Balzo a Wall Street: i dati occupazione USA sorprendono e allontanano i timori

Balzo a Wall Street: i dati occupazione USA sorprendono e allontanano i timori

I mercati azionari hanno chiuso la settimana con un forte slancio, registrando balzi significativi. A spingere gli indici di Wall Street è stata la pubblicazione di dati sull'occupazione negli USA che hanno superato le aspettative. Questo inatteso segnale di forza ha contribuito ad attenuare le preoccupazioni per un imminente rallentamento dell'economia. Il Dow Jones Industrial Average ha guadagnato 443,13 punti, segnando un rialzo dell'1,05%, e ha chiuso a 42.762,87 punti. Durante la seduta l'indice delle blue chip aveva toccato picchi ben più alti, superando i 600 punti di guadagno. Anche l'S&P 500 ha mostrato una solida performance, crescendo dell'1,03% e superando per la prima volta da fine febbraio la soglia cruciale dei 6.000 punti, chiudendo a 6.000,36.



Il Nasdaq Composite, indice tecnologico, ha guidato i guadagni con un rally dell'1,20%, terminando la giornata a 19.529,95 punti.

A sostenere il rialzo del mercato ha contribuito in modo significativo il balzo di oltre il 3% di Tesla. Le azioni del produttore di veicoli elettrici avevano pesato sull'andamento generale il giovedì precedente, crollando del 14% in un contesto di tensioni tra il CEO Elon Musk e il presidente Donald Trump sui social media. Altri importanti nomi del settore tecnologico, tra cui Nvidia, Meta Platforms e Apple, hanno chiuso la seduta in rialzo. Secondo i dati diffusi dal Bureau of Labor Statistics, le buste paga non agricole negli USA sono aumentate di 139.000 unità a maggio. Questo dato si confronta positivamente con le previsioni che indicavano un incremento di circa 125.000 unità, ma risulta inferiore al dato di aprile, rivisto al ribasso a 147.000. Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4,2%. Il dato sui nonfarm payrolls, migliore del previsto, suggerisce che il mercato del lavoro continua a mostrare una notevole resistenza.


Questo avviene nonostante alcuni segnali precedenti avessero indicato tendenze di crescita meno dinamiche. La settimana aveva visto la pubblicazione di diversi indicatori che avevano alimentato timori di un rallentamento economico. Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione erano risultate più alte del previsto. Inoltre, pochi giorni prima, il rapporto ADP sull'occupazione privata aveva mostrato un guadagno di sole 37.000 unità a maggio, ben al di sotto della stima di 110.000. Anche l'attività nel settore dei servizi USA era inaspettatamente diminuita il mese scorso.

Nonostante i segnali positivi dall'occupazione, persistono incertezze legate all'impatto delle complesse negoziazioni sulle tariffe commerciali. L'effetto di queste trattative sui dati economici potrebbe diventare più evidente nei prossimi mesi. Il mercato mantiene una posizione di attesa per valutare pienamente le implicazioni sulla crescita e sulla redditività delle aziende nei prossimi trimestri. A ciò si aggiunge l'attesa per le prossime mosse della Federal Reserve, che si riunirà il 17 e 18 giugno per definire la politica sui tassi di interesse.


Un barlume di speranza sul fronte commerciale è arrivato venerdì stesso, con l'annuncio che i colloqui tra USA e Cina si terranno la prossima settimana a Londra.

L'S&P 500 ha terminato la seduta a poco più del 2% dal suo picco di febbraio. L'indice ampio del mercato, insieme agli altri due principali benchmark, ha registrato guadagni degni di nota anche nell'intera settimana. L'S&P 500 è salito dell'1,5% sulla settimana, mentre il Dow Jones ha avanzato dell'1,2%. Il Nasdaq ha segnato il balzo maggiore, con un incremento del 2,2% nello stesso periodo.


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