La vetta dei CEO della classifica Top Reputation Manager di novembre 2025

La vetta dei CEO della classifica Top Reputation Manager di novembre 2025

Il panorama del potere manageriale italiano, osservato da vicino a settembre, conferma una leadership netta e dinamiche interessanti ai vertici. In un mese di rilancio e nuove strategie, emerge con forza la figura di Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di MFE - MediaForEurope, che consolida la sua posizione di leader indiscusso nella classifica TOP REPUTATION MANAGER. La sua visione di un ambizioso polo TV paneuropeo, unita agli eccellenti risultati d'ascolto televisivi, ha rafforzato notevolmente la sua immagine e influenza, portandolo a un punteggio di 86,13. Subito dietro, con una solida stabilità, si posiziona Claudio Descalzi, l'amministratore delegato di ENI, che mantiene con determinazione il secondo posto (84,00).



Il suo recente incontro con il Presidente dell'Angola e una delegazione di alto livello dagli USA per discutere gli investimenti e le sue dichiarazioni a Gastech sulla scelta strategica di scorporare gli asset per attrarre partner globali, ne sottolineano la caratura internazionale e l'orientamento al futuro. Un'ascesa notevole vede Andrea Orcel, CEO di UniCredit, rientrare sul podio, conquistando il terzo gradino (83,23). La sua strategia aggressiva ha portato UniCredit a raggiungere il 26% in Commerzbank e a consolidare la sua presenza in Alpha Bank, segnando un chiaro segnale di espansione e rafforzamento nel settore bancario europeo.

Scorrendo la classifica, l'attenzione si sposta su altri protagonisti dell'economia italiana che hanno saputo distinguersi. Renato Mazzoncini, di A2A, si colloca al quarto posto (81,98). La sua presentazione a Cernobbio dello studio di A2A-Teha sui datacenter ha delineato una visione chiara per un futuro energetico innovativo, improntato su nuove possibilità di recupero sostenibile, un tema di crescente rilevanza.


Il quinto posto è occupato da Carlo Messina, l'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo (81,81). Dopo di lui, con un leggero ma significativo avanzamento, troviamo Luca de Meo (81,79), che guida con determinazione Kering: la nuova governance e il piano di riduzione del debito sotto la sua gestione hanno certamente contribuito al suo miglioramento in classifica. Un salto di due posizioni porta Alessandro Benetton al settimo posto (78,78), forte del successo del docufilm intitolato Benetton Formula, che ha riacceso l'interesse sulla storia e sull'impatto del marchio. La costanza premia Urbano Cairo (78,38), che mantiene la sua posizione celebrando un anniversario importante: vent'anni al timone del Torino Calcio, un traguardo che evidenzia la sua duratura dedizione. Salendo di una posizione, al nono posto, c'è Stefano Donnarumma, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane (76,30), con un impegno notevole verso investimenti che toccano la cifra impressionante di 15 miliardi di euro.


A chiudere la top ten troviamo Matteo Del Fante di Poste Italiane (76,12), un'altra figura chiave nel panorama economico nazionale.

Al di fuori delle prime dieci posizioni, emergono figure che mantengono stabilità o mostrano una crescita interessante. Cristina Scocchia, l'amministratore delegato di Illycaffè (72,74), e Giuseppina Di Foggia di Terna (70,35) si mantengono su posizioni solide. Una crescita è registrata per Luca Dal Fabbro di Iren (69,14), che ha lancato a Cernobbio un appello per un piano Marshall dell'acqua
- per rafforzare la competitività dell'industria. Altrettanto in ascesa è Flavio Cattaneo, l'amministratore delegato di Enel (68,92), che all'ONU ha condiviso la sua visione audace sulla transizione energetica. Il quindicesimo posto è occupato da Pierroberto Folgiero di Fincantieri (68,81), che precede Giuseppe Castagna di Banco BPM (68,69), quest'ultimo distinguendosi per essersi chiamato fuori dalle discussioni sul terzo polo bancario.


Segue Gian Maria Mossa di Banca Generali (67,69), che sale di una posizione, sostenuto da un'ottima raccolta netta ad agosto pari a 471 milioni di euro. Altri nomi di spicco includono Pietro Labriola di TIM (67,45) e Francesco Milleri (66,88), che avanza di una posizione, con Essilux in piena corsa grazie al successo degli smart glasses. Un ingresso significativo nella Top 20 è quello di Luigi Lovaglio (64,13), che guadagna quattro posizioni con MPS sotto i riflettori per l'OPAS su Mediobanca.

Diversi altri manager hanno mostrato un notevole incremento nelle rispettive posizioni, evidenziando dinamismo e riconoscimenti crescenti. Tra questi spiccano:
- Pietro Salini (21°, +7) - Fabrizio Palermo (27°, +6) - Claudio Andrea Gemme (42°, +8) - Stefano Azzi (72°, +10) - Elena Goitini (83°, +10) - Andrea Duilio (85°, +23) - Giorgio Busnelli (103°, +22) Questi movimenti confermano un costante fermento nel panorama dirigenziale italiano, dove innovazione, strategia e visibilità mediatica continuano a plasmare la reputazione dei leader d'impresa.



La vetta dei CEO della classifica Top Reputation Manager di novembre 2025
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