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_Febbraio2013

idee

La musica: grande risorsa per i giovani, e per tutti

Bonferroni: i casi Fondazione De Andrè e Ca’ Bianca sono esemplificativi di come il connubio con la musica possa mettere in evidenza la propensione relazionale e umana di un’impresa

Dopo aver per dieci mesi in questa rubrica analizzato la propensione alla human satisfaction da parte di molte note imprese, ho pensato che un connubio imprese-musica possa mettere in evidenza sia la propensione relazionale e umana di un’impresa, sia la capacità di locali e istituzioni a soddisfare tale necessità. La musica è infatti una grande risorsa a ogni età, e in particolare per i bambini e i ragazzi può veramente rappresentare un modello e un metodo preventivo, contro le facili emozioni. Iniziamo il nostro viaggio partendo da due imprese, agenti in campi diversi ma comunque orientate totalmente o in larga parte allo sviluppo della musica.
La Human Satisfaction

Le esigenze che un’impresa e i suoi brand devono soddisfare, per svilupparsi.
Nell’area emotiva: necessità di forma, simpatia, sintesi, fiducia, apprezzamento, realizzazione, attrazione, relazione.
Nell’area razionale: necessità d’informazione, dialogo, economicità, sicurezza, praticità, utilità, assistenza, valore.
Nell’area etica: attenzione al prossimo, stima, onestà, eco-compatibilità.


Il caso Fondazione De Andrè
www.fondazionedeandre.it

Si tratta di una ONLUS costituita dalla “Fondazione Fabrizio De André”, con sede legale a Genova in Via G. D’Annunzio 1 e Sede Direttiva a Milano Via Morozzo della Rocca 9. La Fondazione opera su tutto il territorio nazionale anche a mezzo di sedi locali per lo sviluppo delle attività. La Fondazione, di cultura poetica e musicale, non ha scopo di lucro. Essa si propone:
- di consentire, agevolare e promuovere la consultazione e lo studio delle opere, dei documenti, manoscritti, che saranno donati dagli eredi di Fabrizio De André, e che saranno catalogati ed ordinati secondo opportuni criteri;
- di diffondere la conoscenza del pensiero, dell’opera e della vita di Fabrizio De André;
- promuovere attività di elevazione civile e culturale, iniziative atte a tutelare e continuare l’opera di ricerca musicale e poetica, caratteristiche dell’opera e della vita di Fabrizio De André;
- di favorire la riqualificazione, sviluppo e conoscenza del Centro Storico di Genova in particolare, e di altre realtà mediterranee, nel ricordo del cantautore genovese Fabrizio De André, anche stimolando e affiancando le Istituzioni preposte;
- di svolgere la proprie attività nei settori della promozione della cultura e dell’arte e della beneficenza a favore di persone svantaggiate a causa di condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali o familiari e ad Istituzioni che direttamente si occupano di persone che si trovano in condizioni di disagio sociale.


Per il proseguimento dei suoi scopi di promozione civile e di diffusione della conoscenza, la Fondazione:
- svolge attività di studio, di promozione, di intervento, sia direttamente, sia organizzando o favorendo riunioni, convegni, seminari, mostre, iniziative artistiche e manifestazioni culturali e musicali in Italia e all’estero, ed ogni altra iniziativa rispondente alle finalità istituzionali, per la miglior conoscenza e la divulgazione dell’opera di Fabrizio De André, il tutto sia agendo direttamente che partecipando ad iniziative di terzi, o riconoscendone la legittimità, o anche concedendo sovvenzioni, premi o borse di studio;
- crea e gestisce archivi cartacei ed elettronici per la conservazione e consultazione delle opere di Fabrizio De André;
- cura, pubblica e gestisce siti in reti telematiche mondiali e internazionali ( attualmente internet), nazionali e locali, mediante utilizzo di elaboratori propri od altrui, per la divulgazione dell’opera di Fabrizio De André;
- compie ogni operazione di vigilanza per la tutela dell’immagine dell’opera artistica, civile e sociale di Fabrizio De André, vigilando su tutto ciò che viene realizzato con riferimento alla sua persona e alla sua opera;
- favorisce e promuove la concessione di contributi di spese anche di viaggio, a giovani artisti ed operatori, in genere nel campo della musica e dello spettacolo, per programmi di studio in Italia e all’estero, per partecipazioni a iniziative culturali e musicali, spettacoli, scuole, corsi di aggiornamento o di perfezionamento.



La Fondazione potrà inoltre, per promuovere e favorire la ricerca, organizzare corsi, seminari, conferenze, convegni e manifestazioni in genere, attinenti allo scopo sociale, sia nei locali a sua disposizione, sia presso associazioni e istituzioni aventi oggetto analogo, affine e connesso al proprio, o in luoghi messi a disposizione da privati, imprese, Università, enti pubblici o pubbliche autorità, utilizzando anche materiale didattico stampato e audiovisivo, approntato a cura della Fondazione stessa.
La Fondazione si mantiene costantemente disponibile ad una collaborazione diretta con Istituti culturali simili, con Conservatori di musica, scuole, associazioni, imprese pubbliche e private, enti pubblici, artisti, musicisti e singoli compositori privati, sia in Italia che all’estero.


In sintesi la tendenza della Fondazione De Andre’ alla Human Satisfaction

Area emotiva: necessità di forma, simpatia, sintesi, fiducia, apprezzamento, realizzazione, attrazione, relazione.
Queste necessità, che sono di tutti, saranno immediatamente soddisfatte, se avrete la fortuna come ho avuto io, di conoscere personalmente Dori Ghezzi, moglie di Fabrizio De André e lei stessa ottima artista.


