Il crollo del traffico organico: l'AI ridisegna la ricerca e la visibilità dei brand online

Il crollo del traffico organico: l'AI ridisegna la ricerca e la visibilità dei brand online

"Il panorama digitale sta vivendo una trasformazione senza precedenti, con l'AI che riscrive le regole della visibilità sul web" ha dichiarato Ale Agostini, CEO E Client Partner di Avantgrade.com.

Non si tratta più soltanto di apparire nei primi risultati dei motori di ricerca, ma di diventare una parte integrante delle risposte che le intelligenze artificiali offrono agli utenti. Questa evoluzione, stimolata da innovazioni come la modalità di ricerca conversazionale di Google e le sue AI Overview, sposta radicalmente l'obiettivo delle strategie digitali: ottenere un semplice click non basta più.



I brand più lungimiranti puntano ora a essere citati e riconosciuti direttamente dalle AI. L'ascesa della Generative Engine Optimization (GEO) segna un punto di svolta. Non è più sufficiente l'approccio tradizionale della Search Engine Optimization (SEO); la GEO rappresenta l'insieme di strategie e tecniche mirate a ottimizzare siti e contenuti affinché vengano compresi, trovati e citati dalle AI generative, come ChatGPT, Gemini o Perplexity. Questa nuova disciplina si propone di guidare aziende e marketer in un universo dove le ricerche sono vere e proprie conversazioni. I dati recenti evidenziano chiaramente questa rivoluzione. Dal 2023, le ricerche basate su AI hanno registrato una crescita straordinaria del +494%, un incremento che contrasta nettamente con il più modesto +9,2% delle ricerche tradizionali. Una previsione audace indica un calo del 50% nel traffico organico tradizionale entro il 2028, con gli assistenti AI che si affermeranno come il canale principale per la scoperta online.


Nel nostro Paese, oltre 13 milioni di persone usano già quotidianamente gli strumenti di AI conversazionale.

Questo scenario suggerisce che Google potrebbe rimodellare il suo consolidato modello di business. Le AI Overview si configurano come un elemento di profonda rottura, ridefinendo il modo in cui persone e aziende interagiscono. Ale Agostini, imprenditore e fondatore di Avantgrade.Com, una rinomata agenzia specializzata in SEO, SEM e AI Search, osserva come l’attenzione si sposta sulla qualità delle risposte generate dall’AI, che diventano il nuovo punto di contatto tra utente e brand. La trasformazione vede Google evolvere da un semplice motore che indirizza il traffico a un potente strumento che fornisce direttamente risposte. È plausibile che questa transizione apra la strada a nuove forme di sponsorizzazione dei contenuti, influenzando direttamente le AI Overview e generando inedite opportunità nel campo del marketing digitale.


La Search tradizionale, ovvero SEO e SEM, mantiene la sua importanza, ma i suoi indicatori chiave di prestazione mostrano un declino evidente: meno traffico organico, un aumento costante dei costi per gli annunci su Google Ads e un consumatore sempre più orientato alla comodità delle risposte dirette fornite dall'AI nelle chat. Il nuovo paradigma premia chi riesce a essere rilevante sulle piattaforme AI, dove le ricerche si configurano come conversazioni fluide e le risposte arrivano in tempo reale. In questo contesto, il sito web di un'azienda non è più la destinazione finale del traffico, ma piuttosto un "ingrediente" essenziale per formulare la risposta.

Il percorso d’acquisto, di conseguenza, subisce una vera e propria metamorfosi con la ricerca AI. Non si segue più la sequenza ricerca → navigazione → carrello, ma piuttosto domanda → conversazione → acquisto. Lo shopping, al pari della ricerca di contenuti, diventa un'esperienza interattiva, in cui la fase di ricerca e quella di decisione si fondono nello stesso spazio conversazionale.


Questo rende il cammino verso l’acquisto più immediato e fluido. Le intelligenze artificiali, in questa nuova dinamica, interpretano il significato profondo, andando ben oltre le semplici parole chiave. L'attenzione si sposta dalle keyword alle domande formulate in linguaggio naturale, capaci di rivelare l'intento reale dell'utente e di migliorare significativamente i tassi di conversione.

