Come prepararsi al nuovo Natale con le giuste tattiche nel Retail
Davide Raduazzo (Checkpoint Systems): tutti i benefici di un programma di protezione alla fonte per ridurre al minimo gli ammanchi e i disallineamenti a magazzino
L'inverno ormai alle porte rappresenta storicamente la stagione in cui i retailer registrano tendenzialmente perdite superiori alla media. È quanto attesta, ad esempio, l'ultima ricerca "La sicurezza nel Retail in Europa" redatta da Crime&tech nel 2019, secondo cui le differenze inventariali più elevate coincidono con il rilascio di nuove collezioni, prodotti e con le festività.
Secondo il Centre for Retail research, inoltre, larga parte delle vendite e dei profitti annuali dei retailer arriva nel trimestre che precede il Natale (per questo definito dallo stesso Istituto "The Golden Quarter"). A favorire questo trend di crescita hanno partecipato negli anni una serie di fattori, che vanno dalla naturale propensione del consumatore ad aumentare gli acquisti in vista delle festività, ad una serie di azioni che il retailer pianifica proprio per favorire e incentivare tale spinta. Attenzione ad un packaging particolare, ma anche al modo in cui proporre a scaffale i prodotti, sono certamente asset che il settore riconosce essenziali in ottica di esposizione della merce all'interno dei punti vendita.
La maggiore rotazione di alcune tipologie di articoli e l'esigenza di prevedere un più frequente riassortimento degli scaffali concorrono d'altro canto, in alcuni casi, a favorire anche l'aumento di furti e tentativi di taccheggio dei prodotti.
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