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Settembre_2013

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Impiego smart della Business Intelligence: fondamentale per dare valore ai dati

Penovich (NTT DATA): L’analisi di grandi quantità eterogenee di dati e i collegamenti tra i vari flussi informativi costituiscono un potenziale enorme per le aziende

In alcuni casi, il mondo delle imprese può essere paragonato a quello del Far West: caratterizzato da parole d’ordine come “Business Intelligence” e “Big Data” e popolato da aziende impegnate a raccogliere diversi tipi d’informazioni con la speranza di trarne profitto. Ma, proprio come nella spasmodica ricerca di pepite d’oro, una raccolta speculativa delle informazioni non si traduce necessariamente in una storia di successo. Quindi, come si può capire se l’approccio adottato per raccogliere, analizzare e condividere il contenuto delle miniere di dati sia quello giusto?

L’obiettivo determina il metodo

Continuando con l’analogia con il Far West, prima di iniziare a scavare alla ricerca dell’oro, occorre accertarsi di essere nel posto giusto. Il che, tradotto in termini di business, significa che è necessario analizzare con occhio critico l’ambito di applicazione prima di iniziare a memorizzare ed elaborare i dati. Per questo le aziende dovrebbero indagare a fondo l’utilizzo ipotetico dei dati raccolti e gli effettivi vantaggi competitivi che ne derivano.

Una volta verificata, tramite questa fase preliminare, l’utilità dell’operazione anche in termini di costi, è possibile procedere con gli investimenti a favore di una soluzione appropriata.
Le aziende devono essere preparate al fatto che potrebbe essere necessario investire tempo ed energie nell’individuazione dei dati che portino valore nella messe di quelli disponibili. I dipartimenti IT, i gruppi di management e gli esperti, sono chiamati a unire le loro forze per individuare i casi dai quali, potenzialmente, è possibile trarre benefici in termini concreti. Mentre gli strumenti di Business Intelligence sono stati largamente testati ed utilizzati in questi ultimi anni, con i Big Data la vera sfida è quella di sviluppare e realizzare casi di successo.

Business Intelligence: mobile, agile e in tempo reale

Al giorno d’oggi, la maggior parte della aziende produce, raccoglie e memorizza automaticamente una mole ingente di dati, strutturati e non. Prima di concentrarsi sulle soluzioni di analisi dei Big Data, vale sicuramente la pena verificare se vi siano strumenti classici di BI in grado di svolgere l’analisi dei dati in modo migliore.

Le soluzioni di Business Intelligence esistono ormai da più di 20 anni, ma è solo negli ultimi anni è diventato comune il parlarne in modo avanzato. Le parole chiave in questo ambito sono: tempo reale, analisi in-memory, approcci agili e mobilità.

Gli utenti oggi, quando analizzano i dati, si aspettano l’effetto “alla Google”: ottenere risultati immediati mentre si digita. Grazie alla velocità, i sistemi in-memory vengono spesso usati come acceleratori delle soluzioni di BI esistenti: l’alta velocità raggiunta li rende particolarmente idonei per l’analisi dei dati, il data discovery e le attività di reporting altamente interattive.

Siate pronti!

Quando si raccolgono i dati aziendali per analizzarli, l’obiettivo dovrebbe essere definito sin dal principio. A seconda del tipo di dati e di analisi da effettuare, si sceglieranno le soluzioni opportune, ad esempio, la necessità di svolgimento di analisi il cui focus sia la rapidità di risposta sull’intero patrimonio informativo aziendale disponibile potrebbe rendere preferibile l’adozione di soluzioni in-memory.


Se il focus fosse legato alla individuazione in tempo-reale di specifici eventi che dovessero verificarsi nella operatività corrente, soluzioni di Complex Event Processing o della cosiddetta “Operational Intelligence” potrebbero risultare più adeguate.
Oltre ai metodi di implementazione e alla velocità di analisi, anche la tematica della piattaforma rappresenta una scelta critica. Con un numero crescente di smartphone e tablet all’interno della struttura aziendale, sempre più dipendenti hanno l’esigenza di accedere ai dati in qualsiasi momento, ovunque e da qualsiasi dispositivo. Tuttavia, potrebbe non essere sufficiente per l’azienda predisporre soluzioni di pura BI sui dispositivi mobili: la massimizzazione dell’efficacia la si ottiene con la loro integrazione con i sistemi operazionali ed i workflow operativi, al fine di ottimizzare la produttività.
Anche nel caso in cui un’azienda abbia già in essere e sia operativa una strategia a livello corporate sull’uso di smartphone e tablet, ci sono molti ambiti in cui le soluzioni di mobile BI possono essere applicate. Ad esempio, accedendo contestualmente a tutte le informazioni necessarie durante una chiamata con i fornitori: dalle applicazioni di CRM e di gestione degli ordini ai dati di sintesi sulle scorte.




Non è una maratona ma uno sprint

La costante crescita dei volumi dei dati aziendali e la continua diffusione delle soluzioni di BI sta cambiando anche il modo in cui vengono realizzate le implementazioni. Procedure di progetto agile rappresentano la nuova formula magica per… trovare l’oro! Ciò significa progettare e implementare l’analisi dei dati e prevedere progetti costituiti da una successione di più brevi fasi consecutive. I traguardi intermedi sono definiti proprio da questi “sprint”, che normalmente vengono completati in un lasso di tempo che va da una a quattro settimane.
Metodi di progettazione agile come SCRUM, sono stati nati anni fa in altri ambienti di sviluppo, ma gli standard corrispondenti vengono applicati proficuamente anche nei progetti di Business Intelligence già da qualche tempo.
Il vantaggio per le aziende è la definizione di una struttura ben precisa delle fasi di progetto. Grazie al supporto di strumenti di BI Agile è possibile trarre benefici dall’analisi dei dati in modo più rapido e flessibile. E anche senza avere indicazioni dettagliate dai diversi dipartimenti, è possibile iniziare a sviluppare soluzioni mantenendosi entro i limiti dei budget predefiniti.




Big data significa grande ritorno sugli investimenti?

L’analisi di grandi quantità eterogenee di dati e i collegamenti tra i vari flussi informativi costituiscono un potenziale enorme per le aziende. Ogni settore potrebbe nascondere una miniera d’oro, soprattutto quelli che hanno già una consistente quantità di dati a disposizione. Da qualche tempo hanno iniziato a muoversi in questa direzione realtà quali quelle bancarie, quelle assicurative, del trading online e delle telecomunicazioni, che vantano già numerosi usi in ambito Big Data.
La Business Analytics che sfrutta i Big Data rappresenta la tecnologia chiave che verrà utilizzata anzitutto per ottimizzare il business e, in secondo luogo, per consentire ai suoi utenti di adeguarsi rapidamente ai cambiamenti strutturali. NTT DATA vanta una notevole esperienza sugli Analytics e con la sua posizione neutrale nell’IT, sia in termini di strumenti software che sulle infrastrutture, unita a una forte capacità di progettazione, sviluppo e rilascio di soluzioni di Business Intelligence a livello globale, ne fanno il partner di eccellenza per l’innovazione IT nel supportare questo cambiamento di paradigma nell’utilizzo strategico delle informazioni al fianco dei propri clienti.





Marco Penovich, Senior Manager e responsabile della service line BI, Big Data e Analytics per Industria, Servizi, Energia e Retail di NTT DATA in Italia



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