borse europee terminare la settimana in crescita. L'attenzione degli operatori è rimasta divisa tra l'attesa per gli sviluppi nei colloqui commerciali tra USA e Cina, previsti nel fine settimana, e la lettura delle ultime trimestrali, con un occhio di riguardo al settore bancario in Italia. A gettare un'ombra di incertezza sull'orizzonte commerciale, il presidente statunitense Donald Trump aveva in precedenza suggerito che "un dazio dell'80% sulla Cina sembra appropriato".
Nonostante questo, ha poi comunicato che "tanti accordi commerciali in preparazione, tutti buoni!", dopo un accordo già raggiunto con il Regno Unito. Questo altalenare di dichiarazioni ha tenuto alta la tensione. Sul fronte interno, il comparto bancario si è confermato sotto i riflettori. Banca Monte dei Paschi di Siena ha pubblicato risultati trimestrali che hanno superato le attese. L'istituto ha affermato che il proprio percorso prosegue in linea con i tempi previsti per l'esecuzione del piano relativo all'operazione su Mediobanca, un razionale industriale considerato potenzialmente coerente anche con l'operazione annunciata su Banca Generali. D'altra parte, Mediobanca, i cui risultati del terzo trimestre hanno anch'essi battuto le aspettative, ha evidenziato come i rischi già individuati nell'offerta avanzata da Monte dei Paschi verrebbero ulteriormente amplificati da una combinazione con Banca Generali.
Le posizioni appaiono distanti.
La seduta odierna ha visto un bilancio positivo per le principali piazze europee. - Francoforte ha chiuso con un progresso dello 0,63%;
- Londra è stata sostanzialmente tonica, registrando una plusvalenza dello 0,27%;
- Parigi ha mostrato un guadagno moderato, avanzando dello 0,64%.
Una giornata di guadagni ha caratterizzato anche Piazza Affari. Il FTSE MIB ha mostrato una plusvalenza significativa dell'1,02%. Sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share ha terminato la giornata in aumento dell'1,03%. Salgono anche il FTSE Italia Mid Cap (+1,2%) e, con guadagni frazionali, il FTSE Italia Star (+0,37%).
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, l'effervescenza di Mediobanca ha catturato l'attenzione, con un progresso del 5,40%.
Incandescente la performance di Saipem, che ha vantato un incisivo incremento del 3,81%. Denaro anche su STMicroelectronics, che ha registrato un rialzo del 3,34%. Bilancio decisamente positivo per BPER Banca, con un progresso del 3,24%.
I ribassi più marcati, invece, si sono manifestati su Leonardo, che ha archiviato la seduta a -3,31%. Preda dei venditori Campari, con un decremento del 2,71%. Le vendite si sono concentrate anche su Amplifon, che ha sofferto un calo del 2,27%. Ha tentennato DiaSorin, cedendo l'1,47%.
Parallelamente alle dinamiche di mercato, il fronte delle banche centrali ha continuato a delineare scenari complessi. Dalle recenti comunicazioni della banca centrale statunitense è emersa una notevole incertezza riguardo alla direzione futura dell'economia e dell'inflazione.
Gli aumenti dei dazi e l'instabilità sul loro futuro hanno chiaramente influenzato questa visione. La decisione di politica monetaria della Fed ha mantenuto i tassi di interesse invariati (tra il 4,25% e il 4,5%), ma ha segnalato che i rischi sono aumentati in entrambe le direzioni: sia la possibilità di un'inflazione più alta che quella di un'economia più debole sono diventate più concrete. Non solo la Fed. Nel corso della settimana, la Norges Bank ha lasciato i tassi al 4,5%, pur mettendo in guardia contro tagli prematuri. La Riksbank ha mantenuto i tassi al 2,25%, giudicando prudente attendere un quadro economico più chiaro. E poi c'è stata la mossa della Bank of England, che ha tagliato i tassi di 25 punti base, portandoli al 4,25%. Questa decisione ha mostrato una divisione all'interno del suo comitato, sottolineando la difficoltà nel trovare una linea comune di fronte alle sfide economiche attuali.
Dir. Responsabile Gigi Beltrame - Dir. Editoriale Claudio Gandolfo
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