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17/03/2021

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Ripresa economica in vista ma il futuro rimane incerto

Massimo Mancini (Atradius): ci sono dubbi sulla diffusione dei vaccini e sul reale controllo dei contagi. In molti mercati permangono incognite sull'evoluzione politica dei governi e sui rapporti commerciali tra Stati

Lo sviluppo dei vaccini e le politiche di sostegno fiscale dei governi lasciano ben sperare per una ripresa dell'economia, che dovrebbe riacquistare slancio nel 2021. Tuttavia, le previsioni a breve a termine restano incerte e molto dipenderà dall'efficacia della vaccinazione e dal rischio di una nuova ondata di contagi che potrebbe rinviare la ripresa economica al 2022.
Questo lo scenario delineato dall'Economic Outlook di Atradius, tra i leader a livello mondiale nell'assicurazione del credito commerciale, recupero crediti e fideiussioni assicurative, che, sulla scia dell'attesa performance di crescita economica (PIL in aumento al +5% nel 2021, dopo il -3,9 del 2020), mostra previsioni fiduciose anche per il commercio globale (+7-8% nel 2021).
Dati in linea con l'ultimo Rapporto sulla situazione economica e sulle prospettive mondiali (World Economic Situation and Prospects - Wesp), secondo cui "l'economia mondiale si è ridotta del 4,3 per cento, due volte e mezzo in più rispetto alla crisi finanziaria globale del 2009. Il modesto recupero del 4,7 per cento atteso nel 2021 compenserebbe a malapena le perdite del 2020".


Su scala globale, sono i Paesi emergenti dell'Asia, guidati da Cina e India, a riprendersi più rapidamente tornando già a fine 2020 ai livelli del 2019; Europa Occidentale e America Latina appaiono invece in ritardo e si riprenderanno solo nel 2022, mentre USA ed Est Europa si collocano a metà strada e supereranno la crisi entro fine 2021.
Andando più nel dettaglio, le economie avanzate stanno iniziando a riprendersi dalla recessione e dovrebbero registrare una crescita media del PIL del +3,9% nel 2021 dopo un calo del -5% nel 2020 e ancora un punto in meno rispetto al 2019, anche se rimangono alcune incertezze nelle due aree principali: gli Stati Uniti dovrebbero crescere del +4,2% nel 2021 , ma il rischio di un nuovo aumento della disoccupazione e dei contagi riduce al +3,4% la crescita nel 2022; per l'Eurozona la ripresa sarà più lenta dovendo recuperare il crollo dell'economia nel 2020 del -7,1%, la recessione più elevata fra i mercati avanzati (eccetto l'UK), e nonostante la previsione di +4.2% nel 2020, dovrà aspettare il 2022 (+4,9%) per tornare ai livelli pre-pandemici.
Nel Regno Unito, a causa soprattutto dell'imposizione di un terzo lockdown nazionale, la ripresa si mostra più lenta e la crescita del +4,5% del 2021 coprirà solo la metà delle perdite del PIL nel 2020 a causa della pandemia (-10,3%), mentre un recupero sostanziale potrebbe arrivare nel 2022 (+6.

4%). In Giappone, la forte recessione innescata dalla pandemia nel 2020 (-5,3%), potrebbe essere recuperata grazie alle Olimpiadi estive, che fanno prevedere una prudenziale stima del +2,7% nel 2021 e altrettanto nel 2022.
La crescita economica nei mercati emergenti (Pil a -1,9% nel 2020, +6.3% nel 2021) è peggiorata drasticamente nel 2020 e staziona ancora in una fase critica, seppur con trend differenti tra i diversi Paesi. L'Asia Emergente (Pil a -0,3% nel 2020 e +7.4% nel 2021) si trova nella posizione più alta tra i Paesi che hanno saputo contenere meglio la diffusione del virus, grazie soprattutto alla performance di Cina (Pil a -1,8% nel 2020 e +8,8% nel 2021), con la gestione dei contagi sotto controllo e una forte politica di sostegno monetario, e India (PIL a -7,6% nel 2020 e +10,2% nel 2021), caratterizzata da previsioni più deboli. Viceversa, l'America Latina (Pil a -7,1% nel 2020 e +5,4% nel 2021) si colloca nella posizione più bassa, con le sue economie trainanti, Brasile (Pil a -4,7% nel 2020 e +4,0% nel 2021) e Messico (Pil a -8,7% nel 2020 e +6,1% nel 2021), che mostrano entrambe una performance di crescita ancora debole.
Secondo Massimo Mancini, Country Director di Atradius per l'Italia, "le previsioni sulla ripresa economica nel corso del 2021 restano ancora incerte, a causa dei dubbi sulla diffusione dei vaccini e sul reale controllo dei contagi.


In molti mercati, anche fra quelli avanzati, permangono inoltre incognite sull'evoluzione politica dei governi e sulle decisioni che verranno adottate nei rapporti commerciali tra Stati. In questa fase, è ancora fortemente necessaria un'attenzione particolare alla gestione del credito, verso tutti i mercati che si stanno ancora riprendendo dagli effetti devastanti della pandemia".


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