BusinessCommunity.it

30/03/2022

idee

Reg tech: settore in forte crescita grazie alla necessità di compliance

Fabiola Pellegrini (Klecha & Co.): arriverà a valere oltre 55 miliardi di dollari nel 2025. Le Tecnologie di Regolamentazione sono trainate dagli adeguamenti normativi e dalle relative sanzioni. Il Finance è il comparto che ne fruisce di più

Il comparto delle Tecnologie di Regolamentazione (Reg Tech), soprattutto negli ultimi due anni, ha fortemente accelerato la propria crescita: il valore del settore globale è infatti passato da 6,5 miliardi di dollari nel 2020 ai 10,2 miliardi di dollari nel 2021 (+57%) e si stima toccherà i 55,3 miliardi nel 2025.
Lo rileva un Insight Report di Klecha & Co. - banca d'affari europea specializzata nel tech - dedicato al settore delle tecnologie nate per supportare le imprese regolamentate nelle attività di compliance migliorandone l'efficienza e l'economicità.
Nei soli primi nove mesi del 2021, a livello globale le imprese del Reg Tech hanno raccolto capitali attraverso 320 operazioni (+39,1% rispetto ai 12 mesi del 2021) per complessivi 13,5 miliardi di dollari (+68,7% rispetto ai 12 mesi del 2021). Anche la dimensione delle operazioni di fund raising è cresciuta: 46 hanno infatti superiori ai 100 milioni di dollari, valore quasi doppio rispetto alle 24 dell'intero 2020.
Parallelamente sono cresciute in modo significativo anche le operazioni di M&A.

Alla fine del 2020, il Nasdaq ha acquisito Verafin, società canadese di software antiriciclaggio e tecnologia di rilevamento delle frodi, per 2,75 miliardi di dollari, mentre RSA Security, fornitore statunitense di tecnologia di sicurezza mobile di Dell è stato venduto a un consorzio di private equity per circa 2 miliardi di dollari. Sono nate numerose startup Regtech, alcune delle quali sono rapidamente diventate "unicorni", come la canadese Trulioo, che oggi vale 1,75 miliardi di dollari.
Anche in Italia il settore è particolarmente articolato e attira l'interesse degli investitori: è di febbraio l'annuncio dell'investimento nella Reg Tech Iubenda del gruppo europeo team.blue.
Essendo la regolamentazione estremamente importante, soprattutto per gli operatori finanziari, nel tempo i software provider italiani (vendor) hanno sviluppato soluzioni che permettessero alle istituzioni non solo di rendere più efficienti i loro processi di business e di innovare la propria offerta, ma anche di adeguare tali iniziative alla normativa in continua evoluzione, agevolando enormemente gli eventuali controlli da parte delle autorità.

Con il crescere degli adeguamenti normativi, questa caratteristica di compliance inizia a ricoprire un ruolo vitale per i clienti in quanto il non rispetto della stessa sta sempre di più trasformandosi in un impedimento a fare business. Ecco che le soluzioni tecnologiche da facilitatori dell'innovazione e del business, con gli stessi obiettivi di risultato, sono diventati anche degli abilitatori della gestione dell'attività di compliance, reporting e audit.
Lo sviluppo del settore è stato trainato da diversi fattori.
In primo luogo, dall'aumento della regolamentazione, cresciuta del 500% nell'ultimo decennio. Tale crescita esponenziale è stata supportata dalla diffusione delle innovazioni che hanno, in particolare, interessato il settore dei servizi finanziari: nuove soluzioni fintech, la diffusione dei sistemi di pagamento, del digital banking e delle criptovalute, hanno trainato l'enorme crescita dei volumi delle transazioni e alzato la necessità di vigilanza su frodi, riciclaggio e criminalità finanziaria. Non solo.
La "digital life" e la diffusione del lavoro da remoto hanno fatto emergere nuove stringenti necessità di regolamentazione di ambiti sensibili come quello della privacy (GDPR) o della cybersecurity.


