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Maggio2013

economia

Le due fasi della crescita dell’azionario

Keating (Credit Suisse): Sono presenti dei rischi di instabilità, anche se essi appaiono molto dilazionati nel tempo

La liquidità globale sta crescendo rapidamente, i rendimenti degli asset a basso rischio sono contenuti, e gli investitori vengono spinti a scegliere le azioni e i titoli di credito più rischiosi. Molti investitori ritengono che ciò sia insostenibile, ma ipotizziamo due fasi - la prima, che forse durerà indicativamente per i prossimi due o tre anni – in cui i mercati azionari cresceranno molto di più (con correzioni temporanee), mentre i mercati creditizi resteranno solidi. Solo dopo tutto ciò emergerebbero una consistente instabilità e mercati nettamente più deboli.
Durante la prima fase prevediamo un circolo virtuoso, poiché la consistente liquidità e il rialzo dei prezzi degli asset influenzano l’economia reale, aiutando i disoccupati e il capitale a ritornare produttivi. Ciò sospingerebbe così gli utili societari e aiuterebbe a giustificare il preventivo rialzo delle valutazioni degli asset.
Questo processo è già in corso negli USA. Il settore residenziale è in forte ripresa e, sebbene la crescita del PIL possa apparire fiacca, in realtà è notevole, tenendo conto delle consistenti problematiche fiscali.

Quando queste verranno meno, l’economia sarà esposta appieno all’impatto della liquidità della Fed, e la risultante accelerazione della crescita dovrebbe giustificare gli elevati prezzi degli asset. L’Europa è ancora indietro, ma lentamente sta prendendo la giusta strada, mentre il Giappone lo è ancor di più.
Nella seconda fase questo processo andrà fuori controllo. I prezzi delle azioni cresceranno verosimilmente più di quanto giustificato, anche a fronte di un’economia ancora in miglioramento e, con ogni probabilità, le banche centrali ritireranno la liquidità troppo lentamente.
Inoltre, i Treasury diverranno vulnerabili non appena emergerà l’inflazione, dapprima probabilmente non per la manodopera, ma per il petrolio. Per quest’ultimo la sottostante situazione della domanda-offerta resta molto tesa (nonostante la temporanea debolezza odierna), anche se il petrolio e il gas di scisto USA potrebbero posticipare il giorno della resa dei conti. Pertanto sono presenti dei rischi di instabilità, anche se essi appaiono molto dilazionati nel tempo. Per il momento riteniamo che gli investitori debbano focalizzarsi sugli effetti positivi del flusso di liquidità.




Giles Keating, Head of Research for Private Banking e Wealth Management di Credit Suisse


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