Il lockdown congela le scelte di investimento ma spinge il risparmio
Secondo l'Osservatorio Anima - Eumetra Mr sul risparmio delle famiglie italiane l'impatto del COVID-19 peggiora inevitabilmente il sentiment sul futuro del Paese. La pandemia cambia la scala dei rischi percepiti
L'impatto economico dell'emergenza sanitaria incide sulle abitudini di risparmio delle famiglie e anche, inevitabilmente, sulla visione nei confronti del futuro del nostro Paese. I timori per la recessione domestica in atto spingono a "congelare" le scelte di investimento, ma i mesi di lockdown forzato per contenere i contagi non hanno fermato il risparmio delle famiglie che, a maggior ragione in questo preciso momento storico, è percepito come essenziale per fronteggiare l'incertezza economica. Queste sono alcune delle principali evidenze che emergono dall'ultima edizione (primavera 2020) dell'Osservatorio semestrale, a cura di Anima Sgr, in collaborazione con la società di ricerche di mercato Eumetra Mr. L'analisi ha come obiettivo indagare comportamenti finanziari delle famiglie italiane in funzione dei loro progetti. La rilevazione, in particolare, è stata condotta su un campione di 1.063 adulti "bancarizzati" (cioè titolari di un conto corrente bancario o libretto bancario/postale), con accesso al web, rappresentativo di circa 35 milioni di persone. All'interno di questo bacino il 50%, oltre ad essere "bancarizzato", è anche investitore.
L'emergenza sanitaria peggiora inevitabilmente il sentiment sul Paese
Esaminando il campione di riferimento si riscontra come i dati siano in congiunturale peggioramento. In particolare, guardando alle aspettative sul futuro prossimo (tra un anno), tra i "bancarizzati" il 46% ritiene che la situazione economica e la solidità finanziaria del nostro Paese si aggraveranno (a ottobre 2019 si parlava del 35%); tra gli "investitori", analogamente, la visione pessimistica passa dal 30% al 43%.
Cambia la scala dei rischi percepiti
L'avvento del Coronavirus ha inciso sulla quotidianità, socialità e libertà di chiunque e pertanto ha modificato anche la percezione dei rischi più importanti nel medio termine per la vita delle persone. Una considerazione, questa, che vale sia per "bancarizzati" che per "investitori" con percentuali molto allineate. Infatti, le pandemie, insieme alle malattie infettive, balzano oggi al primo posto, alla luce delle forti implicazioni del COVID-19 e del lockdown sulla situazione economica domestica, al secondo posto c'è il rischio di recessione e disoccupazione; gli shock finanziari sono in quarta posizione, i cambiamenti climatici solo al 5° posto.
Coronavirus: timori per l'economia e i propri investimenti?
Per il 61% del campione dei "bancarizzati" e per il 57% del sottoinsieme degli "investitori", la vicenda del Coronavirus avrà un impatto negativo importante sulla situazione economica dell'Italia anche nel medio-lungo termine, in primis per il forte calo della domanda in molti ambiti dei consumi. Inoltre, gli effetti dell'epidemia, soprattutto nella fase iniziale, si sono trasferiti anche ai mercati finanziari internazionali, comportando un'elevata volatilità e correzioni significative a causa dei timori legati alla crescita economica globale. Il 43% si è dichiarato "molto preoccupato" per i propri investimenti: ricordiamo che le rilevazioni sono coincise con un periodo di particolare volatilità dei mercati finanziari.
?ma i progetti di risparmio decollano
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