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26/01/2022

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Stefano Massari (DM Management & Consulting): ottimizziamo la produzione nel manifatturiero

Attraverso il software MES l'azienda è in grado di gestire gli eventi che caratterizzano il processo produttivo e la ricerca del miglior compromesso tra qualità produttiva, efficienza, rispetto delle date di consegna, riduzione dei costi per soddisfare il proprio mercato

Per arrivare alla Fabbrica Intelligente sono necessari molti passaggi e adozione di strumenti e strategie specifiche. Un impegno notevole che coinvolge tutte le figure aziendali, ma che porta a risultati importanti. Ne abbiamo parlato con Stefano Massari, CEO DM Management & Consulting.



Digital Transformation e Digital Manufacturing: se ne parla da tempo. Qual è la situazione in Italia e quale impulso potrà avere il PNRR?


La digital transformation è rivolta all'applicazione di tecnologie/metodologie ad alto valore tecnologico, vedasi data lake, sistemi di IoT, algoritmi di Machine Learning, AI e AR, e la conseguente analisi dei dati che ne derivano, con l'obiettivo di consolidare e accrescere le capacità del personale, ottimizzare i processi, automatizzare i sistemi per poter reindirizzare le performance e accelerare la propria strategia di business. Mentre per digital manufacturing si intende una strategia il cui contesto è la trasformazione digitale, e che questa abbia un impatto importante nel rapporto tra i costi ed i benefici ottenuti.


Da una ricerca svolta dal Politecnico di Milano, l'Italia è al 20esimo posto in Europa nella gestione della produzione e della supply chain e nei sistemi gestionali-amministrativi. Nel contesto attuale, l'emergenza sanitaria ha evidenziato la rilevanza strategica del software nei modelli di business d'impresa. Le attività di smartworking hanno portato consapevolezza che la mancanza di innovazione digitale nei processi è un fattore critico per la continuità operativa. Questa evidenza ha dato una scossa alla consapevolezza del Paese sull'importanza di avviare una trasformazione sistemica.
Questa consapevolezza si è concretizzata nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) varato dal Governo italiano, in cui si evidenzia come la digitalizzazione sia un elemento cardine per la competitività del Paese nell'ecosistema internazionale, anche al di là della risposta alla crisi emergenziale. Infatti, la Missione 1 del PNRR stanzia 40,32 miliardi di euro in digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo, per sostenere la transizione digitale del Paese, la modernizzazione delle infrastrutture di telecomunicazione e del sistema produttivo italiano.



Sempre in tema di Fabbrica Intelligente, quali sono le tecnologie più abilitanti e quali caratteristiche deve avere la Fabbrica?


Tecnologie abilitanti, fabbrica intelligente, digitalizzazione, sono termini che con l'introduzione di "Industria 4.0 e successive modifiche", sono diventati un must in tanti discorsi motivazionali per l'applicazione della "4a rivoluzione industriale" e spesso in modo non corretto ma soprattutto non in processi coerenti di applicazione.
Per arrivare alla Fabbrica Intelligente occorre chiedersi come migliorare l'efficienza produttiva, l'efficacia degli operatori nella gestione dei sistemi e la gestione degli asset.
In concreto, quando si parla di fabbrica Intelligente si parla della punta di una piramide di eventi e situazioni che coinvolgono tutta l'impresa, cioè un modo di pensare volto a massimizzare l'impatto virtuoso delle tecnologie digitali.
Questo determina la possibilità di ridurre drasticamente le dimensioni dello spazio e del tempo intese come "limiti" entro i quali si muovono i processi operativi, vale a dire che il concetto di informazione non è più legato ad uno spazio fisico oppure a un'area precisa, ma genera uno spazio nuovo "immateriale": è proprio in questo nuovo spazio in cui la componente fisica che genera l'informazione (IoT) e la componente digitale (Software) non possono più essere identificate singolarmente ma la loro interazione è la "digitalizzazione intelligente".



