

Si prevede un modesto incremento nel numero degli occupati per maggio, ma il numero dei disoccupati non è cambiato. Questo dovrebbe portare il tasso di disoccupazione ufficiale a mantenersi stabile al 5,9%. Allo stesso tempo, si stima una lieve diminuzione, rispetto al mese precedente, delle unità di lavoro standard (ULA) che sono in Cassa Integrazione Guadagni (CIG) o beneficiano di altre forme di integrazione salariale. L'insieme di queste dinamiche mantiene il tasso di disoccupazione esteso al 6,6%. Nonostante le incertezze che persistono, il quadro congiunturale presenta alcuni segnali positivi. Il sentiment, sia delle famiglie che delle imprese, ha mostrato un miglioramento a maggio. L'inflazione, come atteso, non sembra più in una fase di ripresa marcata. E per quanto riguarda l'occupazione, non si prevedono battute d'arresto improvvise nel breve termine.
Di conseguenza, l'area del disagio sociale non dovrebbe subire variazioni significative nei mesi estivi, mantenendosi sui livelli recenti.
Questo scenario potrebbe favorire un miglioramento della dinamica dei consumi nella seconda metà dell'anno. Potrebbe aiutare a mitigare eventuali effetti negativi da politiche commerciali più restrittive e garantirebbe una crescita economica per l'intera Italia nel 2025 vicina allo 0,8%.
La figura mostra le due componenti del MIC (in rosso l’inflazione dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto e in blu la disoccupazione estesa).

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