Con il lockdown gli acquisti online crescono del 20% a valore nel primo trimestre
Fare acquisti in digitale anche per categorie essenziali, come alimentari e articoli per la cura della persona, è diventata una prassi comune. Anche per molti consumatori diffidenti
Il settore del retail sta subendo forti impatti a causa della crisi COVID-19. Con i negozi fisici prevalentemente chiusi, persone di ogni età si rivolgono al digitale per le proprie esigenze, dalla ricerca di informazioni fino agli acquisti. Il report Q1 Shopping Index di Salesforce, basato sui dati raccolti sulla piattaforma Commerce Cloud, analizza i dati relativi all'attività di oltre un miliardo di consumatori in tutto il mondo e mostra un passaggio radicale dall'acquisto fisico a quello digitale. Secondo i dati del report, il numero di acquirenti digitali unici è aumentato del 40% su base annua.
Superato lo shopping online di Natale
Poiché i governi hanno chiesto ai brand e ai rivenditori di beni non essenziali di chiudere i loro negozi fisici, i consumatori non hanno altra scelta che utilizzare i canali digitali per alcune categorie di prodotti. Di conseguenza, le performance nel Q1 hanno persino superato quelle della stagione dello shopping natalizio 2019, già molto importanti. I punti salienti dell'eCommerce per il primo trimestre 2020 rispetto al primo trimestre 2019 rilevano dunque:
- una crescita del 20% a valore (rispetto alla crescita del 12% nel primo trimestre 2019);
- una crescita del 16% del traffico digitale;
- una crescita del 4% della spesa per acquirente (ossia l'importo medio speso dagli acquirenti per ogni visita).
Benché l'aumento del digitale sia ben lontano dal compensare l'enorme perdita che deriva dalle mancate vendite fisiche, sta comunque contribuendo ad arginare e sopperire a parte delle perdite. La crescente adozione del digitale continuerà anche quando i consumatori ritorneranno a una situazione più libera a cui ci eravamo abituati prima della pandemia. Questo è il motivo per cui così tanti rivenditori tradizionali, marchi nativi digitali e produttori di beni di consumo stanno raddoppiando il digitale per offrire un'esperienza senza interruzioni tra lo shopping journey virtuale e fisico.
Gli acquisti di beni essenziali diventano digitali e l'applicazione di sconti evita gli sprechi delle scorte di magazzino
Con l'implementazione delle politiche di lockdown in tutte le città del mondo, la domanda di beni essenziali è salita a livelli senza precedenti. Nel dettaglio, tra il 10 e il 20 marzo 2020, la spesa per beni essenziali attraverso i canali digitali è cresciuta del 200%, rimanendo elevata nell'intero trimestre. Fare acquisti in digitale per categorie essenziali, come alimentari e articoli per la cura della persona, è diventata una prassi comune. La spesa digitale in alcune importanti categorie di prodotti è cresciuta significativamente nel primo trimestre. Per esempio, i beni per la casa hanno registrato un aumento senza precedenti pari al 51% su base annua, l'abbigliamento sportivo ha registrato un picco del 31% su base annua e giocattoli e giochi hanno visto una crescita del 34% su base annua. Questa impennata della spesa digitale è sintomo di un segnale. Brand e rivenditori stanno facendo campagne e sconti elevati per stimolare la domanda e liquidare le scorte. Nonostante l'incertezza economica, è chiaro che le persone benché debbano lavorare e trascorrere il loro tempo libero in casa, vogliono sentirsi più a loro agio. Che si tratti di semplici oggetti di arredamento per rendere più confortevole il proprio ambiente domestico o capi di abbigliamento per lavorare comodi a casa, i consumatori stanno spendendo al di là dell'essenziale e sfruttando la possibilità degli sconti a loro disposizione.
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