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_Marzo2013

economia

2013 anno europeo del risparmio ma italiani meno agiati d’Europa

Ricerca Internazionale ING: La gestione della finanza personale sarà una priorità degli europei. Gli italiani si percepiscono ultimi per comfort finanziario

Stando ai buoni propositi degli europei, il 2013 sarà l’”anno del risparmio”: il 34% ha infatti degli obiettivi finanziari, come risparmiare di più, ridurre il proprio debito e gestire meglio le proprie risorse economiche. Il risparmio inteso come gestione della finanza personale si appresta ad essere quindi in tutta Europa una delle priorità-chiave per l’anno appena iniziato.
In questo contesto la situazione economica degli italiani non è delle più rosee: pur avendo buoni propositi di risparmio nel 39% dei casi, è un 25% ha dichiarare uno status di comfort finanziario.
Una percentuale in realtà raddoppiata rispetto al 12% del 2011, ma che per il secondo anno conferma gli italiani come i meno agiati d’Europa e li colloca ultimi in una classifica capeggiata invece dai soddisfattissimi lussemburghesi (51% contenti delle proprie entrate), seguiti da olandesi e polacchi. E’ quanto emerge dall’ultima Indagine Internazionale ING sul Risparmio condotta in 14 Paesi su un campione di circa 14.000 risparmiatori.
Vediamo qualche cifra per capire come se la caverebbero gli italiani in caso di imprevisti di carattere economico.

In caso di una drastica riduzione delle proprie entrate, come ad esempio la perdita dello stipendio di uno dei componenti famigliari, il 45% degli italiani avrebbe risparmi a sufficienza per andare avanti circa tre mesi. Un risultato più basso rispetto alla media europea (49%), in una classifica secondo cui i più agiati risultano gli slovacchi (il 66% avrebbe abbastanza risparmi per tre mesi), seguiti da austriaci (63%) e lussemburghesi (61%).
In caso di spese improvvise e inattese, ad esempio un guasto dell’automobile o una riparazione domestica, ad avere una disponibilità immediata di oltre 1.500 Euro è il 27% degli italiani, mentre il 10% accede a cifre leggermente minori, comprese tra 1.000 e 1.500. Si tratta di valori leggermente inferiori alla media europea, che vede il 31% in grado di accedere a oltre 1.500 euro e l’8% tra i 1000 e i 1500. I Paesi dove la disponibilità immediata è maggiore sono Lussemburgo (il 59% ha oltre 1500 euro) e Olanda (57%).
Nonostante la disponibilità di liquidità sia sostanzialmente in linea con lo scorso anno, oltre la metà (52%) degli italiani dichiara che la propria capacità di risparmio è peggiorata rispetto all’anno scorso (rispetto al 33% della media europea) e il 26% afferma di non avere risparmi da parte.


Colpevoli di questo deterioramento delle finanze sono, secondo gli intervistati, l’aumento dei prezzi (69%) e la perdita o riduzione del lavoro, subite nel 2012 dal 47% degli intervistati, contro il 19% dell’anno precedente.


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