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_Febbraio2013

economia

Per il Fondo Monetario Internazionale modesta crescita nel 2013

La crescita globale raggiungerà il 3,5% nel 2013, dal 3,2% nel 2012. Diminuiscono i rischi di crisi, anche se le possibilità di ribasso restano significative

La crescita globale si rafforzerà progressivamente nel 2013 poichè i vincoli sull\'attività economica iniziano ad allentarsi. Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale (FMI) in un aggiornamento del suo World Economic Outlook (WEO). Ma la ripresa sarà lenta, e l’FMI ha sottolineato che le politiche devono indirizzare al ribasso i rischi per sostenere la crescita.
Le azioni politiche hanno abbassato i rischi di gravi crisi nell\'area dell\'euro e negli Stati Uniti. In Giappone i piani di stimolo aiuteranno una crescita spinta nel breve termine, per tirare il paese fuori di una breve recessione. Politiche efficaci hanno anche contribuito a sostenere una ripresa o modesta crescita in alcuni mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo. E la ripresa negli Stati Uniti rimane sostanzialmente attiva. Per la crescita globale si prevede unrafforzamento al 3,5% per quest\'anno, dal 3,2% nel 2012, una revisione al ribasso di appena 0,1 punti percentuali rispetto al report WEO di ottobre 2012.
Se i rischi di crisi non si concretizzano e le condizioni finanziarie continuano a migliorare, la crescita globale potrebbe anche essere più forte del previsto, osserva il report.

Ma rischi al ribasso rimangono significativi, tra cui la stagnazione prolungata nell\'area dell\'euro ed eccessivo inasprimento fiscale a breve termine negli Stati Uniti.

Modesto miglioramento delle condizioni
Il rapporto osserva che le condizioni economiche sono leggermente migliorate nel terzo trimestre del 2012, grazie alla buona performance delle economie di mercato emergenti e degli Stati Uniti. Anche le condizioni finanziarie sono migliorate, il costo del denaro è diminuito per i Paesi della periferia dell\'area dell\'euro, e mercati azionari di tutto il mondo sono cresciuti. Ma l\'attività nella periferia della zona euro è ancora più morbida del previsto, e parte di questa debolezza si è riversata nei Paesi core dell\'euro. E il Giappone è entrato in recessione nella seconda metà dello scorso anno.

Previsioni sostanzialmente invariate, ad eccezione per l\'area dell\'euro
L\'FMI ha declassato la sua previsione a breve termine per l\'area dell\'euro, con la regione ora prevista in leggero calo nel 2013. Il rapporto osserva che, anche se azioni politiche hanno ridotto i rischi e migliorato le condizioni finanziarie per i governi e le banche nelle economie periferia, tutto ciò non si è ancora tradotto in migliori condizioni di finanziamento per il settore privato.

Proseguendo l\'incertezza circa la risoluzione definitiva della crisi finanziaria globale, nonostante i continui progressi nel campo delle riforme politiche, potrebbero anche ridursi le prospettive della regione.
L’FMI prevede una crescita del 2% negli Stati Uniti per quest\'anno, sostanzialmente invariata rispetto al rapporto WEO di ottobre. Un ambiente di sostegno ai mercati finanziari e l\'inversione di tendenza del mercato immobiliare sosterranno la crescita dei consumi. Le prospettive a breve termine per il Giappone rimangono invariate, nonostante questo paese stia scivolando in recessione, in quanto il pacchetto di stimolo e un ulteriore allentamento monetario favoreranno la crescita. Per i mercati emergenti e le economia in fase di sviluppo si prevede una crescita del 5,5% quest\'anno, in generale, come previsto nel WEO di ottobre.

Le politiche devono affrontare con urgenza i rischi
Il rapporto osserva che l\'area dell\'euro continua a rappresentare un grande rischio al ribasso per le prospettive globali. Mentre una crisi acuta è diventata meno probabile, "il rischio di stagnazione prolungata nell\'area dell\'euro aumenterebbe se la dinamica di riforme non fosse mantenuta", ha affermato l’Fmi.


Per scongiurare questo rischio, il report sottolinea, che i programmi di adeguamento da parte dei Paesi periferici devono proseguire, e devono essere supportati dalla realizzazione di "firewall" per prevenire il contagio, così come sono necessari ulteriori passi verso l’unione bancaria e l\'integrazione fiscale.
Per gli Stati Uniti, l’FMI ha sottolineato che "la priorità è quella di evitare un eccessivo consolidamento fiscale nel breve periodo, immediatamente alzare il tetto del debito, e concordare un credibile piano a medio termine di risanamento del bilancio, concentrato sul diritto e la riforma fiscale". La relazione ha inoltre sottolineato l\'importanza di una credibile strategia di bilancio a medio termine in Giappone. Senza di essa, il FMI ha avvertito che "il pacchetto di stimolo comporta rischi importanti. In particolare, una crescita indotta potrebbe rivelarsi di breve durata, e le prospettive del debito significativamente peggiori".
Per i mercati emergenti e in via di sviluppo, il report ha sottolineato la necessità di ricostruire una camera politica di manovra. Si rileva che "il ritmo adeguato di ricostruzione deve bilanciare i rischi al ribasso esterni contro i rischi di aumento degli squilibri interni".




Il commento di Olivier Blanchard, consigliere economico dell’FMI, in video qui
http://www.imf.org/external/mmedia/view.aspx?vid=2111332842001


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