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_Febbraio2014

economia

Gli alberi crescono, ma non fioriscono

Woehrmann (DeAWM): Nel complesso ci aspettiamo un solido anno per i mercati finanziari. Prevediamo aumenti modesti sui mercati, anche se non così significativi come nel 2013, e una volatilità superiore

Dal punto di vista degli esperti di Deutsche Asset & Wealth Management (DeAWM) l\'economia globale è avviata su una strada promettente. Il 2014 ha le caratteristiche per essere un anno solido per gli investitori nei mercati finanziari internazionali. "Gli alberi crescono, ma non fioriscono", ha detto il Co-Responsabile investimenti e membro del Consiglio di Deutsche Asset & Wealth Management Investment, Asoka Woehrmann alla conferenza stampa sull’outlook di mercato a Francoforte. L\'anno scorso il paziente Europa era stato dimesso dalla terapia intensiva e ora è finalmente sulla via della guarigione. Il Pil dell’Eurozona dovrebbe crescere dello 0,7% nel 2014 proprio grazie alla ripresa economica del Sud Europa, secondo Woehrmann.
La crescita economica globale del prossimo anno dovrebbe essere generata soprattutto nelle economie sviluppate, innanzitutto dagli USA. Scongiurato un altro shutdown, dovrebbe essere attuabile una crescita moderata. Il Giappone svolgerà un ruolo più significativo rispetto agli anni precedenti: si trova di fronte alle riforme strutturali della terza fase dell’Abenomics e nella battaglia contro la deflazione.

Con una crescita del 7,5%, la Cina continuerà a fornire un impulso positivo per la crescita globale.
“Nel complesso, prosegue Woehrmann, ci aspettiamo un solido anno per i mercati finanziari. Prevediamo aumenti modesti sui mercati, anche se non così significativi come nel 2013, e una volatilità superiore. Siamo in una trappola dei rendimenti. In questi tempi di bassi tassi di interesse e di repressione finanziaria, un investitore deve ricordarsi di correre dei rischi aggiuntivi. Non prevedo una bolla, né per le azioni tedesche né per il mercato immobiliare”. DeAWM raccomanda per il prossimo anno agli investitori di concentrarsi sulle azioni.
La Banca Centrale Europea (BCE) continuerà la sua politica di bassi tassi di interesse. "La Bce giocherà un ruolo fondamentale il prossimo anno. Nel 2014 non vedremo una politica monetaria restrittiva, ma piuttosto il consolidamento nel settore bancario, qualcosa che negli Stati Uniti si è già concluso con la liquidazione di più di 450 istituzioni finanziarie. L’“Unione bancaria” potrebbe essere uno dei potenziali fattori scatenanti per la volatilità in Europa.

Ci aspettiamo una bassa inflazione, mentre non vi è alcun pericolo di deflazione", ha puntualizzato Woehrmann. Durante il primo trimestre, la Fed probabilmente inizierà ancora una volta una politica monetaria più restrittiva. I banchieri centrali ricorreranno al cosiddetto tapering per ridurre i livelli dei loro acquisti di obbligazioni. Dopo un periodo di volatilità, i mercati dovrebbero entrare in una fase più tranquilla durante la seconda metà dell\'anno e di questo beneficeranno i mercati emergenti. Tuttavia, gli aumenti dei tassi di interesse non saranno probabilmente di nuovo all\'ordine del giorno negli Stati Uniti fino al 2015.
Tutto questo non rende più semplice la situazione del mercato obbligazionario. I titoli di Stato del G4, ovvero quelli emessi da Germania, USA, Gran Bretagna e Giappone, continueranno a offrire rendimenti molto bassi, che in alcuni casi saranno nominalmente positivi, ma negativi in termini reali. I tassi di interesse a zero prevarranno nei mercati monetari per circa altri due anni.
"Nel prossimo anno quattro punti saranno decisivi per garantire il successo degli investimenti sul mercato obbligazionario: Rotazione – ovvero un avvicendamento di classi di attività – una selezione precisa di obbligazioni, buon tempismo e un occhio alla liquidità.


In altre parole, una gestione obbligazionaria attiva", ha dichiarato Stefan Kreuzkamp, Co-Responsabile Reddito Fisso EMEA (Europa, Medio Oriente, Africa).
Differenziare gli investimenti sarà di notevole importanza nel 2014 per tutte le classi di attività, come le obbligazioni societarie, che sono ben posizionate per il loro premio dei tassi di interesse. I titoli di Stato e le obbligazioni societarie dei Paesi periferici offrono inoltre un premio interesse rispetto ai titoli dei Paesi core. Le operazioni di Carry – che traggono vantaggio dalla normalizzazione degli spread dei tassi di interesse – continuano a essere una strategia interessante nell\'Eurozona. È necessaria un’analisi sofisticata dei mercati emergenti, la scelta del Paese è di grande importanza.
Henning Gebhardt, Responsabile azionario EMEA, è molto positivo sui mercati azionari: "Nel 2012 e 2013 i mercati azionari erano dominati dall‘avversione al rischio e dalla normalizzazione. Nel 2014 lo scenario dovrebbe essere mutato, quando i profitti delle imprese diverranno il principale driver dei mercati azionari.


E questo fornirà un ulteriore impulso ai mercati azionari nei prossimi dodici mesi".
Il fatto che molti investitori continuino a sottopesare le azioni nei loro portafogli sosterrà anche continui aumenti dei prezzi. Nella maggior parte dei mercati azionari, i rendimenti fino al 15% dovrebbero essere realizzabili.
"Non c\'è modo di fare a meno delle azioni europee nel 2014", secondo Gebhardt. In termini storici, i prezzi dei titoli azionari europei sono ancora molto attraenti - nonostante i recenti record del Dax, ad esempio. Inoltre, gli investitori dovrebbero prendere in considerazione i settori sensibili al ciclo economico e di conseguenza sovrappesare le azioni dei beni di consumo ciclici, dei settori industriali e di servizi finanziari. Allo stesso modo, le Small Cap dovrebbero trarre dalla crescita economica un vantaggio più che proporzionale e, quindi, dovrebbero sovraperformare le Large Cap. Gli investitori farebbero bene a sottopesare quei titoli delle utility e dei settori dei consumi desposti a variazioni dei tassi di interesse.



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