Perchè il post Covid sarà sempre più FinTech
Nell'era del distanziamento sociale anche il banking deve svolgersi online per funzionare. Anche in Italia è stato boom dei pagamenti nei primi mesi dell'anno: ma per vedere il futuro si deve guardare al modello di sviluppo di Cina e India
Secondo l'Ufficio Studi di BorsadelCredito.it, l'era del FinTech è ufficialmente iniziata e nel futuro il settore non potrà che crescere. Ecco quattro ragioni (più una) perché andrà così.
1. Il boom della digitalizzazione (anche dei pagamenti) nell'epoca del distanziamento sociale
Il Covid 19 è stato un disastro a livello umano ed economico, ma un trend che ne ha beneficiato è senza dubbio quello della digitalizzazione. E in Italia ha preso forza anche una dinamica su cui siamo tradizionalmente indietro: quella dei pagamenti digitali. Secondo l'Osservatorio Innovative Payment del Polimi, nel 2019 i pagamenti innovativi valevano oltre 3,1 miliardi di euro (+109% rispetto al 2018) dei 270 miliardi complessivi dei pagamenti non cash in Italia (+11% anno su anno). Ma, l'effetto Covid, stimato da Netcomm, è esponenziale: nei primi 4 mesi del 2020 ci sono stati 2 milioni di nuovi compratori online, contro i 700mila dello scorso anno. PayPal nel primo trimestre ha rilevato cambiamenti straordinari delle abitudini di consumo degli italiani: 10 milioni di nuovi utenti attivi (+135% rispetto al 2019), +22% del volume totale dei pagamenti. Numeri che impressionano in un Paese in cui circa l'85% dei pagamenti che avviene ancora in contanti. L'Europa d'altronde, come rileva la stessa BCE, vede avvenire in contanti "il 76% circa di tutte le transazioni, pari a oltre la metà del volume totale di tutti i pagamenti". Il vento sta cambiando e soffia verso Oriente: in Cina i pagamenti digitali sono già la norma. L'evoluzione, accelerata dalla pandemia, ci condurrà , più o meno speditamente, nella stessa direzione.