Acronis apre il proprio data center in Italia (con Noovle) e alza i livelli di sicurezza

Denis Cassinerio (Acronis): il nostro Paese gioca un ruolo strategico nella strategia dell'azienda, con previsioni di crescita significative

Il cloud è l'elemento di business più importante di questo periodo storico. Di business, non solo a livello tecnologico, perché abilita una serie di opportunità che in altri modi non potrebbero essere colte.
In questo scenario, un altro player internazionale ha deciso di investire nel nostro Paese, perché è evidente che ci siano margini di crescita significativi. Acronis ha quindi deciso di investire portando più vicino ai clienti italiani le soluzioni che permettono la cybersecurity e anche la personalizzazione dei servizi di sicurezza, aderendo pienamente ai livelli di compliance tipiche del nostro mercato.
"L'apertura del nostro Cloud Data Center in Italia rafforza l'importanza del paese nella strategia di Acronis, ed è un passo avanti nell'espansione, anche locale, del nostro business", ha dichiarato Denis Cassinerio, Regional Sales Director per l'Europa meridionale di Acronis. "Per noi l'Italia rappresenta un punto di riferimento importante".

Presso il data center romano di Noovle (TIM)

Gli asset tecnologici di Acronis Cloud vengono ospitati nel data center romano di Noovle, che fornisce un'infrastruttura certificata Tier IV (Uptime Institute) e rating 4 (ANSI/TIA 942) per garantire elevati standard di disponibilità, resilienza e sicurezza fisica.

"Nei 15 anni di attività locale - ha proseguito Cassinerio -, l'azienda ha sempre espanso le proprie attività, sia a livello di organico, per esempio nel 2021 il personale dedito alle vendite è più che raddoppiato, sia come presenza sul territorio, attraverso le attività con i partner, ma anche le collaborazioni con le organizzazioni locali al fine di fare cultura sulle tematiche della sicurezza e della business continuity".

La sovranità dei dati

"Se pensiamo ai bisogni delle aziende italiane - ha proseguito Cassinerio -, dobbiamo pensare alle compliance che devono rispettare. Per questo la sovranità dei dati è fondamentale per assicurare che le imprese siano allineate alle ultime tecnologie di protezione".
Le soluzioni dell'azienda devono soddisfare i cinque vettori della protezione informatica: sicurezza, accessibilità, privacy, autenticità e protezione dei dati, applicazioni e sistemi aziendali.
"La sfida delle aziende è la complessità da abbattere - ha concluso Cassinerio -, ma al tempo stesso stiamo vivendo un momento in cui il perimetro di protezione è svanito.

Le aziende vivono in un contesto di minaccia costante e non essere adeguatamente pronti diventa un problema, come dimostrato da tanti attacchi informatici illustri. I dati parlano di un attacco, a livello mondiale, ogni 14 secondi e la cybersecurity richiede un cambiamento totale di paradigma. Le aziende devono intraprendere un percorso di sviluppo tecnologico. Noi proponiamo 5 pillar per la protezione informatica, che sono: eterogeneità, infrastrutture, hybrid cloud, blockchain per verificare l'unicità dei dati e artificial intelligence per la protezione degli endpoint che entrano nella piattaforma complessiva. Su questi presupposti, attraverso le nostre soluzioni, siamo fiduciosi che il nuovo data center porterà significativi benefici ai nostri partner".