In Italia migliora la qualità della vita ma pesano i dati sull'occupazione
Antonio Bottillo (Natixis IM): il miglioramento rappresenta un vero e proprio punto di partenza per dedicarci sempre più da vicino alle esigenze della fascia di popolazione in età pensionistica
Nel nostro Paese cresce il sentiment sul benessere generale ma diminuisce quello sul benessere materiale, causa contingenza economica e disoccupazione. E' quanto emerge dal Global Retirement Index (GRI), un indice multidimensionale sviluppato da Natixis Investment Managers e CoreData Research per esaminare i fattori che classificano la sicurezza del pensionamento e confrontare le best practice in materia di politica previdenziale.
Il GRI è giunto all'ottavo anno e rappresenta una guida per le scelte dei pensionati in tema di esigenze e obiettivi per il futuro e per quanto riguarda le migliori possibilità di preservare la propria ricchezza. L'indice comprende le economie avanzate del FMI, i paesi membri dell'OCSE e i Paesi BRIC, per un totale di 44 Paesi.
L'indice comprende 18 indicatori di performance, raggruppati in quattro sottoindici tematici, calcolati sulla base di dati provenienti da una serie di organizzazioni internazionali e fonti accademiche. Tiene conto delle particolari caratteristiche del gruppo demografico composto dai pensionati per valutare e confrontare il livello di sicurezza previdenziale nei diversi Paesi del mondo. I quattro indici tematici coprono aspetti chiave per il welfare in età pensionistica: il benessere materiale per vivere in maniera agiata in pensione, l'accesso a servizi finanziari di qualità per contribuire a preservare il valore del risparmio e massimizzare il reddito, l'accesso a servizi sanitari di qualità ed un ambiente pulito e sicuro. I sottoindici servono per dare un'idea di quali siano le caratteristiche particolari che determinano un miglioramento o un peggioramento della posizione di ciascun Paese.
Italia: migliora la qualità della vita, pesano i dati sull'occupazione
L'Italia conferma il 30° posto del 2019. Ha un punteggio complessivo più alto rispetto all'anno precedente grazie a un incremento dei risultati nei sottoindici relativi a Qualità della vita (20° posto), Salute (21°) e Finanze (35°). Il miglioramento in classifica sul fronte della Qualità della vita dipende soprattutto dai migliori punteggi registrati negli indicatori di felicità , qualità dell'aria e acqua e servizi igienico-sanitari. Inoltre il miglioramento su base annuale nell'indice relativo alla salute deriva da un incremento omogeno di tutti i relativi sotto-indici, con il 5° punteggio più alto a livello globale sul fronte delle attese di vita e nessun sotto-indice nelle ultime 10 posizioni.
Anche il sottoindice relativo alla situazione finanziaria nel corso della pensione è in miglioramento su base annua, con un punteggio più alto nel sotto-indice relativo ai "non performing loan" (NPL), che riflette la solidità degli indicatori che analizzano sistema bancario, pressione fiscale e dipendenza degli anziani. Unico indice a registrare un peggioramento su base annua per il nostro Paese è quello relativo al benessere materiale, dove l'Italia si colloca al 35° posto sulla scia di una diminuzione dei punteggi sia sul fronte della parità di reddito sia di indicatori di occupazione, sub-segmento quest'ultimo in cui l'Italia si colloca al quintultimo posto nell'ambito dei Paesi analizzati.
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