Nonostante i tagli all'offerta decisi dall'OPEC+, il prezzo del petrolio Brent è rimasto per lo più in un range tra i 70 e gli 80 dollari al barile quest'anno. Giovedì il Brent è stato scambiato a circa 72 dollari al barile, dopo aver toccato un minimo del 2024 sotto i 69 dollari a settembre. Bjarne Schieldrop, analista capo delle materie prime presso SEB, ha commentato che il mercato si concentrerà ora sulle azioni del neo-eletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Le sue possibili decisioni, come l'imposizione di nuove sanzioni all'Iran, dazi sulla Cina e la promessa di porre fine alla guerra in Ucraina, potrebbero influenzare significativamente il mercato petrolifero. Amrita Sen di Energy Aspects, pur considerando la decisione dell'OPEC+ rialzista in quanto elimina gran parte dell'eccesso di offerta per il prossimo anno, sottolinea il pessimismo del mercato, che crede che Trump voglia prezzi del petrolio bassi.
I tagli alla produzione
Durante il suo precedente mandato come presidente degli Stati Uniti, Trump ha ripetutamente attaccato l'OPEC+ per gli alti prezzi del petrolio e ha chiesto all'Arabia Saudita di rilasciare più petrolio in cambio del sostegno americano contro l'Iran. Attualmente, i membri dell'OPEC+ stanno trattenendo 5,86 milioni di barili al giorno, circa il 5,7% della domanda globale. Questa riduzione è stata attuata attraverso una serie di misure concordate dal 2022 per sostenere il mercato. I tagli includono una riduzione di 2 milioni di barili al giorno da parte di tutto il gruppo, 1,65 milioni di barili al giorno di tagli volontari di prima fase da parte di otto membri e altri 2,2 milioni di tagli volontari di seconda fase da parte degli stessi otto membri. L’OPEC+ ha deciso di prorogare i tagli di 2 milioni di barili al giorno e di 1,65 milioni di barili al giorno fino alla fine del 2026.
La riduzione graduale dei tagli di 2,2 milioni inizierà ad aprile 2025, con aumenti mensili di 138.000 barili al giorno. Questo processo durerà 18 mesi, fino a settembre 2026. Il gruppo aveva precedentemente pianificato di ridurre il taglio di 2,2 milioni in 12 mesi, con aumenti mensili di 180.000 barili al giorno. Infine, l'OPEC+ ha anche concordato di consentire agli Emirati Arabi Uniti di aumentare gradualmente la produzione di 300.000 barili al giorno da aprile alla fine di settembre 2026. Il piano precedente prevedeva che l'aumento iniziasse a gennaio 2025.
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