BusinessCommunity.it

14/10/2020

economia

Nel dubbio, meglio una politica più espansiva

 

Stefan Scheurer (AllianzGI): la propensione delle Banche Centrali ad attuare politiche ancora più espansive qualora necessario, dovrebbe continuare a favorire i segmenti più rischiosi del mercato

Con l'allentamento delle misure di lockdown sono aumentati i timori di una seconda ondata epidemica, soprattutto in alcuni Paesi emergenti e in determinate aree dell'Europa, dove si registra il numero di nuovi casi di coronavirus più alto dalla fine di aprile. Non sorprende quindi che si valutino nuove chiusure a livello locale o nazionale al fine di arginare un'ulteriore diffusione del virus. Tali misure potrebbero tuttavia influenzare o persino compromettere la ripresa economica.
La crescita dell'economia è proseguita nell'ultimo mese, e in diversi Paesi le stime di consensus sulla crescita del prodotto interno lordo per il 2020 sono state leggermente riviste al rialzo, anche se rimangono invariate le aspettative sull'ipotesi di uno sviluppo recessivo e sul fatto che dopo il rapido processo di ripresa stiano emergendo segnali di rallentamento. A partire dal quarto trimestre 2020 ci aspettiamo pertanto un appiattimento delle dinamiche di crescita, poiché, oltre al "Citi Economic Surprise Index", a diversi indicatori anticipatori USA e all'indice dei responsabili degli acquisti dell'Eurozona, anche diversi indicatori economici ad alta frequenza "alternativi" e i dati sulla mobilità di Google mostrano già da qualche tempo un affievolimento del trend rialzista.

Nel dubbio, meglio una politica più espansiva

In tale contesto, anche l'atteggiamento delle autorità monetarie è improntato ad una maggiore cautela. La Federal Reserve USA prevede tassi bassi almeno sino al 2023, in linea con il suo approccio "flexible average inflation targeting", e al contempo porta avanti il programma di acquisti nel quadro dell'allentamento quantitativo (QE). La Banca Centrale Europea (BCE) sta considerando una maggiore flessibilità nell'ambito del PEPP (Pandemic Emergency Purchase Programme, il programma di acquisto titoli per far fronte all'emergenza pandemia), mentre la Bank of England sta prendendo in considerazione tassi di interesse negativi. La financial repression entra in una nuova fase. La ricerca di rendimento è sempre più pressante.
Gli sviluppi futuri dipenderanno sicuramente dall'evoluzione della pandemia, ma la tendenza delle Banche Centrali ad attuare politiche ancora più espansive qualora necessario, dovrebbe continuare a favorire i segmenti più rischiosi del mercato, tra cui le azioni. Con ogni probabilità purtroppo dobbiamo aspettarci ancora volatilità sui mercati.

Seguici: 

Stefan Scheurer, Director di Global Capital Markets& Thematic Research, Allianz Global Investors



Se l'articolo ti è piaciuto, condividilo con gli amici e colleghi


Copyright © 2009-2020 BusinessCommunity.it. Tutti i Diritti Riservati. P.I 10498360154

BusinessCommunity.it - Supplemento a G.C. e t. - Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Dir. Responsabile Gigi Beltrame - Dir. Editoriale Claudio Gandolfo


Sommario di questo numero
Copertina BusinessCommunity.it