Quindi alla base della Fabbrica Intelligente c'è la tecnologia IoT, che invia informazioni in tempo reale sul funzionamento dei sistemi produttivi. Le informazioni arrivano ai PLC di controllo che provvedono alla loro elaborazione e prendono le decisioni necessarie al funzionamento dell'impianto, e a loro volta colloquiano bidirezionalmente con i sistemi di controllo industriale della fabbrica, i quali provvedono a gestire le informazioni e fare da ponte verso i sistemi di gestione e controllo della fabbrica (MES/MOM). Si arriva infine ai sistemi di analisi dati o di Business Intelligence e all'ultimo anello della catena che è il sistema ERP.

La vostra mission è l'ottimizzazione della produzione. Come si ottiene?


Un'impresa manifatturiera è sempre alla ricerca del miglior compromesso tra qualità produttiva, efficienza, rispetto delle date di consegna, riduzione dei costi per soddisfare il proprio mercato. Per arrivare a questi risultati ci si concentra su come ottimizzare i flussi produttivi per ridurre al massimo l'inefficienza della produzione.



Ma per fare questo è necessario avere informazioni e dati sia in tempo reale sia a consuntivo, per analizzare e comprendere i momenti di perdita di efficienza della fabbrica.
Occorre quindi un software MES, per disporre dei dati di produzione in tempo reale e a consuntivo per: avere le informazioni di tutto quello che accade in reparto, analizzare i KPI per anticipare i punti deboli del sistema produttivo e prendere decisioni efficaci per agire sulla produttività e sull'efficienza.
Infatti, senza informazioni tempestive non è possibile controllare, decidere e migliorare l'efficienza per ottimizzare la produzione.

Software MES: di che cosa si tratta e a quali esigenze risponde?


Con Manufacturing Execution System (MES) si indica un sistema software che permette di gestire la fabbrica e la qualità della produzione. Con questo tipo di software è possibile controllare i dati e le macchine della produzione, grazie al monitoraggio grafico, in tempo reale, anche in versione mobile. Sostanzialmente è un software in grado di gestire gli eventi che caratterizzano il processo produttivo di un'azienda.


Principalmente risponde alle esigenze di raccolta dati; controllo e avanzamento delle fasi di produzione, gestione delle risorse di produzione, tracciabilità del prodotto e stato della macchina e monitoraggio dei pezzi in produzione.
Nell'eccezione della Fabbrica intelligente il software MES fornisce la struttura per realizzare il prodotto come è richiesto dal reparto vendite. Infatti, monitora in tempo reale le attività svolte, gli operatori coinvolti, le macchine utilizzate ed eventuali fermi macchina, le specifiche del prodotto e i tempi di produzione. Oltre a fornire i dettagli per tracciare i componenti, gestire la qualità, la manutenzione e i costi di prodotto.

Quali sono i settori maggiormente interessati?


Non esiste un settore specifico, il MES è un software applicabile a tutte le aziende di produzione e che necessitano di controllare efficacemente lo stato della produzione in tempo reale.

Quali sono i benefici dei digital twin nel settore manifatturiero [NDR: spiegando cosa sono]?


Digital twin (DT), ossia un gemello digitale, di fatto è una copia virtuale di un reale asset fisico in funzione.


Tramite un DT è possibile valutare la condizione attuale dell'asset e, cosa più rilevante, valutarne il comportamento futuro per perfezionare il controllo e cercare di ottimizzarne il funzionamento.
Ma, considerando che il modello di un DT può includere approcci statistici o basati sulla fisica, che riflettono l'ambiente operativo attuale, l'età e la configurazione dell'asset, che generalmente prevede uno streaming diretto di dati negli algoritmi di ottimizzazione, è evidente che il suo utilizzo può aumentare l'intelligenza del sistema operativo aziendale. La possibilità offerta da un sistema di DT di disporre di una riproduzione degli asset operativi reali consente di controllare e ottimizzare il sistema nel suo complesso. La raccolta dati dai sistemi operativi e la loro rappresentazione porta in evidenza non solo lo stato attuale, ma anche l'ordine temporale operativa dell'asset. Un sistema di DT nel tempo porta a una ottimizzazione, al miglioramento dell'efficienza, fino alla simulazione per valutare le prestazioni future.

