

Questa strategia mira a rafforzare la preparazione e la coesione nella gestione delle emergenze cibernetiche.
Integrazione dell'intelligenza artificiale
Il Ddl Cyber pone particolare enfasi sull'integrazione dell'intelligenza artificiale (IA) come risorsa chiave per il rafforzamento della cybersicurezza nazionale.
L'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale sarà incaricata di valorizzare l'IA attraverso partnership pubblico-privato, promuovendone l'uso etico e corretto.
Sanzioni e clausola di invarianza finanziaria
Inoltre, il disegno di legge introduce sanzioni per le violazioni in materia di cybersicurezza, comprese multe per coloro che non segnalano gli incidenti. L'approccio si conclude con una "Clausola di Invarianza Finanziaria", sottolineando la volontà di attuare le disposizioni senza gravare ulteriormente sul bilancio pubblico.
Discussione in Consiglio dei Ministri e direttive europee
Il testo sarà oggetto di discussione in Consiglio dei ministri, avviando un percorso che coinvolgerà il Parlamento per la successiva discussione e conversione.
Entro ottobre, il recepimento di due direttive europee, Nis 2 e Cer, amplierà ulteriormente l'orizzonte delle responsabilità in materia di sicurezza dei dati.
La Direttiva NIS 2, emanata il 17 gennaio 2023, rappresenta una significativa evoluzione rispetto alla sua predecessora, la Direttiva NIS. Questo quadro normativo, diversamente dal GDPR, agisce come direttiva e richiede l'adozione da parte di tutti gli Stati Membri entro l'18 ottobre 2024.
L'obiettivo principale è creare una strategia cibernetica comune nell'Unione Europea, mirando a potenziare la sicurezza dei servizi digitali in tutta l'area.
La Direttiva NIS 2 si integra con altre normative europee sulla protezione dei dati, come il GDPR, il Regolamento DORA, la Direttiva CER e il Cyber Resilience Act, nonché a livello nazionale con il Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica. Il suo focus principale è rafforzare le misure di sicurezza cibernetica, specialmente nei settori critici quali energia, trasporti e servizi finanziari.
Un elemento chiave della direttiva è l'introduzione di nuove categorie, gli Operatori dei Servizi Essenziali (OSE) e i Fornitori di Servizi Digitali (DSP), evidenziando l'impegno a proteggere settori che potrebbero avere impatti significativi su intere nazioni. Il recepimento della Direttiva NIS 2 richiede lo sviluppo di piani nazionali per la sicurezza e l'istituzione di team specializzati per garantire la piena attuazione delle disposizioni.
In conclusione, il Ddl Cyber rappresenta un passo cruciale per garantire una maggiore sicurezza informatica nella Pubblica Amministrazione, incorporando principi di trasparenza, preparazione e integrazione tecnologica.

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