Il decalogo per il new normal della mobilità italiana
Paolo Guglielminetti (PwC): tutto passa attraverso digitalizzazione, integrazione e dinamicità dell'offerta, con politiche attive di mobility management e il potenziamento del sistema di traporto locale
L'impatto della pandemia di COVID-19 sul sistema dei trasporti è stato e continuerà ad essere particolarmente rilevante: in epoca pre-COVID-19 i flussi di passeggeri sul sistema della mobilità collettiva erano pari a circa 15 milioni di spostamenti al giorno su trasporto pubblico locale e quasi 3 milioni sul sistema di mobilità a media/lunga percorrenza (ferroviario, aereo e su gomma). Oggi i volumi sono ridotti a circa un terzo nel caso del TPL (trasporto pubblico locali), e a un livello ancora inferiore nel caso del trasporti su medie/lunghe distanze.
Secondo l'indagine Doxa per l'Autorità di Regolazione dei Trasporti, oltre il 70% del campione intervistato ha dichiarato di considerare "molto meno sicuri" o "meno sicuri" rispetto alla situazione pre-COVID-19 tutti i mezzi di trasporto collettivi. La percezione di insicurezza è quasi altrettanto forte anche per car pooling, car sharing e servizi taxi.
Prendendo atto di questo scenario, PwC ha dedicato al settore della mobilità il quarto Digital Event della piattaforma "Italia 2021 - Competenze per riavviare il futuro". Ha ascoltato le esigenze delle aziende, delle istituzioni e degli operatori di settore, per offrire uno spazio in cui riflettere sulle azioni da mettere in atto nell'ottica di una ripresa robusta e duratura dell'industry.
Per dare seguito concreto a queste riflessioni, PwC Italia propone dieci priorità di azione rivolte agli operatori del settore della mobilità per cogliere le opportunità di crescita in uno scenario di ?nuova normalità ':
1 - Ricreare fiducia nel sistema dei trasporti collettivi, rendendolo permanentemente più sicuro, per evitare che si consolidi uno shift verso la modalità stradale privata - non sostenibile in termini di congestione e di impatto ambientale. A tal fine servono investimenti specifici, come piattaforme di rilevazione e informazione in tempo reale dei livelli di affollamento, sistemi di pianificazione dinamica dell'offerta per mettere a disposizione adeguata capacità in caso di picchi del traffico, o ancora soluzioni digitali per la sorveglianza sanitaria del maggiori hub.
2 - Assicurare il diritto a una mobilità sicura per lavoratori e studenti, formando e supportando i mobility manager di scuole e imprese per pianificare la mobilità casa-scuola e casa-lavoro. L'obiettivo ultimo - mai affrontato dal Territorio sino ad ora - dovrà essere quello di assicurare lo stesso livello di sicurezza sanitaria su tutta la catena dei servizi, da quelli di mobilità , ai luoghi e attività che motivano lo spostamento.
3 - Diventare una best practice a livello globale per la mobilità turistica, definendo linee di azione specifiche per assicurare che il sistema dei trasporti a lunga percorrenza, nonché le reti di trasporto locali che garantiscono l'accessibilità dei poli attrattori del turismo, riprendano a garantire lo spostamento in sicurezza dei flussi turistici.
4 - Rendere più accessibile ed esteso il ricorso alle soluzioni di shared mobility, che oggi possono costituire una valida alternativa al trasporto con auto individuale, ma hanno un perimetro operativo ridotto e presentano spesso fenomeni di non continuità del servizio, operando anche per rendere tali forme di mobilità maggiormente integrate (sia dal punto di vista fisico che digitale) col sistema del trasporto pubblico locale.
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