Quali vantaggi possono avere le aziende di medie dimensioni dall'IA e dalla AR?


Intelligenza Artificiale è sinonimo di applicazioni che possono agire autonomamente in relazione a condizioni apprese nel tempo o all'uso vocale per input per alcuni dispositivi.


Però l'estensione applicativa di questa innovazione dipende sostanzialmente da alcuni fattori:
- le soluzioni tecnologiche disponibili;
- il valore attribuito all'innovazione da parte delle aziende;
- i costi necessari per rendere intelligenti prodotti e processi
.
Oggigiorno molte aziende hanno iniziato ad applicare soluzioni di IA, si pensi ad esempio alle chatbot, al data processing (un esempio è la manutenzione predittiva), all'eCommerce (suggerimenti agli acquisti in base a quelli precedenti), ai vari sistemi di riconoscimento virtuale o biometrico, e per ultimo la guida autonoma.
In generale l'applicazione di soluzioni di IA può essere riferita nei percorsi di vendita, nel migliorare la manutenzione dei macchinari, nell'aumentare sia la produzione che la qualità, nel migliorare il servizio al cliente e risparmiare energia, consentendo una gestione fluida e rapida degli eventi. In generale si può affermare che i vantaggi dell'Intelligenza Artificiale non sono connessi alla riduzione dei costi bensì alla generazione - diretta o indiretta - di valore.



La Realtà aumentata (AR) si può definire un sistema hardware e software che sovrappone virtualmente le informazioni digitali contestuali a un oggetto del mondo fisico, aumentando la comprensione e le capacità di un dipendente in tempo reale.
Nonostante si parlasse da anni di AR, solo ora con la pandemia COVID-19 si è avuta una forte accelerazione nell'utilizzo dei sistemi AR e della realtà mista (MR), in cui viene utilizzato un dispositivo indossabile. Per certi aspetti si può pensare che l'AR svolga le stesse funzioni di una soluzione di call (Zoom, teams, skype, etc?) per gli operatori che si trovano in prima linea e necessitano di supporto dalla sede centrale. Per esempio: abbiamo un operatore presente fisicamente in azienda e un esperto da remoto. I due possono dialogare o collaborare attraverso il concetto "guarda quello che vedo" poiché l'esperto potrà vedere la stessa cosa che vede l'operatore e sarà quindi in grado di dare direttive "scrivendo su realtà".
Questo esempio di assistenza remota spiega come sia gestibile una collaborazione, indipendentemente dalla sede degli operatori.


L'attuale situazione pandemica ha indotto le imprese a provare queste tecnologie per la necessità di connettersi in condizioni di emergenza e mantenere in funzione l'infrastruttura critica.
Il mercato dei sistemi AR è in fase di forte espansione poiché le organizzazioni hanno compreso come l'applicazione dei sistemi di AR può ridurre i tempi nell'ambito dei servizi, i costi di formazione e servizio, la fruibilità delle situazioni di collaborazione in remoto, e al contempo generando valore nei servizi e riducendo costi e tempi nelle attività delle organizzazioni.

Per voi la formazione è un fattore chiave per la sopravvivenza delle imprese. Perché?


Perché la crescita di un'azienda è direttamente collegata alla crescita degli individui che ne fanno parte: se non c'è un miglioramento progressivo dei dipendenti, non ci sarà nemmeno una crescita e uno sviluppo aziendale.
La velocità con cui cambia il mondo, soprattutto nei settori tecnologici che sono pervasivi nelle imprese, porta alla creazione di nuove specializzazioni, nuovi livelli culturali, ed è necessario avere competenze, professionalità, capacità e attitudini specifiche.



Se non si fa formazione non vi è la possibilità di utilizzare la digital transformation e di conseguenza l'azienda non ha i vantaggi competitivi dell'innovazione digitale.


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