BusinessCommunity.it

02/11/2022

fare

Mercato M&A mondiale in calo ma segnali ancora positivi sul fronte italiano

Emanuela Pettenò (PwC): a livello globale le aspettative del mercato sono in un rimbalzo a partire dal secondo semestre 2023, anche se difficilmente con un ritorno ai livelli record del 2021

Il rischio di recessione globale, la guerra tra Russia e Ucraina, prezzi delle materie prime alle stelle, e tassi di inflazione cui non eravamo più abituati da decenni, e l'andamento delle valute, caratterizzano il mercato dell'M&A. Poca propensione al rischio da parte delle imprese condiziona l'attività di espansione, accompagnata da una frenata del Private Equity, con un importante calo dei valori. In questo panorama vediamo l'analisi di PwC sul comparto.

Andamento dell'attività M&A nel mondo


L'attività M&A a livello mondiale ha registrato una forte contrazione nei primi 9 mesi del 2022 (-18% a volumi e -36% a valore rispetto ai primi 9 mesi del 2021) dopo un periodo di ininterrotta crescita durato 18 mesi (da luglio 2020 a dicembre 2021). A totale sono state annunciate circa 40.000 operazioni, per un controvalore di oltre 2.500 miliardi di dollari. Il settore trainante in termini di sia di volumi e che di deal value è stato il TMT (Technology, media e telecom), che include i megadeal Activision/Microsoft e VMware/Broadcom.

Il numero di megadeal (deal value >1 miliardo) nei primi 9 mesi 2022 è 395 rispetto a 692 dei 9M21, mentre i gigadeal (deal value >5 miliardi di dollari) sono stati 55 nei primi 9 mesi 2022 contro 112 nei 9M21, con una contrazione del 50% circa.
Secondo Emanuela Pettenò, Deals Market Leader e Consumer Markets Leader di PwC Italia, "il 2021 è stato un anno record per l'attività di M&A a livello mondiale, che riflette la ripresa post-pandemica, l'accresciuto interesse per i settori TMT, Financial Services e Healthcare e la liquidità accumulata dai fondi di Private Equity e della SPAC nel mercato US. Il 2022 era iniziato all'insegna di un forte ottimismo, con l'accelerazione di processi di exit da parte dei fondi di Private Equity per cogliere il momentum favorevole di mercato. L'invasione dell'Ucraina in febbraio, la crescente pressione inflattiva sui prezzi delle materie prime e dell'energia, l'andamento delle valute, le condizioni meno favorevoli dell'indebitamento hanno portato ad una generale incertezza e conseguente contrazione dell'attività di M&A, sia a volumi che a valore, con un atteso impatto anche sulle valutazioni.

Le aspettative del mercato sono in un rimbalzo a partire dal secondo semestre 2023, anche se difficilmente con un ritorno ai livelli record del 2021".
Secondo l'analisi PwC, il calo registrato nei primi 9 mesi del 2022 ha riguardato in particolare le operazioni condotte da investitori finanziari che, pur restando allineate in termini di numero rispetto allo stesso periodo del 2021 (38-39%), sono diminuite a valore (41% vs 44% del totale dello stesso periodo del 2021). Le operazioni cross border dei primi 9 mesi del 2022 hanno totalizzato circa il 31% del totale controvalore delle operazioni annunciate, in linea con la media storica degli ultimi 4 anni del 30%.

Andamento dell'attività M&A in Italia


Segnali ancora positivi per l'Italia: nel mercato italiano l'attività M&A nei primi 9 mesi del 2022 è rimasta in linea con lo stesso periodo del 2021 a volumi, con oltre 1.000 operazioni annunciate ma con deal value sostanzialmente raddoppiato (circa 88 miliardi di dollari), grazie principalmente all'OPA di Blackstone su Atlantia.

Escludendo quest'ultima operazione, si registra un calo a valore (-14%) con 12 operazioni con deal value superiore a1 miliardo di dollari (vs. 11 operazioni dei primi 9 mesi 2021), tra cui IRCA/Advent, Yoox/Farfetch, Autogrill/Dufry nel Consumer Markets (+63%), DOC Generici/ TPG e Biofarma/Ardian nell'Healthcare (+54%), Facile/Silver Lake e Inwit/Ardian in TMT e Centrotec/Ariston nell'Industrial Manufacturing & Automotive.
Nel mercato italiano le operazioni annunciate da investitori finanziari nei primi 9 mesi del 2022 sono state 395 (pari al 37% sul totale dei deals del periodo), in aumento rispetto ai primi 9 mesi del 2021 sia a volumi (+3,9%) che a valore (dal 34% al 44% del totale escludendo Atlantia/Blackstone). Le operazioni cross border sono state 450, di cui 282 sponsorizzate da investitori finanziari, rispetto a 421 dei 9 mesi 2021, di cui 164 promosse da investitori istituzionali, a conferma dell'interesse in costante aumento degli investitori esteri, fondi in particolare.


ARGOMENTI: marketing - retail - ecommerce - intelligenza artificiale - AI - IA - digital transformation - pmi - high yield - bitcoin - bond - startup - pagamenti - formazione - internazionalizzazione - hr - m&a - smartworking - security - immobiliare - obbligazioni - commodity - petrolio - brexit - manifatturiero - sport business - sponsor - lavoro - dipendenti - benefit - innovazione - b-corp - supply chain - export - - punto e a capo -

> Vai al sommario < - > Guarda tutti gli arretrati < - > Leggi le ultime news <

Copyright © 2009-2024 BusinessCommunity.it.
Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Tutti i Diritti Riservati. P.I 10498360154
Politica della Privacy e cookie

BusinessCommunity.it - Supplemento a G.C. e t. - Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Dir. Responsabile Gigi Beltrame - Dir. Editoriale Claudio Gandolfo


Copertina BusinessCommunity.it