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_Febbraio2014

idee

Mork & Mindy e il ritorno dei Ricchi e Poveri

Mork viene dal pianeta Ork e Mindy cerca di spiegargli come funziona la vita sulla terra. Una rubrica di Gian Luca Bocchi

Mork: Ciao Mindy, sono emozionato: non credevo che il mio gruppo preferito avesse ancora così tanti ammiratori. Stamattina infatti, mentre chattavo su Facebook, sono stato inondato di messaggi che mi hanno messo di buon umore perché finalmente sono tornati i Ricchi e Poveri. Sto disperatamente cercando di reperire dove si esibiranno perché voglio assolutamente andare al concerto: non vedo l\'ora di scatenarmi al loro fantastico ritmo. Sai che sono famosi anche su Ork?

Mindy: Mah! Veramente non ne sapevo nulla. So che l\'estate scorsa sono stati a Rapallo e anche a Udine, ma di un evento imminente in programma non ne sono a conoscenza... A meno che, come al solito, tu non abbia fatto confusione e che i messaggi e gli scritti che ti sono stati inviati non si riferissero al tuo gruppo musicale preferito (e che ha venduto 20 milioni di dischi) ma piuttosto alle crescenti disparità tra i ricchi e i poveri del mondo...

Mork: Tu dici che per l\'ennesima volta ho frainteso il senso dei messaggi? Beh, ma comunque deve essere argomento di grande interesse e dibattito, vista la quantità di segnalazioni che mi sono arrivate. Dimmi dunque qualcosa Mindy: gente molto ricca e gente povera per il mondo c\'è ne è sempre stata o stavolta è diverso?

Mindy: Purtroppo in parte è effettivamente come dici tu: di poveri è saturo l\'intero pianeta e di ricchissimissimi invece si farebbe volentieri a meno, se questo significasse redistribuzione della ricchezza.

Proprio in questi giorni è uscito l\'ultimo rapporto mondiale di Oxfam (un\'organizzazione internazionale che lavora per attuare uno sviluppo sostenibile e sostiene la fasce più disagiate della popolazione), che evidenzia un quadro allarmante. Già il titolo è evocativo delle conclusioni: "Working for the few", cioè lavorare per (i) pochi. La fotografia della distribuzione della ricchezza mondiale appare drammatica non solo per le evidenze che poi ti dirò, ma perché la tendenza è ancora in atto. Le disparità vanno aumentando in quasi tutti i paesi osservati e questo trend non sembra destinato ad invertirsi.

Mork: Cosa significa che le differenze si sono acuite? Ma non ci hanno sempre detto che il libero mercato e l\'assenza dello stato avrebbero portato tutti ad essere più benestanti?

Mindy: Mio caro Mork, questa è pura propaganda. All\'inizio sarà certamente stato un veicolo di maggior benessere ma le cose negli ultimi trent\'anni sono profondamente cambiate. Basta leggere i numeri per zittire il più eloquente degli oratori. Lo stesso Cicerone nulla potrebbe argomentare contro lo sterminio delle cifre. Te ne elenco qualcuna che ho reperito all\'interno del rapporto:
1) la metà della ricchezza mondiale è detenuta dall\'1% della popolazione mondiale;
2) le 85 persone più ricche del pianeta hanno un patrimonio complessivo pari a quello detenuto complessivamente dai 3,5 miliardi e mezzo delle persone più povere;
3) il 70% della popolazione vive in Paesi in cui negli ultimi 30 anni le differenze si sono acuite; infatti sempre quell\'1% di persone più facoltose ha ulteriormente accresciuto la propria ricchezza in 24 su 26 Paesi esaminati secondo in dati in loro possesso dal 1980 ad oggi.


E potrei anche continuare a rischio di farti venire la pelle d\'oca, se già non ti è successo. Ma una volta detto questo e come soleva dire la mamma di una mia giovane ex-collega: "Se i numeri non ti parlano, figliola mia, avrai vita dura!".

Mork: Continua pure …

Mindy: Ma facciamo un passo avanti caro Mork. L\'accumulo di ricchezze da parte dei più benestanti avviene a discapito dei meno abbienti, fa crescere le disuguaglianze e pone a rischio, nel lungo termine, la stessa capacità evolutiva dell\'uomo. Portando il ragionamento all\'estremo, possiamo dire infatti che sempre meno "talenti" avranno accesso ad istruzione e posti di lavoro adeguati, centinaia di milioni di bambini e ragazzi che combatteranno per sopravvivere o al massimo per vivacchiare, che non potranno permettersi studi e occupazioni a loro adeguati e non contribuiranno dunque allo sviluppo delle conoscenze condivise. Per non parlare dello sviluppo puramente economico per il quale la redistribuzione della capacità di spesa è condizione assolutamente prioritaria.

Mork: Ma la situazione è agghiacciante: e la politica non fa niente?

Mindy: Quello che fa la politica puoi vederlo da te.


Stendendo un velo pietoso sulle vicende nostrane, possiamo anche ragionare a livello planetario e verificare che, in presenza di elite finanziarie sempre più potenti, si verifica una progressiva erosione dell\'esercizio della democrazia, che viene spacciata come tale, ma in realtà piegata al volere dei ricchissimi che possono fortemente influenzare le decisioni e le leggi che poi vengono fatte approvare. Pressoché ovunque le grandi corporation riescono ad evitare tassazioni adeguate, sanzioni o prelievi fiscali che sarebbero utilizzati anche per combattere le ineguaglianze. Detto questo, quindi, non ti sorprenderà sapere che dal 1970 ad oggi, in 29 Paesi su 30 considerati, la tassazione per i più ricchi é pure diminuita! Non credo di poter dire lo stesso per noi, caro Mork: semmai vale esattamente il contrario. Con lo spettro del comunismo, che nulla ha a che fare con le pari opportunità, tutti i pensatori critici vengono zittiti e noi, 95% o 99% della popolazione mondiale, continuiamo a subire.

Mork: Mindy ma che cosa possiamo fare?

Mindy: Direi che anche se può non sembrare molto, potremmo partire dal messaggio di Oxfam Italia e The Circle: "Indignatevi, commuovetevi, arrabbiatevi, ma soprattutto siate parte anche voi della soluzione".


Leggiamo, informiamoci, capiamo, protestiamo (pacificamente), agiamo, votiamo: si tratta della nostra vita e di quella dei nostri figli. E chi lo sa se il prossimo anno il concerto benefico per la raccolta dei fondi organizzato da Oxfam in Italia, dopo aver avuto cantanti del calibro di Annie Lennox, Elisa, Fatoumata Diawara e Patty Smith, non abbia anche un posto per i Ricchi e Poveri. :))




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