Magazine di Dicembre2011

Mork & Mindy
e la stamperia segreta

Mork viene dal pianeta Ork e Mindy cerca di spiegargli come funziona la vita sulla terra. Una rubrica di Gian Luca Bocchi

MORK: L'altra sera ho partecipato ad una bellissima cena al Dulcis in Fundo dove sono intervenuti un filosofo, un analista ed un giornalista. Il mio vicino di posto a tavola mi ha detto che la Germania avrebbe già iniziato a stampare marchi di nascosto ...Ma può essere vero ?

MINDY: Questa volta i tuoi amici potrebbero anche avere detto il vero, nel senso che già da molti mesi circola la voce che le autorità monetarie e politiche tedesche abbiano intravisto una possibile via d'uscita alla attuale situazione nel ritorno al Marco o ad un Euro di serie A ed uno di serie B. La differenza è che in questo caso la notizia è stata ripresa da fonti autorevoli tra cui il sito della Borsa Italiana, accreditandola di più di quanto non fosse successo nei mesi passati.

MORK: Ma secondo te è possibile? Può essere vero?

MINDY: Distinguiamo bene i due momenti: la notizia in sé ed il suo significato. I bene informati hanno indicato addirittura la sede fisica della stamperia: sarebbe in Svizzera, vicino a Zurigo. Per mia natura tendo a dare poco credito a questi aspetti più adatti ad un libro giallo che utili ad amministrare il nostro risparmio. Molto più interessante è riflettere sul suo significato. E' almeno un anno e mezzo che nei nostri discorsi ipotizziamo che a queste condizioni l'Euro avrebbe avuto poco futuro. Si è deciso a suo tempo di dare queste priorità, offrendo ai Paesi più deboli dell'area la possibilità di finanziarsi a tassi molti contenuti in cambio della rinuncia alle politiche di svalutazioni competitive che reggevano, molto spesso, la loro crescita. Nel momento in cui gli spread sono tornati a riflettere le condizioni di rischio pre- Euro questi paesi si trovano, di fatto, prigionieri, non potendo svalutare e non avendo più la loro sovranità monetaria, ovvero la possibilità di decidere della loro moneta, potere demandato alla Banca Centrale Europea.

MORK: Ma quindi Italia, Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda, sono più vittime o causa di questa situazione ?


MINDY: Per risponderti si dovrebbe forse scrivere un libro, un libro così panciuto da ricordarmi quei "mattoni" russi o francesi che ti propinano certi professori di liceo. Molto sinteticamente, direi che in prima battuta sono causa di questa situazione grazie ai propri amministratori, ai propri politici che hanno letteralmente dilapidato il grande vantaggio avuto dall'ingresso nell'Euro in termini di costo del finanziamento del proprio debito pubblico, grazie a mancanza di riforme, mancanza di politiche industriali, corruzione, populismo, mancanza di opere pubbliche infrastrutturali, crescente evasione fiscale, ecc., ecc. . Ma approfondendo il discorso potremmo anche considerarle vittime, se vogliamo, di un ritorno alla realtà perchè condizionate dai tagli necessari per recuperare credibilità che non consentiranno, nuovamente, di destinare risorse alla crescita. In momenti come questi, bisognerebbe certamente snellire certe voci di costo non più sostenibili e tagliare le spese inutili, gli sprechi, ma anche agire anche sulla Spesa Pubblica per rilanciare l'economia! Purtroppo però le casse sono vuote e non ci si riesce a rifinanziare se non a tassi ormai decisamente onerosi, che riflettono la sfiducia dei mercati finanziari nei nostri confronti, tassi che a loro volta viziosamente ci impediscono di intraprendere un sentiero di rilancio. Al tutto possiamo poi aggiungere l'annoso problema delle grandi banche d'affari e del "colonialismo finanziario" connesso al loro operato. Ormai, caro Mork, solo raramente si ricorre alle armi per conquistare un Paese. Si mandano un po' di "consulenti" a "dare una mano" alla locale amministrazione pubblica, li si aiuta a costruire un bilancio gonfiato e poi li si mette in ginocchio, vendedone i titoli di stato, come del resto sembra sia successo alla stessa Grecia i cui numeri dei conti pubblici pare siano stati "truccati" grazie ai tecnicissimi pareri offerti da Goldman Sachs. E' la vecchia politica americana operata per decenni in Centro e Sud America, dove alla fine prendeva sempre il potere un dittatore o un politico gradito. Nel tempo sono diventati ancora più abili ed impuniti. Ora pare che i dittatori non siano più di moda e siano stati sostituiti dai banchieri. Con le "casuali" coincidenze che descrive l'articolo dell'Indipendent "What price of the new democracy? Goldman Sachs conquers Europe" http://www.independent.co.uk/news/business/analysis-and-features/what-price-the-new-democracy-goldman-sachs-conquers-europe-6264091.html .

MORK: Ma quindi comunque vada non si salverà nessuno ?

MINDY: Dopo quattro anni di crisi ormai siamo abbastanza certi che il problema non è più l'illiquidità ma l'insolvenza. Se non ti ricordi almeno in un paio di occasioni ci siamo qui occupati della questione Grecia (nel maggio 2010 e nel maggio 2011): pensare di poter affrontare i debiti contraendone di nuovi non solo non credo possa essere la strada giusta, ma mi ricorda tanto lo schema alla Ponzi, quello adottato da certe storiche truffe finanziarie alla Madoff, nelle quali i nuovi clienti di fatto pagano i rendimenti ai primi. Alla fine tutti questi debiti andranno onorati o persi; procrastinare la pendenza all'infinito non è possibile. Di fatto è continuamente solo un rinvio e senza una soluzione strutturale vivremo i prossimi mesi ed i prossimi anni subendo continuamente questo clima di incertezza. Per farti un esempio, pare che la ricchezza degli italiani sia cinque volte l'ammontare del debito pubblico. Basterebbe andare a prendere una parte delle risorse soprattutto a chi ne ha approfittato in questi anni per arricchirsi illegalmente e in maniera fraudolenta. Non è facile? Ma se una soluzione semplice non viene perseguita forse o non è così semplice, o manca la volontà politica per metterla in pratica, o forse gli interessi sono altri ...

MORK: E l'Euro che fine farà ?

MINDY: Come saprai l'uscita dalla moneta unica non è tecnicamente prevista per cui occorrerà nella migliore delle ipotesi legiferare e modificare i trattati esistenti. Nella pratica, la mole di difficoltà di questo sentiero sono enormi, ma passo dopo passo vanno affrontate. A mio personale parere non credo che l'Euro di oggi possa trasformarsi in due sotto - Euro ( Euro A per s e Euro B) domani: mi sembra più probabile che se il progetto non ha funzionato si programmi la sua estinzione (il meno traumatica possibile) con un ritorno alle monete nazionali.





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Articolo pubblicato nel Magazine di Dicembre2011