Al crescere della regolamentazione e al ritmo con cui la stessa si rinnova (si stima che per la sola compliance delle istituzioni finanziarie vi siano in media 220 revisioni della regolamentazione al giorno), è corrisposto l'aumento delle sanzioni per il mancato rispetto delle norme vigenti: il solo settore dei servizi finanziari USA ed europeo ha pagato 342 miliardi di dollari in multe e sanzioni in poco più di dieci anni: solo nel 2020, Credit Suisse è stata multata di oltre 147 milioni di sterline per mancata due diligence, mentre NatWest è stata multata per 265 milioni di sterline per aver violato i requisiti antiriciclaggio. E solo poche settimane fa, le autorità francesi hanno sanzionato Google e Facebook per 210 milioni di dollari in relazione a violazioni nella gestione dei cookie.
Per far fronte a tale scenario, si stima che imprese e organizzazioni investiranno globalmente in soluzioni Reg Tech fino a 130 miliardi di dollari entro il 2025.
E tra i settori che hanno investito e investiranno in tali soluzioni, al primo posto si posiziona quello dei servizi finanziari che sostiene globalmente ogni anno costi di compliance pari a circa 780 miliardi di dollari; la sola direttiva MiFID II, ha richiesto in Europa 2,5 miliardi di euro di investimenti nel suo primo anno di attuazione.


Tanto che, mentre il numero di dipendenti delle banche è diminuito, il numero di personale dedicato alle funzioni di compliance e controllo, è aumentato notevolmente arrivando a rappresentare fino al 15% del personale.
Le società RegTech stanno quindi affiancando le istituzioni finanziarie, ma anche altri settori regolamentati come la sanità, le TLC, i trasporti o l'automotive, nel tenere il passo con la crescente complessità della compliance, modificandone i modelli di business attraverso soluzioni tecnologiche evolute che fanno leva su sistemi quali il machine learning, l'elaborazione del linguaggio naturale, la biometria e l'analisi dei dati alternativi. Tali sistemi consentono peraltro di superare le sfide dettate dalle incoerenze nelle normative tra giurisdizioni e da regolamentazioni nazionali spesso in conflitto con altre.
"Il Reg Tech sta vivendo una fase di formidabile crescita che ha portato il settore a quasi raddoppiare di valore dal 2020 al 2021. È un trend destinato a proseguire e che porterà il Reg Tech a superare i 50 miliardi di dollari entro il 2025. Anche l'ecosistema Reg tech italiano, ancora di dimensioni relativamente ridotte, sta crescendo e vedremo nascere molte startup in questo ambito", ha commentato Fabiola Pellegrini, Partner di Klecha & Co.


"Oggi il settore è in grado di attirare l'attenzione crescente di diverse tipologie di investitori che nel 2021 hanno, infatti, già puntato sul Reg Tech oltre 14 miliardi di dollari. In Klecha & Co. pensiamo che questo interesse sia legato alla consapevolezza dell'importanza crescente della compliance che sarà sempre più centrale per le imprese: chi saprà incorporarla secondo un approccio digital native, in grado di efficientare i processi e ridurre costi e potenziali sanzioni, ne trarrà un importante vantaggio competitivo".


ARGOMENTI: marketing - retail - ecommerce - intelligenza artificiale - AI - IA - digital transformation - pmi - high yield - bitcoin - bond - startup - pagamenti - formazione - internazionalizzazione - hr - m&a - smartworking - security - immobiliare - obbligazioni - commodity - petrolio - brexit - manifatturiero - sport business - sponsor - lavoro - dipendenti - benefit - innovazione - b-corp - supply chain - export - - punto e a capo -

> Vai al sommario < - > Guarda tutti gli arretrati < - > Leggi le ultime news <

Copyright © 2009-2024 BusinessCommunity.it.
Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Tutti i Diritti Riservati. P.I 10498360154
Politica della Privacy e cookie

BusinessCommunity.it - Supplemento a G.C. e t. - Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Dir. Responsabile Gigi Beltrame - Dir. Editoriale Claudio Gandolfo


Copertina BusinessCommunity.it