Il mercato finanziario globale sta attraversando un periodo di forte turbolenza, con ripercussioni significative su diversi asset class. La Borsa di Tokyo ha subito un crollo drammatico, con l'indice Nikkei che ha registrato una perdita superiore al 10%, cancellando tutti i guadagni accumulati dall'inizio dell'anno. Questo evento ha riportato alla memoria il famigerato 'Lunedì nero' del 1987, segnando una delle peggiori performance giornaliere nella storia recente del mercato giapponese.
La volatilità non si è limitata al mercato azionario. I titoli di Stato giapponesi hanno visto i loro rendimenti diminuire bruscamente, tornando allo 0,8%, mentre il tasso di cambio dollaro/yen è sceso da 146 a 142. Anche le criptovalute non sono state risparmiate, con Bitcoin che ha perso terreno, scendendo verso i 52.000 dollari.
L'ondata di vendite ha coinvolto anche i mercati europei e statunitensi, con il DAX e il NASDAQ che hanno registrato perdite significative nel pre-market. Questa situazione riflette un sentiment di mercato estremamente negativo, alimentato da preoccupazioni macroeconomiche crescenti.
Gli investitori stanno reagendo a segnali di possibile recessione, come l'aumento del tasso di disoccupazione e l'indicatore Sahm che ha superato la soglia critica dello 0,5%. La fiducia nelle dichiarazioni ottimistiche delle banche centrali sembra essersi erosa, con il mercato che ora si concentra sui dati economici concreti piuttosto che sulle parole rassicuranti dei policymakers.