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_Novembre2012

idee

Mork e Mindy e l'altra Cina

Mork viene dal pianeta Ork e Mindy cerca di spiegargli come funziona la vita sulla terra. Una rubrica di Gian Luca Bocchi

Mork: Ciao Mindy, oggi voglio proprio prendermi una rivincita. Visto che vengo da Ork te lo debbo proprio dire: non ti sei accorta ma in questi tre mesi abbiamo assistito ad un rialzo “spaziale” di tutte le attività a rischio: azioni, obbligazioni corporate, titoli di stato dei paesi Europeriferici. Manca solo la borsa greca!

Mindy: Accorta, me ne sono accorta. Anche se, pensando alle motivazioni che hanno supportato questa ventata di positività, e riprendendo il tuo concetto, mi è venuto più alla mente il film parodia di Mel Brooks, “Balle spaziali”. Non so se sia stato proiettato anche su Ork, ma qui da noi ebbe molto meno successo di quello in onda sotto la regia dei vari governatori delle banche centrali.

Mork. Ho letto di recente il Cigno nero, il complicato libro di Taleb. Pur non condividendolo interamente, ho trovato calzanti molti esempi che lui fa. Uno in particolare lo ritengo adatto a te. Il “cigno nero” non è solo un evento isolato ed inaspettato ma può essere anche un evento inaspettato che si vuole che accada a tutti i costi.

Nel libro il Deserto dei Tartari, il protagonista, Drogo, è a capo della Fortezza Bastiani che protegge il suo Paese da un temuto attacco dei Tartari. Passa tutta la sua esistenza ad attendere i Tartari, e questa sua attesa diventa una sua ossessione.... Ma i Tartari non arrivano. Infine, si ammala e mentre sta per morire, in una locanda, lontano dalla Fortezza, avviene l’attacco dei Tartari... E lui se lo perde.

Mindy: Mi fa piacere che tu abbia cercato di approfondire l’argomento. Ma trovo l’esempio inadatto. Innanzitutto, non credo che questo fosse il messaggio originario, quello che voleva trasmettere Buzzati. Poi io credo di fare un\'analisi della situazione concreta: non cito fantasmi a caso, o maledizioni voodoo, o fantomatici invasori (come Drogo). Drogo consapevolmente dedica la propria vita ad una minaccia palesemente inesistente. La fortezza è abbandonata, ma lui vuole dare uno scopo alla sua vita e lo trova nella sua presenza nella fortezza. Io non sono una catastrofista, semplicemente studio numeri e tendenze che purtroppo parlano da soli. Il messaggio sullo stato del debito e dell\'economia è sconfortante, e se tu sapessi leggere i numeri arriveresti alle stesse conclusioni.

Mi spiace, caro Mork, ma purtroppo il tempo mi darà ragione.

Mork: Per ora il tempo ti ha dato torto…

Mindy: Comprendo benissimo il tuo punto di vista. Caro Mork, è dal dicembre del 2005 che sostengo le stesse cose. Non mi pare di aver avuto torto, non mi pare di essermi persa queste grandi occasioni ad essere rimasta fuori da questa bolgia. Non mi pare che essere uscita dai mercati azionari quando, per esempio, la nostra borsa valeva come indice tra 36.000 e 41.000 sia stata una cattiva idea. Oggi facciamo fatica a conservare un livello di 16.000 punti. Però capisco che ognuno di noi vuole guardare il suo pezzettino di storia: l’ultimo giorno, l’ultimo mese, l’ultimo trimestre, l’ultimo anno, a seconda di quando se ne è interessato. E forse l’obiettivo ultimo è proprio questo, distrarci, non farci cogliere la situazione nel suo complesso.

Mork: Vai avanti per favore. Fammi qualche esempio.

Mindy: Guarda ti farò un esempio quasi divertente, sperando di risultare semplice. Come saprai presto o tardi assisteremo ad un passaggio del testimone nell’ambito della leadership economica mondiale da Stati Uniti a Cina.

E come immaginerai anche in Cina esiste la possibilità di investire sui mercati azionari. Ma pochi sanno che la gran parte delle aziende quotate non è acquistabile dagli investitori esteri, anche dopo il passaggio di Hong Kong, datato ormai primo luglio 1997.

Mork: Continua… Non riesco a capre dove mi stai portando.

Mindy: Per essere sintetica ti dirò che in Cina esistono due grandi listini. Il primo è quello di Hong Kong che, come ex colonia britannica era già una grande piazza finanziaria ed è aperto anche agli investitori internazionali ed annovera una trentina di aziende principali (33 per la precisione), più un’altra quindicina (16 per l’esattezza). In totale quindi ci aggiriamo sulla cinquantina di titoli. Il secondo invece è il listino di Shanghai. Quest’ultimo è quasi esclusivamente rivolto alla domanda interna: per darti un’idea dei numeri sappi che delle 993 aziende quotate su questo listino, solo 53, quelle di classe B, sono acquistabili dagli stranieri.

Mork: Cioè? Mi vorresti dire che l’intera economia cinese a disposizione degli investitori esteri è rappresentata solo dalle 53 aziende dello Shanghai Composite Index? O dalle 33 aziende (al massimo 49) che compongo l’Hang Seng? Ma come è possibile? Allora vuol dire che quando acquistiamo un prodotto finanziario che dice di investire in Cina, in realtà esso ne rappresenta solo un piccolo spaccato.


E chissà quanta domanda per così poca offerta…

Mindy: Ti faccio i complimenti Mork. Bingo! E potrebbe non essere finita qui. Partiamo osservando il comportamento dei due indici cinesi, lo Shanghai Composite Index e l’Hang Seng dall’inizio di ottobre 2011 al 31 ottobre di quest’anno (Tabella 1). Non noti nulla? Lo Shanghai Composite è quello giallo. Da dicembre le banche centrali inondano di liquidità il sistema finanziario mondiale e vai, l’Hang Seng parte a missile, mentre lo Shanghai Composite, probabilmente vero paniere rappresentativo dell’economia cinese, ne riflette decisamente i fondamentali. Ma non è finita qui. Proviamo a guardare l’Hang Seng, indice della borsa di Hong Kong, paniere di molti servizi di investimento mondiali che investono in Cina, e lo Standard & Poor’s 500, maggior indice della borsa americana, sempre per lo stesso arco (Tabella 2) Facciamo ora un giochino. Indovina quale è l’uno e quale è l’altro?

Mork: E’ pazzesco! Quindi chi acquista la Cina in realtà è come se stesse comperando Wall Street in base a questo indice.


Ma come mai?

(Per un'analisi, clicca sul link per vedere la correlazione http://www.jcinvestimenti.it/un-mondo-sempre-piu--correlato_sn_15137.html )

 

Mindy: Sinceramente non lo so. Ipotizzo che l’effetto liquidità immessa nel sistema si sia genericamente propagato a molti listini anche internazionali (penalizzando l’economia reale). Parallelamente, guardando allo Shanghai Composite Index che probabilmente non è stato “drogato” da questa liquidità posso pensare che ci dia un’idea di cosa sarebbe successo ai mercati azionari se avessero dovuto o potuto riflettere il reale stato dell’economia. O forse ci da già l’idea di quello che potrebbe succedere qualora si interrompesse questo flusso di denaro.

Mork: Altro che deserto dei Tartari!!!

Mindy: Guarda Mork, speravo con i miei scritti di essere utile, di salvarti dai rischi finanziari di questa situazione.


Mi rendo conto che tutti i nostri dialoghi saranno serviti poco e rimarranno solo quale testimonianza storica. Noi c’eravamo ed avevamo capito.


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