20/01/2021

economia

Il mercato dei green bond crescerà di 300 miliardi di euro già quest'anno

 

Jovita Razauskaite (NN IP): l'ESG e la finanza verde stanno davvero entrando nel mainstream. La pandemia ha creato una spinta positiva e questo settore sarà ampiamente visto come una grande opportunità

Il 2021 vedrà grandi cambiamenti che saranno di grande supporto al mercato delle obbligazioni verdi in Europa. In primo luogo, sarà pubblicata la versione finale del Green Bond Standard dell'Unione Europea. In secondo luogo, l'UE inizierà a emettere obbligazioni verdi a partire dal secondo trimestre per un importo stimato di 225 miliardi di euro. Ciò equivale a un terzo del suo pacchetto di recupero da COVID-19. Infine, diversi governi inizieranno ad emettere obbligazioni verdi nel 2021. Per questo motivo, NN Investment Partners (NN IP) stima che il mercato globale delle obbligazioni verdi crescerà di 300 miliardi di euro nel 2021 fino a raggiungere 1.000 miliardi di euro.

Il mercato dei green bond crescerà di 300 miliardi di euro già quest'anno

L'emissione totale annua di obbligazioni verdi nel 2019 è stata di 200 miliardi di euro ed è sulla buona strada per essere all'incirca la stessa per lo scorso anno. Nel 2021 il team green bond di NN IP prevede un aumento del 50% delle emissioni, portando il totale del mercato globale delle obbligazioni verdi a 1.000 miliardi di euro.
La tassonomia dell'UE e i Green Bond Standard dell'UE saranno il primo motore dell'impennata del mercato obbligazionario verde nel 2021, derivante dal Piano d'azione sostenibile dell'UE per finanziare la crescita economica sostenibile. Secondo la tassonomia dell'UE, un'attività si qualifica come "sostenibile" o "verde" se contribuisce in modo sostanziale a uno o più dei sei obiettivi ambientali o consente ad altre attività di dare un contributo sostanziale, non danneggia in modo significativo altri obiettivi ambientali e rispetta le garanzie sociali e di governance. Il Green Bond Standard dell'UE richiede che l'attività economica che un'obbligazione finanzia sia allineata con la tassonomia dell'UE.

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NN IP ritiene che la finalizzazione della prima versione della nuova tassonomia UE e dei Green Bond Standard dell'UE avrà un impatto positivo a lungo termine sull'integrità e la trasparenza del mercato delle obbligazioni verdi europei e fungerà da modello per la regolamentazione in altre regioni, perché:
- standardizzerà e professionalizzerà ulteriormente il mercato delle obbligazioni verdi in rapida maturazione;
- aumenteranno i livelli di consapevolezza sul fatto che le attività economiche siano ecocompatibili e su come possono effettuare la transazione a diventare più sostenibili;
- fornirà agli investitori una panoramica sempre più dettagliata di ciò in cui stanno investendo, consentendo loro di fare scelte più informate;
- fornirà agli emittenti maggiori indicazioni su come identificare le attività o gli asset Verdi.

Pertanto, NN IP ritiene che questo provvedimento legislativo possa essere considerato un catalizzatore per la crescita del mercato globale delle obbligazioni verdi, incoraggiando i settori in ritardo come quello industriale a entrare nel mercato con emissioni di obbligazioni verdi. Attualmente, il mercato è dominato da emittenti finanziari, di servizi pubblici e governativi.
Secondo Jovita Razauskaite, Portfolio Manager Green Bond, NN Investment Partners, "queste nuove normative annunciano quello che potrebbe essere un decennio di spartiacque per la mitigazione dei cambiamenti climatici, con l'Europa in testa con l'obiettivo di essere neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio entro il 2050. L'ESG e la finanza verde stanno davvero entrando nel mainstream. La pandemia ha creato anche una spinta positiva, dato che molti Paesi hanno chiaramente bisogno di maggiori finanziamenti, e con ambizioni verdi più forti che mai, il mercato delle obbligazioni verdi sarà ampiamente visto come una grande opportunità".

Inoltre, NN IP prevede che gli sviluppi del mercato delle obbligazioni verdi saranno stimolati da diversi paesi che prevedono di emettere le loro obbligazioni verdi inaugurali nel 2021, tra cui Italia, Spagna, Regno Unito, Danimarca, Ucraina e Slovenia. Inoltre, ripetuti emittenti come Paesi Bassi, Francia e Germania torneranno sul mercato con l'ambizione di affrontare il cambiamento climatico. Nel complesso, la pipeline di emissioni verdi governative è ampia e significativamente più ampia rispetto agli anni precedenti.
Infine, l'emissione di nuove obbligazioni dal Next Generation EU (NGEU), di cui 225 miliardi di euro sono dedicati a progetti ambientali tra il 2021 e il 2023, amplierà in modo significativo la quota sovranazionale dell'universo obbligazionario verde globale. È probabile che l'UE inizierà ad emettere queste obbligazioni nel secondo trimestre del 2021 per sostenere i piani nazionali di ripresa e di resilienza dei Paesi membri.



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