I tre nuovi trend del risparmio in Europa e in Italia
Pizzoli (ING): anche grazie ad una contrazione in qualche misura forzata dei consumi, sino ad ora le misure di protezione dell'occupazione hanno evidentemente aiutato a rafforzare la sensazione di comfort sul livello di risparmio
Per molti, il lockdown ha portato con sé minori occasioni di spesa. La chiusura delle attività commerciali ha lasciato campo libero all'eCommerce e alla grande distribuzione, e l'incertezza del futuro economico ha spinto molte famiglie a rimandare gli acquisti. Ma come si sono comportate a livello europeo e italiano? Nell'ultima International Survey di ING, il team di Consumer Economics ha misurato le percezioni di quasi 26.000 europei distribuito in 13 Paesi tra dicembre 2019 e maggio 2020 riguardo alla spesa e al risparmio durante i mesi della pandemia di Coronavirus (il questionario è stato somministrato agli intervistati via web). Sono state identificate tre tendenze.
1) La generazione Z è stata più propensa a risparmiare durante il periodo di lockdown
A livello europeo quasi la metà (45%) delle persone di età compresa tra i 18 e i 24 anni (la cosiddetta generazione Z), ha dichiarato di aver aumentato i propri risparmi durante il lockdown, rispetto alla media nazionale del 30%.
Anche il 38% delle persone di età compresa tra i 25 e i 34 anni ha affermato di risparmiare di più.
Al contrario, tra quelli con età compresa tra i 55 e i 64 anni, solo due su dieci hanno dichiarato di aver messo più soldi da parte di più durante il lockdown.
Guardando all'intero campione degli intervistati, in tutta Europa, poco meno della metà (il 44%) ha dichiarato di spendere meno a causa del Coronavirus, mentre tre su dieci hanno detto di risparmiare di più.
In particolare, i Paesi dove si è risparmiato di più sono Lussemburgo (41%), Turchia (35%), Regno Unito (33%), Italia (33%) e Spagna (33%). Parallelamente, i Paesi in cui la maggior parte degli intervistati ha dichiarato di spendere meno sono Lussemburgo e Italia (55%) e Regno Unito (51%).
Secondo Paolo Pizzoli, Senior Economist di ING, "In Italia le misure messe in atto dal governo per attenuare l'impatto sociale della crisi (CIG rafforzata e forte restrizione delle possibilità di licenziamento) hanno aiutato a contenere il calo dell'occupazione, che ha riguardato soprattutto i contratti di lavoro temporanei, particolarmente frequenti fra i più giovani. Questa vulnerabilità potrebbe avere accentuato l'aumento dei risparmi riportato dalla generazione Z. Un riequilibrio del tasso di risparmio fra le diverse classi di età potrebbe essere indotto nei mesi a venire qualora le costose misure di protezione dell'occupazione, che hanno sinora tutelato soprattutto i contratti a tempo indeterminato, dovessero essere allentate per inevitabili vincoli di bilancio".
2) In piena emergenza sanitaria è aumentato il comfort sul livello dei risparmi
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