BusinessCommunity.it

Novembre_2013

idee

Mork & Mindy e la maledizione dell'euro

Mork viene dal pianeta Ork e Mindy cerca di spiegargli come funziona la vita sulla terra. Una rubrica di Gian Luca Bocchi

Mork: Ciao Mindy, sono confuso. Si fa un gran parlare della ripresa dell\'economia europea che pare dietro l\'angolo, mentre io vedo solo dati negativi. Disoccupazione altissima, crescita inesistente, sofferenze bancarie in continuo aumento, fallimenti di aziende a catena. Eppure la moneta unica è fortissima: mi sfugge qualcosa?

Mindy: Mio caro Mork non ti sfugge niente. Sembra un paradosso eppure l\'Euro forte è la naturale conseguenza di quanto sta accadendo in questi ultimi anni in Europa: io la definirei come la maledizione dell\'Euro.

Mork: Mindy sei la solita estremista. L\'Euro non è una maledizione, anzi è stata una manna per l\'Italia. Ha permesso tassi bassi per molti anni e, con un debito così elevato quale il nostro, ha contenuto le spese per interesse degli ultimi anni...

Mindy: Bravo Mork, c\'è del vero in quanto dici peccato che sia solo una piccolissima parte della storia. Ora te le racconto. La moneta unica iniziò a circolare nei primi dodici paesi europei dal 1 gennaio 2002, ma il concambio tra le vecchie valute nazionali e la nuova moneta unica era già stato fissato tre anni prima in base ai poteri d\'acquisto di allora, ovvero alla fine del 1998.

Esattamente quindici anni fa. I vantaggi immediati furono evidenti: nessun ricorso ad intermediari bancari che continuamente cambiassero le valute tra loro con evidente maggior snellezza, circolazione delle merci e praticità negli spostamenti tra un paese e l\'altro. Inoltre, soprattutto per l\'Italia, un meccanismo che ci agganciasse a paesi più solidi finanziariamente del nostro (in primis la Germania), più vigili nei confronti dell\'inflazione e quindi meglio attrezzati per beneficiare per esempio di tassi di interesse stabilmente più contenuti, a parità di shock esterni. Una moneta, una banca centrale, un tasso di interesse uguale per tutti, sembrava facile all\'inizio. O no?

Mork: Beh, Mindy… come vedi hai semplicemente espresso meglio quanto io comunque avevo già sostenuto.

Mindy: Corretto infatti, ma incompleto. Passando ora agli svantaggi vedremo se alla fine sarai sempre della stessa opinione. Se tu stesso oggi facessi una retrospettiva storica di quanto accadde in quegli anni e di quante critiche furono avanzate dagli economisti dell\'epoca al progetto di una moneta unica te ne sorprenderesti. Non è vero infatti che scegliemmo tutti (in Italia non è stata fatta alcuna consultazione tra i cittadini), non è vero che tutti fossero d\'accordo, anzi.

I paesi che oggi si sono ingabbiati all\'interno di un\'unica moneta sono diversi tra loro non solo per lingua, cultura e tradizioni, che sono differenze minori, ma soprattutto per sistemi scolastici, produttivi, fiscali e industriali. Il tasso di cambio libero di fluttuare permette ad un sistema nazionale di relazionarsi con il resto del mondo utilizzando uno strumento flessibile che darà luogo ad una moneta forte se il paese cresce di più, ha meno inflazione, ha una maggiore produttività, è più efficiente ecc. ecc. Viceversa, ovvero in presenza di minor competitività, maggiore inflazione, minor efficienza produttiva, minor crescita ecc il Paese dovrà accettare una certa debolezza della propria moneta.

Mork: Si, ma ora non abbiamo più questo problema perché possiamo sempre avere una valuta forte, perché così ora è percepita per lo più la Germania, che dell\'eurozona intera sembra tirare le fila. Non sei contenta Mindy? Abbiamo sempre avuto la nostra liretta ed ora abbiamo una moneta fortissima.

Mindy: Veramente Mork, temo sia proprio il contrario. Cercherò di farti un esempio, anche se esprimerò concetti che remano abbastanza contro rispetto a quanto solitamente si legge sulla stampa generalista e si sente pronunciare da politici che si definiscono europeisti e raramente vanno al di là della superficie di queste profonde problematiche.

Tu sai per esempio che la storia dell\'Italia è una storia di svalutazioni periodiche del nostro cambio? Credo di no e ti darò qualche numero per essere chiara: nel 1972 1 marco tedesco valeva meno di 200 lire, nel 1970 circa 450 lire. Nel 1992 un marco valeva 765 lire e arrivò fino ad un massimo di oltre 1200 lire nel 1995 per poi stabilizzarsi intorno a 1000 fino alla definizione dei cambi ufficiali di entrata nell\'euro. Il cambio è una valvola di sfogo per qualsiasi economia perché funge da stabilizzatore con le economie esterne riequilibrando i valori di scambio con gli altri paesi. Oggi in Italia, dopo 15 anni di cambio fisso con la Germania per esempio si sono accumulati e moltiplicati tanti di questi disequilibri che un cambio libero non avrebbe permesso. Il surplus commerciale che la Germania è riuscita a creare deriva dall\'aver bloccato il cambio nei confronti dei suoi paesi esportatori. Prima invece, poiché dopo qualche anno si svalutava, gli italiani non potevano continuare a comprare prodotti tedeschi perché divenivano improvvisamente molto più cari e ci costringevano a rivolgerci alla nostra produzione locale.

Mork: Certo Mindy, certo che hai ragione ma l\'Italia poteva anche dedicare tempo a fare le cosiddette riforme che non ha mai fatto, quindi un po\' è anche colpa nostra.


..

Mindy: Certo che è anche colpa nostra ma le "menti illuminate" che si fanno capofila e pifferai di questi grandi cammini della storia dovrebbero studiare di più o circondarsi e fidarsi di persone che accanto a loro gli prospettino i pro e i contro di certe scelte. In particolare PRIMA si dovevano fare le riforme e rendere quindi i Paesi più omogenei tra loro e solo DOPO si poteva pensare ad una moneta unica per l\'intera area. Ora, nel breve, c\'è da sperare che quanto meno il fortissima Euro si indebolisca, per attivare vivacemente il canale delle esportazioni.


ARGOMENTI: marketing - retail - ecommerce - intelligenza artificiale - AI - IA - digital transformation - pmi - high yield - bitcoin - bond - startup - pagamenti - formazione - internazionalizzazione - hr - m&a - smartworking - security - immobiliare - obbligazioni - commodity - petrolio - brexit - manifatturiero - sport business - sponsor - lavoro - dipendenti - benefit - innovazione - b-corp - supply chain - export - - punto e a capo -

> Vai al sommario < - > Guarda tutti gli arretrati < - > Leggi le ultime news <

Copyright © 2009-2024 BusinessCommunity.it.
Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Tutti i Diritti Riservati. P.I 10498360154
Politica della Privacy e cookie

BusinessCommunity.it - Supplemento a G.C. e t. - Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Dir. Responsabile Gigi Beltrame - Dir. Editoriale Claudio Gandolfo


Copertina BusinessCommunity.it