Sa portare avanti con pazienza, volontà e coraggio la Fondazione, nella viva memoria del suo grande marito e compagno di avventure vitali e significative, compiute all’insegna dell’amore per il pubblico.
Area razionale: necessità d’informazione, dialogo, economicità, sicurezza, praticità, utilità, assistenza, valore.
Se avete letto lo statuto della Fondazione, non vi sono certo sfuggite le varie opportunità e progetti nei quali è coinvolta, come promotrice. Per chi si occupa di musica e coglie gli aspetti etici e valoriali di questa area umanamente essenziale, trova nella Fondazione, nata a Genova, un…porto sicuro.
Area etica: attenzione al prossimo, stima, onestà, eco-compatibilità.
Nello statuto è indicata una importante missione della Fondazione, che rivolge particolare attenzione, come è scritto, “nei settori della promozione della cultura e dell’arte e della beneficenza a favore di persone svantaggiate a causa di condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali o familiari e ad Istituzioni che direttamente si occupano di persone che si trovano in condizioni di disagio sociale”. E’ da sottolineare e promuovere questa idea concreta e nobilissima.



Il caso Ca’ Bianca
www.cabiancamilano.com


Circondato da un parco secolare, l\'albergo Ca’ Bianca Hotel Corte del Naviglio è un quattro stelle, che si distingue per i suoi ambienti dalla personalità ben precisa e l’efficienza dei servizi. La particolare attenzione agli arredi offre un’atmosfera accogliente e rilassante. Le camere silenziose si affacciano sul giardino interno, dove percorsi nel verde consentono di passeggiare e stare a contatto con la natura.
Il Ca’ Bianca Hotel Corte del Naviglio, uno dei pochi alberghi della città immerso nel verde, è ideale per chi viene a Milano sia per lavoro sia per piacere. La posizione del Cabianca Hotel a Milano, fuori dalla zona a pagamento Ecopass, è comoda per chi viaggia in auto o in moto che può essere lasciata nell’ampio posteggio: con il tram numero 2 - capolinea di fianco all’albergo - e con biglietti che si possono acquistare alla reception - si possono raggiungere tutti i punti interessanti di Milano. Il Ca’ Bianca si trova nei pressi di quell\'area della città manifatturiera (fabbriche di biciclette, acciaierie e ceramiche) di una volta, oggi cittadella della moda e del design (Superstudio di via Savona, Teatro Armani di via Bergognone, Fondazione Arnaldo Pomodoro di via Solari) e scenario del vivace Fuorisalone, con tutte le manifestazioni openair legate al Salone del Mobile.



La perfetta armonia tra antico e moderno, crea l’ambiente ideale per coniugare incontri d’affari, convegni, eventi, cerimonie, piacevoli soggiorni e cene a lume di candela. Antica villa, già residenza estiva del Marchese Barona nel XVII° secolo, Ca’ Bianca contempla un edificio storico, caratterizzato da una loggia, e una cascina completamente restaurata e ristrutturata: l’Hotel Corte del Naviglio, che ospita 51 camere dotate di ogni comfort, e quattro sale attrezzate con WiFi, per convegni, cerimonie, concerti ed eventi. Nel giardino delle piante secolari, un cavallo di bronzo, grandi sculture lignee di Pietro Arnoldi, che raffigurano musicisti jazz e ricordano la tradizione musicale del luogo, e un’antica fontana a due vasche, rendono più piacevole il soggiorno e la convivialità. Palcoscenico di artisti che hanno scritto pagine di storia del cabaret, del jazz e della musica d’autore, Ca’ Bianca tiene fede a una filosofia per la cultura divertente e intelligente.

In sintesi la tendenza alla Human Satisfaction di Ca’ Bianca

Area emotiva: necessità di forma, simpatia, sintesi, fiducia, apprezzamento, realizzazione, attrazione, relazione.



Già entrando nel parcheggio del Ca’ Bianca, si avverte come una “corrente” di novità e simpatia, ed una forte attrazione a scoprire gli interni, ma anche il giardino esterno con la sua arte e spirito di accoglienza. Entrando nelle varie zone, sia dell’Hotel che del Ristorante, oltre a quelle predisposte a vari livelli per gli eventi, capiterà anche a voi di avere come in un sogno la sensazione di essere in un altro pianeta: il pianeta della relazione umana stimolante l’intelligenza oltre che la fantasia.
Area razionale: necessità d’informazione, dialogo, economicità, sicurezza, praticità, utilità, assistenza, valore.
Realizzando con il proprietario del Ca’ Bianca e con il suo staff un qualunque tipo di progetto, resterete meravigliati come sia possibile raggiungere in breve tempo una sintesi fra creatività “su misura” e progetto di fattibilità. L’ingegner Roberto Gnaga, che ha rilevato da qualche tempo con i suoi soci la struttura, è imprenditore nelle TV satellitari, e sa come connettere Enti e strutture diverse con tutti i paesi del mondo. Questa sua capacità lo fa conoscere come “ingegnere creativo”, smentendo clamorosamente quello che diceva una madre dei suoi figli: “ho un figlio ingegnere e uno… normale”.



Area etica: attenzione al prossimo, stima, onestà, eco-compatibilità.
Se come giusto sia, s’intende per etica anche il rispetto per ogni singola persona-cliente, da considerare prima di tutto un essere umano completo, e non un “consumatore da spremere”, vi renderete conto conoscendo lo staff del Ca’ Bianca, come siano tutti orientati e formati in questa filosofia, divenuta così modello di un nuovo rapporto di business, e che in questa area é possibile percepire a ogni istante, dato che il servizio del Ca’ Bianca è misurabile proprio come processo di lavoro nelle sue diverse fasi, sia semplici sia complesse.
Provare… per credere.

Marzio Bonferroni 
marzio.bonferroni@gmail.com
http://it.wikipedia.org/wiki/Marzio_Bonferroni


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