Questa evoluzione rappresenta tanto una sfida quanto una grande opportunità per i brand. Ale Agostini evidenzia come non esista ancora un reparto aziendale dedicato alla Generative AI Search, ma sottolinea con forza che chi si muove ora conquisterà un vantaggio competitivo decisivo. Essere citati, compresi e riconosciuti dalle AI equivale a ottenere visibilità nel web del presente e del futuro. Si stima che entro il 2027 i motori AI diventeranno il canale primario per la ricerca online, con la modalità AI Mode destinata a diventare lo standard per trovare informazioni. Dalla keyword alla conversazione, dal click alla risposta: la visibilità si gioca nelle menti – e nei motori – delle intelligenze artificiali.


Per chi desidera costruire e rafforzare la reputazione del proprio brand nel nuovo scenario, la GEO AI Search si articola su quattro pilastri fondamentali:
- GEO AI Search Strategy: Una mappatura accurata della presenza del brand e dei prodotti sulle chat AI è cruciale per definire una strategia efficace e mirata;
- Audit tecnico GEO: L'ottimizzazione tecnica del sito è indispensabile affinché le AI possano comprenderlo e indicizzarlo correttamente;
- Contenuti, citazioni media e contenuti generati dagli utenti (UGC): È necessario creare contenuti specificamente ottimizzati per rispondere alle domande poste alle AI, affiancandoli a una solida rete di citazioni provenienti da media autorevoli, comunità online e piattaforme che ospitano contenuti generati dagli utenti;
- Monitor KPI & Fine Tuning: L'analisi costante del traffico proveniente dalle chat AI, dei tassi di conversione e degli indicatori chiave di successo (KPI) permette un aggiustamento continuo delle strategie.


Essere menzionati in una AI Overview può aumentare il CTR Organic dallo 0,74% all’1,02%.

Un'analisi condotta da Profound su oltre 680 milioni di citazioni tra agosto 2024 e giugno 2025 ha rivelato quali sono le fonti più considerate nelle risposte generate dalle Google AI Overviews. A sorpresa, emergono piattaforme come Reddit (2,2%), YouTube (1,9%), Quora (1,5%) e LinkedIn (1,3%). Seguono, con percentuali inferiori all'1%, nomi come Gartner, NerdWallet, Forbes, Wikipedia, Business Insider e Medium. Questo suggerisce che le strategie di comunicazione dei brand devono allargare il loro orizzonte, includendo non solo i canali editoriali tradizionali, ma anche le community online e i contenuti generati dagli utenti (UGC). Ale Agostini sottolinea: i dati ci dicono chiaramente che Reddit è tra le fonti più citate dalle intelligenze artificiali.


Questo significa che le aziende italiane devono iniziare a considerarlo un canale strategico, non solo per l’ascolto ma anche per la reputazione digitale. Presidiarlo oggi vuol dire essere presenti là dove le AI vanno a cercare le risposte di domani
.

Le AI Overview si manifestano con maggiore frequenza in specifici settori tematici. Le aree della salute, della società, della scienza e della tecnologia rappresentano, complessivamente, oltre la metà delle risposte generate da Google AI. A seguire si trovano temi come l'educazione, la finanza, i viaggi e l'intrattenimento, mentre categorie più strettamente commerciali come lo shopping, il cibo e il settore immobiliare mostrano una presenza ancora marginale.

La diffusione della GEO AI Search è destinata a rafforzare il ruolo strategico delle Digital PR nelle architetture comunicative delle imprese. I risultati di una recente indagine di Muck Rack hanno dimostrato che ben l’85% delle citazioni da parte degli strumenti di AI generativa proviene da "earned media".


Le attività di PR devono, in questo nuovo contesto, valutare attentamente diversi fattori:
- il livello di indicizzazione delle testate nei motori AI;
- la gestione dei contenuti a pagamento (paywall) che alcuni sistemi di AI potrebbero non essere in grado di leggere;
- la selezione accurata dei siti accessibili ai diversi Large Language Model (LLM).


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