Versione stampabile dell'articolo del magazine del 16/04/2014 | Link alla versione sfogliabile


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Non calera' l'appetito per il rischio, ma sara' piu' selettivo

Villani (Vontobel): Il calo degli spread e un possibile rialzo dei tassi di interesse potrebbero poterare a prese di profitto su alcune asset class

Un buon andamento dei mercati per il primo semestre potrebbe esser seguito da una seconda parte dell’anno alla luce di una aumentata cautela da parte delgi investitori. E’ l’opinione di Matteo Villani, Managing Director, Head of Sales & Relationship Management Italy di Vontobel.

Come stanno andando questi primi mesi del 2014 e su quali mercati puntate maggiormente?

“Il 2014 è iniziato abbastanza bene, con un mese di gennaio particolare con la paura degli investitori per l’evoluzione dei mercati”, risponde Villani. “Febbraio è stato invece un mese molto positivo. Vediamo che c’è ancora molto interesse sulla componente equity. Contrariamente ad altri competitor, noi abbiamo delle buone sottoscrizioni sui comparti azionari globali. E’ ancora abbastanza debole l’intesse per gli Emerging Market, mentre notiamo che continua l’interesse su tutta l’area credito e sulla componente obbligazionaria, sia con medio livello di rating, sia sulla compenente speculativa degli High Yeld.
Inoltre, abbiamo rilevato molto interesse sulla componente flessibile e anche noi ci stiamo attrezzando per allargare o rinnovare l’offerta di alcuni comparti che avevamo, e possono essere categorizzati in questa area, come per esempio il Vontonel Target Return. I nostri cavalli di battaglia comunque rimangono Global Equity, Emerging Market, US Equity Mid e High Yeld”.

E come vedete il secondo semestre?

“Sarà particolare. Perchè dovremo vedere se il restringimento obbligazionario degli spread avrà qualche impatto notevole sulla tensione, mentre probabilmente potrebbe esserci anche un rialzo dei tassi di interesse. Questo provocherà una maggiore cautela da parte degli investitori. Ci possiamo aspettare delle prese di profitto su alcune asset class che hanno corso molto e i cui margini sono ristretti. Secondo noi rimarrà comunque “l’appetito” per il rischio su altre asset class. Alla fine, pensiamo, potremmo assistere ad un deflusso dai prodotti più flessibili e bilanciati verso asset class precise”, conclude Villani.