Secondo quanto comunicato da Eurostat, a ottobre 2021 il volume del commercio al dettaglio destagionalizzato è aumentato dello 0,2% nell'eurozona e dello 0,3% nell'UE, rispetto a settembre 2021. A settembre 2021, il volume del commercio al dettaglio era diminuito dello 0,4% nell'area dell'euro e dello 0,3% nell'UE. A ottobre 2021 rispetto a ottobre 2020, l'indice delle vendite al dettaglio corretto per il calendario è aumentato dell'1,4% nell'area dell'euro e del 2,3% nell'UE.
Nell'area dell'euro a ottobre 2021, rispetto a settembre 2021, il volume del commercio al dettaglio è aumentato dell'1,3% per i “carburanti per autotrazione” e dello 0,4% per i “prodotti non alimentari”, mentre è diminuito per “alimentari, bevande e tabacco” dello 0,1%.
Nell'UE, il volume del commercio al dettaglio è aumentato dell'1,3% per i “carburanti per autotrazione”, dello 0,6% per i “prodotti non alimentari” e dello 0,2% per “alimentari, bevande e tabacco”.
Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, gli aumenti mensili più elevati sono stati registrati in Slovenia (+13,0%), Portogallo (+2,3%) e Danimarca (+2,2%). Le maggiori diminuzioni sono state osservate in Lettonia (-5,4%), Austria (-2,8%) ed Estonia (-2,6%). La Germania ha fatto registrare un -0,3% e la Francia un +0,6%. Per l’Italia il dato non è disponibile.
Nell'eurozona nell'ottobre 2021, rispetto a ottobre 2020, il volume del commercio al dettaglio è aumentato dell'8,5% per i “carburanti per autotrazione” e del 2,5% per i “prodotti non alimentari”, mentre è diminuito dell'1,2% per “alimentari, bevande e tabacco”.
Nell'UE, il volume del commercio al dettaglio è aumentato del 9,0% per i “carburanti per autoveicoli e del 3,8% per i “prodotti non alimentari”, mentre è diminuito dello 0,8% per “alimentari, bevande e tabacco”.
Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, gli aumenti annuali più elevati io sono stati registrati in Slovenia (+34,3%), Polonia (+12,4%) ed Estonia (+11,0%). Le maggiori diminuzioni sono state osservate in Germania (-2,8%), Lettonia (-2,3%) e Irlanda (-1,9%). La Francia ha fatto registrare un +4,5% e la Spagna un -1,0%.