Il prezzo dell'oro ha toccato oggi, 30 ottobre, un nuovo record storico a 2.778 dollari l'oncia, alimentato da una crescente "paura di restare fuori" (fear of missing out) da parte degli investitori.
La domanda globale di oro ha superato per la prima volta i 100 miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2023, secondo il World Gold Council, con volumi che hanno raggiunto nuovi record, in aumento del 5% a 1.313 tonnellate. Il metallo prezioso ha registrato un rialzo superiore al 35% dall'inizio dell'anno, grazie all'entusiasmo degli investitori pronti a cavalcare l'onda rialzista.
La domanda totale di investimenti, come lingotti, monete o fondi negoziati in borsa, è più che raddoppiata, con afflussi negli ETF garantiti dall'oro che hanno raggiunto le 94 tonnellate, invertendo un trend negativo che durava da nove trimestri.
Nonostante la forte domanda da parte degli investitori privati, le banche centrali hanno rallentato i loro acquisti di lingotti, con un calo del 49% annuo a 186 tonnellate, il livello trimestrale più basso degli ultimi due anni. I prezzi elevati hanno influenzato le strategie delle banche centrali, spingendole a ridurre gli acquisti.
Anche la domanda di gioielli, che rappresenta il 40% del mercato globale dell'oro, ha subito un calo del 12% nel trimestre rispetto all'anno precedente, nonostante la forte domanda dal mercato indiano.
Il boom dell'AI ha sostenuto la domanda di oro sul fronte tecnologico, con richieste per 83 tonnellate (+7%). La crescente adozione dell'AI richiede materiali come l'oro per la produzione di componenti elettronici.