Se le restrizioni dureranno per più di 3 mesi molte attività raggiungeranno il punto di non ritorno
Rovere (Duff & Phelps): una valutazione corretta e indipendente assume un'importanza cruciale per permettere alle aziende di effettuare scelte strategiche per superare le grandi difficoltà che stanno attualmente attraversando
Una recente ricerca globale effettuata tra i principali fund manager di investimenti alternativi svolta da Duff & Phelps, Società di consulenza che opera a livello globale, ha rivelato che circa la metà (il 47%) degli intervistati ritiene che un periodo di tre mesi costituisca il "punto di non ritorno", oltre il quale la capacità delle varie attività di ritornare a un livello precedente il lockdown verrà irrimediabilmente compromessa.
La survey ha inoltre messo in evidenza che circa i due terzi del campione (il 65%) si aspetta una contrazione del PIL globale (pari al -3% o anche maggiore) nel 2020, mentre il 36% stima che il Net Asset Valuations (NAV) diminuirà tra il 6% e il 10% tra l'ultimo trimestre del 2019 e il primo trimestre del 2020. Il 30% ritiene invece che il NAV possa far registrare un calo tra l'11% e il 20%, allungando i tempi per una ripresa che, per alcuni settori, addirittura non arriverà .
Secondo Enrico Rovere, Managing Director, Valuation Advisory di Duff & Phelps in Italia, "in una condizione di forte incertezza e turbolenza sui mercati come quella attuale, l'elaborazione di una valutazione corretta e indipendente assume un'importanza cruciale per permettere alle aziende di effettuare scelte strategiche che consentano di superare le grandi difficoltà che le imprese di molti settori produttivi stanno attualmente attraversando e per cercare di ritornare dove possibile, e quanto più possibile, a un livello di attività prossimo a quello precedente alla pandemia".
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