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04/05/2022

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I nuovi uffici di VMware aprono le porte al lavoro ibrido e alle esperienze dei clienti/partner

Raffaele Gigantino: oggi l'ufficio è un luogo di lavoro duttile, che deve rimanere aperto 24/7

Abbiamo visitato i nuovissimi uffici di VMware a Milano, in zona Porta Nuova, con la curiosità di andare a scoprire come un'azienda all'avanguardia nel settore digitale abbia ripensato gli spazi di lavoro. E' stata l'occasione per scambiare quattro chiacchiere con Raffaele Gigantino, Country Manager dell'azienda, per fare il punto anche sull'evoluzione delle aziende italiane.

Nuovi spazi negli uffici di VMWare, per pensare al presente e al futuro?


Abbiamo nuovi spazi, qui a Milano, ripensati intorno al mondo del lavoro che sta cambiando e per incontrare clienti, partner, ma anche studenti. Sono spazi molto aperti, molto tecnologici, dove potersi concentrare e collaborare, ma anche rilassarsi. Abbiamo imparato durante questi due anni di pandemia che dobbiamo essere produttivi indipendentemente dai luoghi, ma che esistono delle esigenze di incontrarsi. Questi uffici sono pensati per il lavoro ibrido, perché oggi i dipendenti, ma tutto l'ecosistema, hanno bisogno di questo genere di spazi. Lo smartworking è diventato un mantra, ma in realtà è l'insieme di tecnologie messe a disposizione che permette di lavorare in modo diverso.

La pandemia ha accelerato il processo e ha permesso a tante aziende di provare questa modalità che, ricordiamolo, oggi non è a disposizioni di tutte le posizioni lavorative.

La pandemia ha anche spinto le aziende a ripensare alla propria strategia di business.


E sì, la strategia tecnologica ha un impatto sul business delle imprese: hanno guardato alle proprie operation e hanno intrapreso un percorso significativo di rinnovamento.



Torniamo agli spazi e al modo di lavorare: come si esercita la leadership?


E' necessario coinvolgere le persone. Il modo di lavorare ha completamente cambiato gli spazi ed è un cambiamento che resterà per sempre. Questi uffici sono aperti 24/7, che non significa che dobbiamo lavorare sempre, all'opposto, l'ufficio è il luogo dove poter lavorare quando si ha la necessità di farlo. Ci sono spazi pensati per ogni esigenza: per fare riunioni, brainsorming, telefonate in assoluta privacy, per condividere idee e progetti, per fare formazione o per incontrare i clienti. Chi lavora in VMWare deve avere la possibilità di scegliere quando e come lavorare.

La leadership si esercita anche così, dando libertà.

Una volontà della casa madre?


Questo è il maggiore investimento della corporation ed è stato ispirato dalla casa madre e personalizzato per le nostre esigenze. Materiali ecosostenibili, spazi molto silenziosi, aperti, colori studiati per aiutare a concentrarsi, luoghi di ritrovo: tutto è stato curato nei dettagli per avere uno spazio moderno. Ecosostenibile anche perché facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, pensato per creare un'esperienza nuova. Anche l'acustica è stata curata: siamo in una via molto trafficata, ma qui dentro c'è silenzio. La location oggi è un elemento utile per attrarre i talenti, che vogliono avere un ambiente accogliente, libertà di poter lavorare dove desiderano nel pieno delle potenzialità. In questo periodo di pandemia abbiamo assunto una sessantina di dipendenti, il mercato necessita di professionalità certificate, oggi abbiamo anche l'ambiente di lavoro come asso nella manica da giocarci. Siamo in grado di fare l'onboarding delle persone in 30 minuti, fornendo un computer, una user-name e una password e tutto si configura in automatico e rende operativi.

E' un esempio di come sia cambiato il mondo del lavoro e come la tecnologia permetta livelli di sicurezza avanzati che, come è stato dimostrato, cambiano le abitudini di lavoro.

Cosa sta portando l'adozione dell'intelligenza artificiale al mercato?


C'è stato un incremento dell'adozione in questi anni. Le aziende hanno iniziato a ripensare alla propria strategia e c'è tanto fermento. Il cloud è stato l'abilitatore, ma è anche un elemento che preoccupa; abbiamo visto che la sicurezza è stata messa in discussione. La creazione di nuovi servizi ha aperto brecce per gli attacchi informatici, ma credo che il paradigma Zero Trust sia diventato un modello operativo che va nella direzione giusta e porta un po' di tranquillità alle imprese. E' un cambiamento culturale, che porta la modernizzazione delle applicazioni. Qui la rivoluzione dell'intelligenza artificiale è evidente perché è collegata al concetto di sicurezza. Senza di essa non è possibile fornire delle garanzie e quindi generare business.

Le tecnologie si aggiornano, lo smartworking ha ampliato il perimetro delle aziende: come si gestisce la complessità?


L'innovazione è un'esigenza delle imprese, da sempre.

Possiamo partire con l'esigenza di una user experience diversa, per esempio, oppure quella di fare le cose con una velocità maggiore, piuttosto che avere più dati a disposizione per prendere decisioni migliori. Le aziende, piccole o grandi, pubbliche o private, hanno oggi molte opportunità da cogliere grazie all'innovazione e tanti elementi da proteggere. Il perimetro delle aziende è completamente cambiato, vanno ripensate le strutture, arriva il 5G, il lavoro ibrido è una realtà, lo scambio di dati tra aziende è una prassi comune e quindi ci sono degli investimenti importanti che non possono essere messi in discussione dalla sicurezza. La superficie d'attacco è diventata maggiore, deve essere fonte di preoccupazione, ma non un freno all'innovazione. Leggevo, in un recente studio fatto da VMWare, che in questi anni di pandemia mondiale, che in ambito open source, specificatamente in Kubernetes, siamo diventati il primo fornitore al mondo. Non è un passo piccolo, le aziende stanno cambiando e questa è una grande dimostrazione. Il cloud sta permettendo una fortissima modernizzazione delle infrastrutture delle imprese.


Le nostre soluzioni hanno permesso di trasformare le aziende, di pensare a cloud privati e pubblici in maniera diversa, perché il tema è avere un parco applicativo all'altezza delle esigenze di business e dei clienti. La strategia Vmware Cross Cloud Services abilita scenari di convivenza di applicazioni e micro-servizi, i Kubernetes sono un esempio, e non stiamo più parlando di trend tecnologici o di cloud, ma dell'attualità.


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