L'Italia si posiziona come polo di attrazione per gli investimenti in energie rinnovabili, con una previsione di 7 miliardi di euro in arrivo nel 2025. Un quadro normativo stabile e la necessità di una transizione energetica efficace sono i fattori chiave di questo interesse, secondo Verdian Power, produttore spagnolo di energia rinnovabile. Ma quali sono le tecnologie su cui puntare? E quali gli ostacoli da superare?
La stima di Verdian Power, presentata all'Energy Tech Conference 2024, si basa sugli scenari dell'International Energy Agency (IEA), che prevedono una crescita esponenziale del mercato cleantech globale.
L'Italia, con i suoi prezzi dell'elettricità più alti rispetto a Spagna e Francia, si presenta come un mercato appetibile per gli investitori. Jordi Francesch, direttore dell'asset management di Nuveen Clean Energy Infrastructure, sottolinea l'importanza di questo differenziale di prezzo nel favorire gli investimenti in rinnovabili. Nonostante possibili ostacoli burocratici, la maggior parte dei progetti in cantiere non dipende da incentivi statali. Il mercato italiano, inoltre, è considerato maturo per gli investimenti in sistemi di accumulo a batteria, un settore in forte espansione.
Francesch esprime scetticismo sull'idrogeno e sul nucleare in Italia. Secondo l'esperto, la produzione di idrogeno richiede elettricità a basso costo e una solida base di acquirenti, condizioni attualmente assenti nel nostro Paese.
L'AI giocherà un ruolo sempre più importante nell'ottimizzare la gestione della domanda e l'integrazione delle fonti rinnovabili nella rete elettrica. Insomma, l’Italia deve cogliere l’opportunità. O no?